WWF DENUNCIA: "Assistiamo quotidianamente ad atti di bracconaggio"






Articolo pubblicato il: 29/10/2017 18:59:15

Di seguito la nota stampa giunta in redazione:

"Un vero e proprio bollettino di guerra quello che si registra in Italia dall'inizio della stagione venatoria. Dopo l'ennesimo incidente di caccia con un morto ed un ferito - si legge - Wwf Italia chiede il rispetto della legge che legittima l'attività venatoria  da parte dei cacciatori e maggiori controlli delle forze dell'ordine preposte; Ormai si può parlare - continua la nota - di una vera e propria carneficina in poco più di 5 settimana dall'inizio della stagione venatoria, con poco più di 25 giornate di caccia autorizzate in tutto il territorio nazionale si registrano 13 morti e 21 feriti, più di un incidente a giornata.

Questo appello - continua - che il wwf Italia lancia in Campania attraverso il suo Delegato Regionale è un vero e proprio allarme per la sicurezza e per la pubblica incolumità. Dopo l'ennesimo incidente accaduto in data odierna in Provincia di Avellino, non si può più sottovalutare il problema e la pericolosità di questo che ancora qualcuno si azzarda a definire uno “ sport” ; “L'allerta e l'attenzione tra le guardie volontarie del Wwf in Campania è altissima”,  dichiara il Coordinatore Regionale delle guardie dott Alessandro Gatto impegnato quotidianamente sul territorio a contrastare gli illeciti in materia venatoria;

Assistiamo quotidianamente ad atti di bracconaggio (la fauna protetta è patrimonio indisponibile dello stato e dovrebbe da questo essere tutelata ) ormai l'avifauna protetta e i lupi - spiega il Wwf - vengono uccisi quotidianamente sotto il silenzio pericoloso di un ministero all'ambiente che invece dovrebbe tutelarli ( resta completamente disatteso il Piano d'azione nazionale  antibracconaggio siglato da Ministero e Regioni il 30 marzo 2017) ,in pochissimo tempo abbiamo mandato in fumo tutte le conquiste ottenute da anni di battaglie democratiche a tutela dell'ambiente e della fauna; uccisione e ferimento di specie protette,  utilizzo di mezzi vietati o caccia in aree protette è ormai il modus operandi, è di oggi la segnalazione di diversi cittadini spaventati dai continui colpi di fucile in alcune zone del Parco dei Monti Lattari anche in orari dove la visibilità è ridotta;

Nonostante ciò i rinnovi dei decreti delle guardie volontarie sono ancora fermi al palo in regione, questo comporta sempre meno controlli e maggiori impunità per chi continua a non rispettare la legge e a delinquere;

Rinnoviamo - conclude - quindi l'appello ai Prefetti Campani e al Presidente della Regione Campania per un intervento immediato".