VolAlto, importanti dichiarazioni di Agostino Barone: "non ha più senso andare avanti contro tutto e tutti, sembro don Chisciotte…!"






Articolo pubblicato il: 26/02/2017 22:05:21

Questa parte del comunicato giunto in redazione dalla Volalto con le dichiarazioni di Agostino Barone: "Quella di stasera è stata una delle più brutte esperienze - si legge dalla nota -  per me in questi dieci anni di Volalto. La mia grande amarezza è data dal dover constatare come sia del tutto inutile continuare a sprecare risorse, tempo, fatica per portare avanti un progetto illusorio, quello di contribuire a gridare all’Italia intera che il nostro è un territorio fatto di tante eccellenze. Ma evidentemente anche di tante “conferme”…!
Ho aperto gli occhi, spesso in questi anni mi sono imposto di non fare mai la parte del vittimista, ma la realtà è molto più dura e amara di quanto si possa immaginare.
(...)
E da noi invece? Nella nostra città, città di basket per la presenza della grande Juve Caserta, noi siamo considerati alla stregua di un orpello inutile dalle nostre autorità cittadine… eppure in un mondo tutto maschile una squadra di donne in serie A andrebbe supportata ed aiutata!
(...) Caserta città non ha un impianto comunale disponibile per la pallavolo, l’unica struttura esistente è il palazzetto provinciale, ma, in seguito alle problematiche legate alle sorti delle province, è diventato un problema anche questo, i costi sono alti, non c’è un’ombra di aiuto, probabilmente non saremo neppure in grado di terminare il campionato(...) Ed io raccolgo questo “appello”, ho deciso di dargliela vinta, di mollare tutto, non ha più senso andare avanti contro tutto e tutti, sembro don Chisciotte…!
Con Carlo Barbagallo avevamo deciso di consegnare la squadra al sindaco (si fa così, no?) ma ora, almeno io, ho cambiato idea, a cosa servirebbe?
Avevamo un piccola società che in pochi anni, senza grandi risorse, era riuscita a portare in alto il nome del nostro territorio in un mondo difficle, quello dello sport femminile di eccellenza, facendo gridare al miracolo! Ed infatti ancora mi chiedo come abbiamo fatto, ma soprattutto come abbiamo potuto pensare che ci fossero persone veramente interessate a condividere con noi questo sogno…
Forse aveva ragione Eduardo, qui non può crescere nulla di fantastico, facciamocene - si legge dal comunicato - una ragione!".