Lo apprendiamo dal comunicato della Guardia di Finanza, Caserta:
"Nell’ambito del piano di controllo del territorio per il contrasto dei traffici illeciti le pattuglie su strada del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta hanno intercettato ieri due carichi di gasolio per autotrazione introdotti in Italia in totale evasione di imposta, sottoponendo a sequestro oltre 45 tonnellate (circa 52.000 litri) di prodotto petrolifero e 2 autoarticolati e denunciando all’Autorità Giudiziaria i due conducenti degli automezzi. In particolare, i finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Caserta, in perlustrazione nell’alto casertano, hanno individuato 2 autoarticolati con targa polacca che procedevano insieme. Dal controllo dei documenti di trasporto, nonché dalle confuse - spiega la nota - dichiarazioni dei due autisti, sono emerse diverse anomalie che hanno insospettito i militari operanti, i quali hanno, pertanto, proceduto al controllo del prodotto trasportato all’interno di cisterne a cubo in plastica della capienza di 1.000 litri cadauna che, in base alla documentazione esibita, doveva trattarsi di olio lubrificante per uso industriale. Tale descrizione cartolare non risultava però coerente con il forte odore di carburante, né con la densità ed il colore del prodotto, del tutto simili al gasolio. Si è proceduto così ad analisi speditive tramite l’utilizzo di un termodensimetro, ovvero di uno strumento in grado di fornire, in via immediata, la densità del prodotto che è risultata pari a quella del gasolio per autotrazione. Si trattava dunque di due importanti carichi di gasolio immesso nel territorio nazionale in completa evasione d’imposta e destinato ad alimentare il mercato nero dei prodotti petroliferi, con ingente danno per l’erario e per gli operatori onesti attivi nello specifico settore commerciale. Sequestrato dunque il carico ed anche le due motrici e i rimorchi utilizzati per il trasporto, per un valore stimabile in oltre 600.000 euro, mentre i due autisti, entrambi cittadini ucraini,
sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere".
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