È tutto pronto a Roma per l'ultima delle tre gare dell'Italia in casa, trq poco in programma alle 18 nello stadio Olimpico. Dopo le vittorie su Turchia e Svizzera, la squadra di Roberto Mancini affronta il Galles di Gareth Bale, puntando al primo posto in classifica nel gruppo A. La qualificazione agli ottavi è già in tasca, tanto che il c.t. si concede un ampio turnover. Da decidere resta solo la posizione nel girone A: al momento gli azzurri hanno 6 punti, il Galles 4, la Svizzera 1 e la Turchia 0. Quinta partita tra Italia e Galles nel torneo europeo e azzurri in vantaggio per 3-1. L'ultima sfida a Milano nel 2003, successo dell'Italia per 4-0 con tripletta di Pippo Inzaghi e rigore di Del Piero. Nonostante le affermazioni bellicose di Mancini: “Niente biscotti” (cioè ‘no’ al risultato concordato), il nostro ct è contraddetto dalla quantità e qualità di cambi (otto al via, non sono troppi?). È stata provata a lungo e approvata la difesa con Toloi, Bonucci, Bastoni ed Emerson. Davanti Belotti dal 1', come Chiesa, al posto di Insigne e Berardi. Anche Bernardeschi ottiene di giocare da subito. Locatelli ha bisogno di riposo, ma è duro rinunciare a un giocatore in questo straordinario stato di forma. Eppure un centrocampo composto da Pessina-Jorginho-Verratti. Commenta Robert Page, ct dei nostri avversari: “Sarà una grande sfida, vogliamo vincere ancora, non arrivare secondi. Nessun rimpianto, abbiamo ottenuto 4 punti e vogliamo finire nelle prime due posizioni, se al primo posto, meglio, ma l'Italia resta sempre una grande squadra e indipendentemente dai cambi avrà tanta qualità in campo”. Il Galles non è solo Bale, leggenda del calcio gallese, con al fianco James e Ramsey. Page rinuncia a Moore, attaccante alto quasi due metri, che con i suoi colpi di testa può essere molto pericoloso. La squadra di Page adotta il 4-2-3-1, con Ward; Roberts, Mepham, Gunter, Ampadu, (Rodon), Davies; Morrell, Allen; Bale, Ramsey, James; Moore. Comunque, con la vittoria, ma anche con il pareggio, l’Italia si presenterebbe da prima della casse al turno successivo. L'ultima sfida con il Galles degli azzurri si è giocata a Milano nel settembre 2003, successo dell'Italia per 4-0 con tripletta di Pippo Inzaghi e rigore di Del Piero. La porta degli azzurri è inviolata da 965’ e l’Italia alle spalle ha dieci vittorie di fila. Manca Florenzi, per precauzione, oltre a Chiellini (che si è infortunato contro la Svizzera. Arbitra il rumeno Hategan…pronti…via. Ora, alle 18 di questa calda domenica di giugno l’Italia si ferma, con il fiato sospeso e la speranza di veder confermata la ‘grande bellezza’ di un cielo sempre più blu, o meglio azzurro. Fa molto caldo, afoso e caldo non solo climatico. 500 i tifosi del Galles, poco più di 14mila i totali, incluso Christian Vieri, portierone di qualche tempo fa. Sullo sfondo il match parallelo Svizzera -Turchia. Al Galles basta un punto per accedere agli ottavi. Si parte. Azzurri con il lutto al bracco per la morte di Boniperti. Niente di significativo nei primi dieci. Come dire, per il momento questa Italia non somiglia molto all’undici delle sue prime due partite e il Galles è super prudente, ma comunque è più Italia che Galles. La prima conclusione degli azzurri è di Emerson, dalla grande distanza. Occasione per Belotti al 25esimo e pallone di poco a lato dopo un’azione insistita condotta da Bernardeschi. Intanto, via etere la notizia del due a zero della Svizzera sulla Turchia. Galles pericoloso con Gunter al minuto 27 e pallone a un niente dal sette della porta difesa da Donnarumma. Tutto il gioco dell’Italia è per i piedi buoni di Verratti. Bene Chiesa, gran tiro primo corner per l’Italia, che spinge con maggior efficacia intorno al trentesimo. Al minuto 39 l’Olimpico si tinge d’azzurro. Verratti subisce un fallo e batte la punizione. Cross perfetto, irrompe Pessina e devia in gol con un tocco magico. 1 a 0 meritatissimo contro una squadra catenacciara, messa in campo per strappare un risultato pari. Ora Page deve immaginare un assetto totalmente diverso dei dragoni, a vantaggio degli azzurri, che avrebbero più spazio per le incursioni offensive. Spogliatoi. Prima riflessione: in campo c’è una buona Italia, probabilmente in grado di aver la meglio sul Galles, ma la qualità del gioco non è certamente pari alla squadra che ha stupito contro Turchia e Svizzera. Su tutti un grandissimo Verratti, in attesa di vedere l’effetto che fa affiancargli lo strepitoso Locatelli, se Mancini dovesse pensare a questa variante ad alto tasso tecnico. Il Galles, bugie di Page sull’intenzione di vincere. Difensivismo esasperato, almeno nei primi 45 minuti. Un atteggiamento inaccettabile dei calciatori italiani: prima del fischio d’inizio tutti i dragoni del Galles in ginocchio contro ogni discriminazione e specialmente contro il razzismo. Solo due azzurri (!!!). Second time. Riposo meritato per Bonucci e Acerbi in campo. Nono cambio. Come previsto il Galles prova a recuperare lo svantaggio alzando il baricentro del gioco. Belottti subisce fallo, Berardeschi colpisce con forza e precisione iella, il palo respinge il gran tiro. Minuto 53. Subito dopo occasionissima per i dragoni e salvataggio in extremis della difesa azzurra. Rosso per Ampadu al 56esimo, per un grave fallo su Bernardeschi. Galles in dieci. Ci provano Belotti e Chiesa, Italia ora favorita per la superiorità numerica e i nostri avversari sono costretti a tornare al difensivismo esasperato del primo tempo. In campo Moore, gigante di due metri, fuori Morrell al sessantesimo. Intanto Svizzera 2, Turchia 1, a tutto vantaggio del Galles. Contropiede micidiale degli azzurri al 65esimo sull’asse Chiesa Belotti, parata miracolo di Ward. Raspadori e Cristante per Jorginho e Bernardeschi, Wilson per James. Al minuto 75, quando Bale di testa sfiora il gol. (3 a 1 della Svizzera sulla Turchia). Nono e decimo cambio di Mancini. Tre cambi Page. Brooks per Bale, Levitt per Allen, Davis per Williams. Castrovilli per Pessina, Sirigu per Donnarumma. Undici su undici e Mancini batte il record di cambi. Nessuno come lui. Anche se la ‘regola del tre’ non è stata confermata, Mancini esce a teta alta dalla trentesima partita utile dell’Italia e con la rete azzurra ancora inviolata. Azzurri primi del girone A.
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