TRUFFE TELEFONICHE, Pres. "SPORTELLO DEI DIRITTI" D'AGATA METTE IN GUARDIA! TUTTE LE INFO UTILI...






Articolo pubblicato il: 12/02/2017 11:50:45

Lo apprendiamo dalla nota stampa giunta in redazione:

"Truffe telefoniche con chiamate estere sugli smartphone. Un nuovo elenco di numeri e prefissi esteri che rischiano di farci prosciugare conti correnti e azzerare carte di credito. Lo “Sportello dei Diritti”: fate attenzione a non- continua la nota - rispondere se non conoscete il numero

Non si tratta della solita catena di Sant’Antonio su Whatsapp che invita a fare attenzione alle ormai sempre più frequenti truffe che utilizzerebbero gli smartphone quale veicolo per accedere ad informazioni importanti della nostra vita quotidiana. A rilanciare l’allerta, - spiega la nota - Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che riporta alcuni dei numeri cui non bisogna assolutamente rispondere se riceviamo una chiamata o un sms:

(...)

o qualsiasi numero che inizi con il: +375, +371, +381, +255 del quale ignorate il mittente. Ed in caso di risposta, bisogna riagganciare subito. Non dovete assolutamente richiamare. Potrebbero copiare - spiega la nota -  l'elenco dei vostri contatti in pochissimi secondi. Se avete dati sensibili come quelli del conto banca o i dati della carta di credito sul telefono, con una semplice risposta al telefono, potrebbero essere clonati ed utilizzati in tempi rapidi, con il rischio di vedersi prosciugato il conto o azzerata la carta di credito o prepagata.

Sono sempre contatti da paesi stranieri delle provenienze più disparate.
+375 È il prefisso Bielorussia.
+371 Lettonia;
+381 Serbia;
+ 563- Valparaiso;
+ 370- Lituania;
+ 255- Tanzania.

Inoltre, non bisogna assolutamente premere le seguenti - continua la nota - sequenze alfanumeriche # 90 o # 09 sul vostro cellulare se richiesto da qualsiasi chiamante. Si tratterebbe di un nuovo trucco per accedere alla scheda SIM, effettuare chiamate a vostre spese e potrebbero farvi incorrere in problemi con la giustizia. La provenienza dall’estero dei malintenzionati renderebbe anche difficili le indagini e l’individuazione- conclude la nota - dei colpevoli, con buona pace del recupero delle somme da questi frodate".