SUCCEDE A SAN NICOLA LA STRADA. Sequestrati appartamenti al Parco Mecos, la nota dei carabinieri






Articolo pubblicato il: 14/03/2017 16:44:01

Lo apprendiamo dalla nota stampa inviata daI Comando Compagnia CC. di Marcianise: "... ha dato esecuzione al sequestro preventivo di numerosi appartamenti siti all'interno del Parco Mecos di San Nicola la Strada, adibiti in precedenza a residenza per alloggio di cittadini stranieri richiedenti asilo - si legge nella nota -. Nella vicenda risultano indagati quattro persone, un pubblico ufficiale del Comune di San Nicola la Strada e tre imprenditori (due amministratori delle societa%u0300 proprietarie degli immobili e un amministratore della societa%u0300 conduttrice), per falso in atti pubblici e turbativa d'asta - si legge nella nota -. Le persone indagate sono accusate di aver falsificato l'attestazione dei requisiti necessari per il rilascio del certificato di agibilita%u0300 degli immobili e di aver, cosi%u0300, partecipato e conseguito l'affidamento del servizio di ospitalita%u0300 indetta dalla Prefettura di Caserta mediante la certificazione del falso presupposto della disponibilita%u0300 di abitazioni pienamente agibili - si legge nella nota -.  In questo modo, le strutture sottoposte a sequestro sono state adibite a residenze per ospitare circa un centinaio di migranti aventi diritto all'asilo politico. Le indagini preliminari hanno consentito di accertare la falsita%u0300 delle attestazioni contenute negli atti preliminari dei certificati di agibilita%u0300 e, in particolare, la falsita%u0300 dell'attestazione di salubrita%u0300 e sicurezza degli ambienti - si legge nella nota -. Infatti, gli accertamenti disposti hanno permesso di individuare uno stato di mantenimento dell'immobile precario, l'assenza delle condizioni di igienicita%u0300, fruibilita%u0300 e sicurezza, il degrado delle strutture, la pericolosa sistemazione dell'impianto elettrico (mancante di idonee protezioni per impedire il contatto diretto) e addirittura il mancato completamento degli immobili, i quali risultano privi di pavimentazione nelle parti comuni e nei pianerottoli - si legge nella nota -. L'illecita rappresentazione della realta%u0300 di fatto degli immobili e%u0300 stata necessaria per il successivo rilascio della certificazione di agibilita%u0300 e per consentire poi all'impresa conduttrice di aggiudicarsi il servizio di residenza per immigrati richiedenti asilo".