Strano e casertano. L'uomo che strombazzava ai passanti






Articolo pubblicato il: 24/11/2024 11:06:48

Quinto appuntamento domenicale con Strano e casertano, rubrica scherzosa sulle peculiarità cittadine 

Non sappiamo se statisticamente è correto dire che in città la disciplina dell'automobilista è inversamente proporzionale al pregio dell'auto che conduce, ma il campione che abbiamo sperimentato in tanti anni sulle strade casertane è abbastanza rilevante. L'ultimo esempio, l'altro giorno.

C'era il senso unico alternato al ponte di Sala per via di un cantiere aperto nella frazione. Il traffico era congestionato sin da Puccianiello e nel pieno di una mattinata lavorativa molti andavano di fretta. Abbiamo preferito parcheggiare e proseguire a piedi che, in quel momento, noi di fretta non ne avevamo. Mentre percorrevamo il passaggio pedonale sotto il ponte di Sala un automobilista, a bordo di una vettura di grossa cilindrata, è stato costretto a fermarsi al senso unico alternato. Però lui di fretta doveva averne perchè nonostante il chiaro segnale ha mostrato segni di impazienza. E allora via con il clacson. Facendo sobbalzare chi in quel momento transitava per strada. Abbiamo proseguito ed al ritorno, sempre sotto il ponte di Sala, di nuovo lo stesso automobilista anche lui di ritorno. In questo caso ha dovuto fermarsi al di sotto della volta e ancora, via di clacson, come se il suono strombazzante potesse ridurre il tempo di attesa al senso unico alternato. Indifferente al sobbalzare delle tre o quattro persone, evidentemente infastidite dalla rumorosa emissione sonora mentre percorrevano il passaggio pedonale.

Abbiamo scoperto che lo splendido manufatto vanvitelliano del ponte di Sala svolge anche ottime funzioni di cassa armonica, con estremo rammarico per i nostri timpani. In un romanzo di Nicholas Evans, il protagonista, Tom, ha una voce con doti taumaturgiche per i cavalli. Diversamente da 'L'uomo che sussurrava ai cavalli', il nostro strombazzante automobilista è risultato però, estremamente fastidioso a noi pedoni.