Articolo pubblicato il: 11/11/2016 10:45:00
Lo apprendiamo dalla nota stampa del Comune di Santa Maria Capua Vetere:
"Da luogo di punizione a luogo di cultura, educazione e formazione: l’Istituto Angiulli cambia veste e si apre al territorio ed, in occasione della manifestazione del 16 novembre 2016, verrà firmato il Protocollo di intesa tra il Centro Giustizia minorile per la Campania e il Comune di Santa Maria Capua Vetere, che sancisce la volontà di creare una stretta sinergia tra le due Istituzioni a- spiega la nota - favore del miglioramento della collettività.
La convenzione si prefigge quale obiettivo prioritario quello di garantire un passaggio deciso tra l’Angiulli “di ieri”, che richiama l’immagine del carcere e/o del vecchio riformatorio giudiziario e quindi luogo di reclusione e punizione per i minorenni autori di reato, e l’Angiulli “di oggi” con il quale si - spiega la nota - intende scrivere una nuova pagina della sua storia assumendo quindi una funzione educativo/formativa sempre a favore degli adolescenti del territorio, non solo quindi quelli destinatari di una misura penale, che vivono un disagio sociale e/o relazionale.
"E' l'avvio di una nuova stagione per l'Istituto Angiulli – ha dichiarato il direttore del Servizio Diurno Polifunzionale Angiulli, dottore Anselmo Bovenzi - puntiamo alla qualità delle opportunità formative per i ragazzi dell'area penale e del territorio in un contesto in cui si privilegia - continua la nota - anche la qualità delle relazioni umane tra i ragazzi e tra i ragazzi e le figure adulte”.
“L'impegno del Centro Giustizia Minorile per la Campania - sottolineato dal suo Dirigente, dott. Giuseppe Centomani - è quello di organizzare uno spazio della città a disposizione della città".
L’esigenza di una funzione sociale e culturale getta le basi nella convinzione che il carcere non possa rappresentare l’unica risposta ai comportamenti devianti degli adolescenti per la cui correzione si intendono sperimentare percorsi e soluzioni più- spiega la nota - efficaci che limitino la reiterazione di atti criminosi. Una funzione, quindi, socio-culturale perseguita attraverso i settori Cultura e Politiche sociali.
“Il preminente interesse del minore e la salvaguardia dei suoi diritti – ha dichiarato il sindaco Antonio Mirra – sono criteri guida per l’impostazione di politiche sociali efficaci a sostenere e favorire i processi di crescita, sviluppo ed integrazione sociale della persona. Per farlo occorre percorrere la strada della conoscenza e del sapere, in grado di affrancare l’individuo dalla violenza e dalla marginalità. Funzione sociale, quindi, in sinergia con l’area culturale - conclude la nota -del Comune di Santa Maria Capua Vetere di cui alcuni preziosi luoghi, quali Museo Civico, Archivio Storico e Biblioteca, vivono di fatto in simbiosi con i locali del Servizio Diurno polifunzionale”."