Questo il comunicato giunto inviatoci dall'ufficio Stampa del Comune di Santa Maria Capua Vetere
La “Città partecipata” diventa concreta:
affidate le aree comunali ad associazioni e cittadini
Il sindaco Mirra e l’assessore Monaco: “Emblema della grande collaborazione instauratasi
in questi mesi tra amministrazione e cittadini propositivi e collaborativi”
"L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Mirra - si legge nel comunicato - ha dato concreta attuazione alla delibera di giunta del 30 marzo 2017 che prevede l’applicazione concreta sul territorio di Santa Maria Capua Vetere del progetto “Labsus”, che consiste nella possibilità per associazioni, enti e privati cittadini di adottare le aree pubbliche. In tal modo l’amministrazione Mirra ha applicato, in maniera fattiva, il principio di sussidiarietà che consiste appunto nel rapporto tra pubblico e privato che si concretizza in uno strumento che rappresenta il segno tangibile di una nuova concezione di amministrazione condivisa.
Tale iniziativa - continua la nota - consente di mantenere, conservare e migliorare le aree pubbliche attraverso la partecipazione diretta e senza fini di lucro dei cittadini, dando la possibilità a soggetti privati ed associazioni di partecipare al miglioramento della città; la scelta adottata è motivata anche dalla consapevolezza del ruolo fondamentale che, nella città di Santa Maria Capua Vetere, svolgono il volontariato, il terzo settore e, in generale, i cittadini attivi.
“Il progetto – hanno dichiarato il sindaco Antonio Mirra e l’assessore al Verde Pubblico Virgilio Monaco - fonda le basi su una chiara valenza sociale, principio sul quale questa amministrazione prova a lavorare fin dal proprio insediamento, e denota la ferma volontà di operare per la valorizzazione del territorio cittadino da parte di cittadini propositivi, collaborativi e in possesso di una visione positiva. L’ulteriore obiettivo di questo progetto - si legge nel comunicato - va nella direzione di una città che saprà stringersi sempre più attorno ai propri beni, un “città partecipata” insomma in cui ognuno, pubblico e privato, è chiamato a fare la propria parte per rendere migliore e sempre più vivibile la nostra Santa Maria Capua Vetere. L’auspicio è quello di una sempre più concreta attuazione di questo regolamento al fine di rafforzare la collaborazione tra cittadinanza ed amministrazione”.
A tal proposito, in base alle richieste pervenute all’Ente da parte di associazioni e privati cittadini, con diverse delibere di giunta sono state affidate - conclude la nota le seguenti aree: aiuole e fioriere in Piazza Matteotti e in via Sirtori; piazzetta Carolina Raucci in via del Lavoro; rotatoria in piazza San Francesco; rotatoria e aiuole spartitraffico in viale Consiglio d’Europa; rotatoria tra via Danimarca, via Martiri del Dissenso e viale Consiglio d’Europa; Villa Cristina in via Cappabianca. Alle aree già assegnate ne verranno aggiunte delle altre sulla base delle numerose richieste che stanno pervenendo in Comune.
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