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Senza strafare la Germania espugna San Siro: 2 a 1


Articolo pubblicato il: 21/03/2025 09:31:22

Proprio tedeschi, corrispondenti alla nostra idea storica di giovanotti coriacei, con dotazione muscolare oltre la norma, altezza da giocatori di basket e voilà, è di facile interpretazione l’uno a due subìto dalla Germania, che fisicità a parte è squadra con quota di creatività, fantasia, ‘estro armonico’ molto prossimo allo zero. A fronteggiare i panzer di Deutshland, senza eccedere in lodi, solo tre o quattro opportunità incompiute di far gol di un’Italia leggera’, a tratti sbarazzina, ma priva di cattiveria per ottenere il ko del ‘nemico’. Risultato? Come racconta abitualmente il giornalismo di settore, “ha fatto la partita la Germania”, che però, frastornata per una veloce incursione degli azzurri, al minuto 9 ci ha regalato il vantaggio provvisorio: Tonali per Baroni, palla a Barella che smista a Politano (gran partita la sua) cross di precisione per la testa di Tonali, dimenticato dalla difesa tedesca e gol. Uno a zero. Poi niente da applausi fino al 45esimo, nessuna emozione da tachicardia, Germania compassata, attesa vana di cattiveria agonistica degli azzurri e un paio di domande: ma Kean è allergico alla posizione strategica di centravanti, sicché svaria a destra, a sinistra, talvolta ‘indietro tutta’ come centrocampista aggiunto? Perché privarsi delle qualità offensive, di Politano, nel ruolo di terzino-mediano per eccesso di prudenza, inventato in emergenza da Conte? Spogliatoi e si riparte. Lo spartito della ‘musica’ in campo è ancora nell’aria, varianti e qualche parvenza di buona volontà degli azzurri, due o tre tentativi di far male al portiere Baumann, ma anche le premesse per subire dai nostri avversari di Uefa Nations League. L’uno a uno al 49esimo. Cross dell’iperattivo Kimmich e Klendienst, in elevazione incontrastata, spedisce il pallo di testa alle spalle di uno stupito e forse poco reattivo Donnarumma, I tedeschi governano con calma la partita, rischiano in qualche circostanza e con calma teutonica preparano il due a uno. Minuto 76, calcio d’angolo battuto dal solito Kimmich e dal mucchio di azzurri e di attaccanti avversari che affollano la nostra area di rigore, sbuca dal nulla Goretska. Testata abilissima, pallone deviato quanto è bastato per farlo finire in rete. Da qual momento solo buona volontà degli azzurri. Il punteggio è inchiodato e ora all’Italia di Spalletti spetta l’impresa di ribaltare il risultato negativo a Dortmund. Facile certamente non sarà. In post scriptum appello a Spalletti, perché non effettui i cambi come fa Conte con il Napoli: rinunci al tentativo del tutto per tutto da panico perché in svantaggio a cambiare il risultato spedendo in campo i panchinari anche quando mancano due o tre minuti al the end e i subentranti non hanno neppure il tempo minimo di entrare nel clima della partita. Grazie, mister e arrivederci alla prossima.