Europa League, ultimo round del girone che vede l’Italia in pole position per la vittoria finale, avanti di un punto sull’Olanda, che se la vede con la Polonia. Per i prossimi europei sono già qualificate Francia, Belgio, Spagna, Germania, Inghilterra, Portogallo e Croazia e facendo li scongiuri, l’Italia dei giovani, che il corteggiatissimo Mancini sta plasmando con evidenti risultati sul doppio binario della qualità tecnica e del ritrovato spirito di gruppo dopo l’infausta esperienza di Ventura ct. Il maledetto Covid impedisce a Mancini di guidare la squadra dalla panchina, compito delegato al suo vice Evani, grazie alla connessione bilaterale via smartphone. Ancora una volta gli azzurri, a loro volta privi di alcuni titolati positivi al coronavirus, se la vedono con una squadra decimata dai contagi. Assenti in attacco Hodzic e tra i pali Sehic due dei sette positivi che includono Dzeco. La partita di Nations League si gioca a Sarajevo, città alle prese con dati preoccupanti della pandemia. In casa azzurra si prospettano positive competizioni per entrare nella rosa che Mancini porterà agli europei. In salite le quotazioni di Bastoni e Locatelli, Tonali, Kean, lo sfortunato Zaniolo, El Shaarawy. La Bosnia, penalizzata dal Covid non è comunque un’avversaria facile e ne sanno qualcosa gli azzurri, che a settembre, in quel di Firenze, non andarono oltre il pareggio. L’ultima incursione degli azzurri a Sarajevo risale a 24 anni fa, con l’amichevole vinta dai serbi. Questa sera si gioca nello stadio Grbavica, dove disputa i suoi incontri la squadra in cui è cresciuto calcisticamente Dzeco. Mai successo, a nessun inviato è stato concesso di assistere alla partita dalla tribuna dello stadio e dunque telecronaca da studio, sperando in zero interruzioni della trasmissione per condizioni meteo negative. Stadio senza spettatori, Italia in maglia bianca, capitano Florenzi, Bosnia in blu, arbitra il portoghese Arthur Dias, pronti…via. Fitto il palleggio della nostra squadra. Al 5° angolo per gli slavi su tiro deviato da Lorenzi, nessun esito. Belotti, al sesto, da tre metri dalla rete bosniaca spedisce a lato. Occasione d’oro. Primo corner per l’Italia su incursione di Barella. Niente di fatto, ma secondo calcio d’angolo per i nostri calciatori, che continueremo a chiamare azzurri, nonostante la maglia bianca. Belotti di testa in tuffo su cross di Berardi, di poco a lato, al minuto 16. Il possesso palla è degli azzurri che palleggiano fino al momento di trovare un varco in profondità. Molto attenta e compatta la nostra difesa. Abituale intraprendenza di Insigne sulla fascia sinistra, bene Florenzi. Locatelli strappa il pallone al un avversario, lancia per Insigne che vola in contropiede, cross con rara precisione per Belotti, che al minuto 22 si avventa sul pallone e lo mette in rete, a conclusione di un’azione spettacolare. Uno a zero e dopo pochi minuti Piric, portierone bosniaco, risponde con una parata miracolo a una splendida conclusione di Berardi. Finora Italia perfetta. Poca cosa la Bosnia, con il beneficio della benevolenza per le numerose assenze che lamenta. Fioccano le opportunità di raddoppiare per gli azzurri, che si propongono con la precisione di un orologio svizzero, sicuramente merito del calcio alla Mancini. Prova a reagire la squadra allenata da Bajevic, ma trova l’opposizione puntuale, efficace della difesa presidiata da Acerbi e Bastoni. 15 minuti al riposo. Bosniaci pericolosi al 37esimo, conclusione di Prevljak, Donnarumma si oppone con una parata strepitosa. Poi Insigne. Controlla con una magia un lungo lancio e sferra un missile che finisce per lambire il palo. Spettacolare, poi tutti negli spogliatoi. Alla ripresa Di Lorenzo per Florenzi e diventa capitano Insigne. Tatar ci prova dalla distanza, pallone alle stelle, dopo due minuti. Conferma di Acerbi e Bastoni, che non fanno rimpiangere lo storico binomio Chiellini-Bonucci. Bosnia poco più offensivo. Grande assist di Insigne per Belotti, che da posizione molto laterale spedisce sul fondo. Pjanic guadagna un calcio di punizione da posizione interessante. Nessun pericolo per Donnarumma. Se ne va Emerson, servito da Locatelli, il tiro finisce a molta distanza dalla porta difesa da Piric. Angolo per l’Italia all’undicesimo, testa di Belotti, ma con fallo sul portiere. Lancio stupendo di Jorginho per Berardi che guadagna l’ennesimo corner. Al minuto 15 Acerbi sfiora il gol su azione di contropiede. Servirebbe di trasformare la netta superiorità degli azzurri almeno con un secondo gol, per non rischiare. Bosnia più intraprendente, non bisogna lasciargli campo e iniziativa. Super gol di Berardi al 67esimo. Locatelli pesca il giocatore del Sassuolo in piena aerea con una magia, deviazione al volo, due a zero, Evani in panchina esulta e fuga ogni preoccupazione, almeno per il momento. Venti minuti al 90esimo. Entra Loncar per Krunic. Nuovo angolo per gli azzurri, che purtroppo non ottimizzano tutte le opportunità. Danilovic per Pjanic e intanto Belotti viene falciato in area, ma non per l’arbitro Dias che sicuramente non ha entusiasmato. Tredici al novantesimo, gli azzurri controllano il gioco con calma. Todorovic e Hdzic in campo. S’infortuna Sanicanin, Bosnia in dieci per aver esaurito le possibilità di cambi. L’italia risponde con Bernardeschi e Lasagna per Berardi e Belotti. Lasagna alle stelle quando mancano 5 minuti più recupero alla fine del match. Bernardeschi grande conclusione su assist di Insigne, traversa piena. Insigne dopo aver percorso chilometri in incredibile quantità, continua a inseguire i portatori di palla della Bosnia come se fosse appena iniziata la partita. Meriterebbe il gol oltre a un bel dieci in pagella. Tre di recupero. In extremis Calabria per Insigne, accolto in panchina con gli applausi di tutti i compagni della panchina. Italia prima in classifica del girone e accesso garantito alle Final Four della Nations League.
Luciano Scateni
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