Con poco più di un 50 percento del suo potenziale, il Napoli come dicono i bravi allenatori, deve disputare la partita perfetta se vuole contenere lo schiacciasassi Atalanta che naviga con l’equipaggio in piena euforia per il trend di tutto rispetto del suo campionato in crescendo e della macchina da gol progettata da Gasperini per aver la meglio con piccole, medie e grandi squadre della serie A. Detto sottovoce, con la speranza di sbagliare, al Napoli del circa il 50 per cento di titolari out per acciacchi vari, la iella propone una missione non impossibile ma certamente di alta difficoltà. A cominciare dalla difesa per il doppio forfeit di Manolas, naturale sostituto di Koulibaly, a sua volta out per problemi muscolari che potrebbero tenerlo fuori gioco per un mese. Non c’è Fabian, perno del centrocampo degli azzurri che in tempi non strepitosi del potenziale offensivo si sono giovati suoi piedi buoni, dei suoi missili dalla distanza. Fuori gioco anche Anguissa. Il plurifratturato Osimhen sottrare alla concretezza degli azzurri il ruolo di ariete che scardinare la difesa di qualunque squadra difesa. A sinistra viene meno l’intelligenza non a caso da nazionale di Lorenzino Insigne peraltro appannato da un paio di partite. Di non poco conto l’assenza a bordo campo di Spalletti, colpevole di intemperanza e costretto a seguire il match dalla tribuna penalizzato dalle due giornate di squalifica rimediate a Reggio Emilia. Di nuovo a Napoli l’ex Zapata, chissà perché indotto tempo fa a emigrare. Sorpresa, Malcuit anziché Demme. Vuol dire che Spalletti teme l’Atalanta al punto di proporre la squadra in assetto prevalentemente difensivo? Gasperini rinuncia a Pasalic per averlo al massimo nel match europeo decisivo di mercoledì. Con tutti gli scongiuri del caso…Atalanta favorita: dita incrociate e tocchiamo ferro. Arbitra Mariani, osservato speciale dopo i precedenti di fischietti, come dire, poco generosi con gli azzurri. Trentamila sulle gradinate del Maradona Stadio, nonostante il maltempo. Al 5° lancio lungo per Lozano, cross, Mertens al volo, pallone oltre la traversa e corner. Due minuti dopo, al settimo, con il Napoli in pressione alta, conquista palla l’Atalanta. Servito Zapata, che si destreggia bene in area. Cross per l’accorrente Malinovskyi, grande conclusione, 1 a 0. Grandissima azione degli azzurri sulla sinistra. Mario Rui quasi da fondo campo crossa e per un niente Lozano non riesce a deviare in rete in scivolata, a un metro dalla linea di porta. Giallo per Malinovskyi per un fallo su Lobotka in ripartenza. Rudi, gli interventi degli orobici, a ripetizione. Atalanta pericolosa e costantemente proiettata in avanti. Bene Lobotka in questi primi 25 minuti. Lozano al 30esimo con il destro, risponde Musso. Non fanno complimenti gli uomini di Gasperini, davvero troppo aggressivi. Di nuovo Lozano al minuto 33, tiro alto. Più Napoli dalla mezz’ora in poi. Al 40esimo lampo del Napoli, Malcuit crossa, tocco magico di Mertens, prima respinta dei difensori su Zielinski, che al secondo tentativo mette in rete ed è 1 a 1 al 40esimo. Meritatissimo pareggio degli azzurri. Bene, molto bene. Napoli gagliardo, determinato. Ci prova Mario Rui su assist di Elmas, para Musso. Attacca bene, pressa alto la squadra partenopea e fioccano le occasioni. Complimenti, tanti per questo Napoli che prese le misure dell’avversaria dimostra di saper rimediare all’assenza di cinque titolarissimi. Un bravo a tutti e undici gli azzurri. Felice l’intuizione di Spalletti di inserire Malcuit, autore di efficaci incursioni sulla fascia destra che mettono in difficoltà la difesa atalantina, confermata l’autorevolezza di Lobotka a centro campo, molto bene Lozano e Zielinski si conferma goleador. Primo tempo a grandi livelli. Al via della ripresa entra Hateboer per Zappacosta. Minuto 47, fuga solitaria di Mertens, inutilmente inseguito, tiro a giro sul primo palo. Esplode il Maradona, 2 a 1. ‘Ciro’ Mertens conferma: il suo ruolo è di centravanti finto, finto tra virgolette. Il Napoli non deve arretrare nella propria metà campo, l’Atalanta ha uomini per far male. Colpisce il palo Zapata, pericolo serissimo. Demme per Lobotka che ha dato l’anima e ha avvertito un fastidio alla gamba destra. Ilicic per Pessina. Ci risiamo. Mariani estrae il giallo per Rrahmani, colpevole di un normalissimo fallo di gioco. L’arbitro corre a verificare un presunto fallo di mani in area. Il Var nega e si gioca. Attacca l’Atalanta, c’era da aspettarselo. Se ne sono andati i primi venti minuti della ripresa. Altro giallo, stavolta per Malcuit e ancora per un semplice fallo. Ospina, colpo di reni su conclusione di Zapata, palla in angolo. Che dicevamo, non si può arretrare per troppo tempo. Demiral, senza marcature segna. Interviene il Var, 2 a 2 confermato. Petagna per Lozano. Entra anche Ounas per Mertens. Costa cara l’impostazione eccessivamente difensiva, come nel finale con il Sassuolo. Come a Reggio Emilia il Napoli subisce il sorpasso. Azione corale dell’Atalanta, il gol è di Freuler, 2 a 3. Pasalic per Malinovskyi, Muriel per Zapata e Djimsiti per Maehle. Politano per Malcuit, buona la sua partita, bene anche Mario Rui. Giallo anche per Djimsiti, saltato da Politano. Ecco, se il Napoli avesse continuato a giocare dopo il 2 a 1 come negli ultimi minuti la partita avrebbe preso un’altra strada. Assalto degli azzurri, purtroppo a tempo quasi scaduto. Petagna divora un gol da posizione favorevolissima negli ultimi secondi. In due parole: Napoli sconfitto, ma davvero a testa alta e rimpianto per aver sottovalutato sul 2 a 1 l’opportunità concessa ai bergamaschi di riversarsi all’attacco.
Luciano Scateni
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