Articolo pubblicato il: 25/10/2020 23:16:54
Tutto bene se finisce bene. 2 a 1 del Napoli sul Benevento.
D’accordo con chi giudica noioso lamentare l’anomalia descritta di seguito, chissà se perché banalmente indotta da trascuratezza professionale della redazione sportiva di uno dei potenti ‘influenzer’ dell’informazione, ovvero di ‘la Repubblica’ dopo l’ingresso del quotidiano fondato da Scalfari nell’acchiappatutto della Fiat che lo ha fatto suo, con una netta, visibile sterzata della linea editoriale in chiave nord-confindustriale. Anche in questa domenica con tutti gli spazi di primo piano della comunicazione monopolizzati dallo sciagurato Covid, il suddetto quotidiano, in vetta tra i ai top ten del settore, punisce i lettori, non solo napoletani: li priva della notizia clou, che soddisfa la lecita curiosità di conoscere in anticipo le formazioni scelte dagli allenatori su chi mandare in campo. Il ‘tabellino’ del derby campano Benevento-Napoli non c’è nelle pagine nazionali e neppure in quelle locali di La Repubblica, sicché per conoscerlo non resta che navigare in Google e augurarsi che la notizia on line sia attendibile. Chiusa la parentesi, la partita che per la terza volta propone il derby tra a Maggio. Peccato. cugini partenopei e sanniti, per volontà di Pippo Inzaghi, tecnico dei giallorossi, offre il piacere di ammirare la serietà professionale e la longevità atletica di Maggio, che i napoletani ricordano con affetto, ma anche il confronto inedito Lorenzo-Roberto, tra i fratelli Insigne. Al via Inzaghi preferisce Foulon a Maggio, Peccato. Che Napoli sarà: quello travolgente dello spettacoloso, del quattro a uno inflitto alla stupenda Atalanta di Gasperini o la sciatta versione europea, costata il brutto esordio in Europa League con gli olandesi dell’AZ? Il Benevento, simpatia campanilistica a parte e in attesa augurale che Avellino e Salernitana conquistino la serie A, merita stima e apprezzamenti per l’impatto niente male con il salto di categoria, ma il recente 2 a 5 subito dalla Roma, induce a riflette sulla permeabilità difensiva che preoccupa il maggiore degli Inzaghi. Il 4-2-3-1 firmato da Gattuso è d’altra parte un modulo offensivo in grado di concretizzare il lavoro del centro campo, presidiato dalle super qualità di Bakayoko e Fabian. Al tecnico degli azzurri, napoletanizzato sulla scia di Mertens, Koulibaly Ospina, tocca di perfezionare l’adattamento di ‘Ciro’ alla disposizione tattica condizionata dalle caratteristiche di centravanti ‘vero’ di Osimhen. Il potenziale offensivo dei giallo rossi conta invece sui piedi buoni di Lapadula e i suggerimenti di Insigne e Caprara. Gattuso non cede alla logica di risparmiare i titolarissimi in vista del turno impegnativo di Europa League, che Giovedì imporrà agli azzurri di conquistare i tre punti contro gli spagnoli della Real Sociedad. In questa stagione di impegni multipli, Ringhio può contare finalmente su un organico ampio. Per esempio sulle alternative Politano-Lozano, Osimhen-Petagna- Hysaj-Mario Rui, Manolas-Maxsimovic, sui centrocampisti Demme-Lobotka.
Ore 15, stadio Vigorito, derby campano: di fronte in panchina gli amici di sempre Gattuso-Inzaghi, Ringhio cha in tasca il rinnovo biennale del contratto. Mille privilegiati sulle gradinate. In tribuna De Laurentiis e moglie. Arbitra Doveri, considerato miglior fischietto della scorsa stagione. Pronti, via. Al minuto 2 primo angolo per gli azzurri su incursione di Lozano. Nessun esito. Benevento molto aggressivo, marcature strette soprattutto sui centrocampisti. Il Napoli per il momento non somiglia alla squadra che ha strapazzato l’Atalanta. Piuttosto fallosi i giallorossi, ne fanno le spese Lozano, Mario Rui, Bakayoko. Ritmo lento del Napoli, come contro l’AZ e Gattuso non gradisce. Al minuto 18 secondo gol in fuorigioco di Osimhen, il primo contro l’Atalanta e conferma del Var. In contropiede sanniti pericolosi con Insigne bis che spedisce alto sulla traversa un cross invitante dalla destra. Bene Mario Rui sulla fascia sinistra, Osimhen mai servito. Degli azzurri il più votato alla verticalizzazione è stranamente Koulibaly. Fallo su Lozano in area di rigore, con l’arbitro Doveri lontanissimo dall’azione. Foulon atterra il messicano, Doveri glissa, il Var nega il fallo. Rigore netto e allora…boh? Quale sarebbe fallo da rigore? Secondo angolo per gli azzurri, al 26esimo. Subito dopo punizione da posizione interessante per gli azzurri. Mertens sul pallone. Esito zero. Al 30esimo contropiede dei sanniti, copertura zero della difesa azzurra, Roberto Insigne, servito da Lapadula, senza marcatura mette alle spalle di Meret. 1 a 0 per il Benevento, azzurri poco attenti al pericolo delle ripartenze dei giallorossi, primo gol dell’Insigne sannita in serie A. Finora è il Napoli della sconfitta in Europa League. Terzo angolo per gli azzurri al minuto 35, angolo bis e lo batte Mertens. Ecco una questione su cui riflettere. Il Napoli ha più di uno specialista da area di rigore, ma non riesce e a sfruttare i corner. Ci pensi Gattuso. Siamo al 40esimo, con il Benevento in vantaggio. Sesto angolo, batte Insigne. Come sempre ha la meglio la difesa. Grandissima conclusione di Lorenzo capitano del Napoli a 4 minuti dal 45esimo, miracolo di Montipò e tanto per cambiare un altro calcio d’angolo. Lo batte Lozano, tiro deviato che colpisce la traversa. Ennesino corner, colpisce di testa Manolas, traversa, ottavo angolo, pallone tra le mani di Montipò. Non produce nulla l’assalto finale degli azzurri. Tutti negli spogliatoi, e il vero Napoli si è visto solo negli ultimi dieci minuti. Inspiegabili i primi 35 minuti di Mertens e compagni, evanescente Osimhen, anche perché ben marcato e mal servito, conferma di colpevoli distrazioni difensive contro squadre che difendono e ripartono in contropiede. Follia aver lasciato Roberto Insigne solo soletto in area, per ricevere l’assist di un efficacissimo Lapadula.
Second time, che Napoli ha in mente Gattuso? In campo Politano, Petagna? Si ricomincia con i corner del Napoli, con il nono. Insigne al volo e decimo calcio d’angolo: Osimhen non riesce a deviare in porta. Riparte a razzo la squadra di Gattuso. Batti e ribatti in area dei giallorossi, grande azione di Insigne al secondo minuto e gol, ma il Var dice che ‘Lorenzino’ era in fuorigioco di rientro e il risultato non cambia. Osimhen al primo vero assist, colpisce male di testa. Tuia per Caprari è il primo cambio di Inzaghi. Finalmente più veloce il gioco degli azzurri, ma la delusione per il gol annullato sembra attenuare lo sprint iniziale della ripresa. Spinge molto Di Lorenzo sulla fascia destra. Come umilmente suggerito, Gattuso tira via dal campo Mertens e Lozano. Gli subentrano Politano e Petagna al 58esino. Duello Insigne-Montipò, fino a quando il capitano degli azzurri trova un missile imparabile da grande distanza che vale il meritatissimo pareggio. 1 a 1 al minuto 69. La partita è cambiata per suo esclusivo merito. Inzaghi rivoluziona la quadra al minuto 65. Dentro Improta, Sau e Maggio (bentrovato), per Dabo, Lapadula e Foulon. Solo Napoli dall’inizio del secondo tempo. Su assist di Fabian, sempre lui, Insigne ci prova di testa in tuffo, pallone alto di poco sulla traversa. Petagna, si fa trovare al posto giusto in area di rigore del Benevento, assist di Politano, gran tiro e primo gol in azzurro. Minuto 67, due a uno per gli azzurri. Cambi di Gattuso azzeccatissimi. Angolo per i giallorossi, batte Sau, respinge la difesa. Domanda: a che si deve il cambio di velocità del Napoli? Forse alla voce grossa di Gattuso negli spogliatoi. Accidenti. S’infortuna Bakayoko ed è costretto a uscire. Guai al ginocchio, gli subentra Demme. Quindici minuto al 90esimo. Ultimo cambio del Benevento. Di Serio, attaccante, per Insigne. S’incattivisce la partita, forse per il rammarico dei giallorossi di aver subito il secondo gol. Dieci alla fine del tempo regolamentare. Gran contropiede di Politano, tiro deviato in angolo, ma poteva servire Osimhen. In attacco gli azzurri, ma provano anche a far passare i minuti con il possesso palla. Maggio ha ‘rischiato di punire la difesa del Napoli con due conclusioni ravvicinate non decisive per un niente. Osimhen fermato con fallo, mentre stava per andare a rete palla al piede, al minuto 85. Ghoulam e Lobotka per Fabian e Insigne. Infortunio per Mario Rui, messo giù con un contrasto duro. Quanti minuti di recupero? Sei. Commette fallo Manolas, punizione pericolosa. Calcia Tuia, respinge Osimhen, Benevento disperatamente ìin avanti. Tre alla fine, Politano da buona posizione, pallone alle stelle. Insistono i sanniti, tutto il Napoli arroccato in difesa, meno di un minuto al triplice fischio di Doveri. Giallo in zona Cesarini. Politano commette fallo in una zona molto a rischio per gli azzurri. Anche il portiere Montipò in area. Gran tiro di Sau, Meret con una grande parata fissa il punteggio sul 2 a 1. Non un grandissimo Napoli, anche per merito di un gagliardo Benevento che darà filo da torcere anche alle altre grandi della serie A.