Ho lavorato a lungo per fugare ogni dubbio e l’esito dell’indagine personale non lascia dubbi. I morti delle sinagoghe in Nuova Zelanda, vittime del suprematismo, non hanno nulla di diverso dalla follia omicida del nazismo, che ha teorizzato il diritto alla vita per uomini di pelle bianca, biondi e con gli occhi azzurri. Di cosa aver paura? La tragedia di uomini donne e soprattutto di bambini, massacrati perché musulmani, cioè diversi per tratti somatici, cultura e religione, è insieme lo spaventoso corollario di un’onda razzista montante, che attraversa le società del pianeta e l’incipit del futuro di discriminazione violenta. Per capirci: se sul nostro pianeta muore un bambino ogni quattro secondi, ucciso dalla fame, dalle malattie, dal destino di essere nato in una squallida capanna del Ruanda, anziché che in una lussuosa clinica svizzera e il mondo assiste con distacco a tutto questo, mentre avrebbe in abbondanza risorse e mezzi per evitare la strage di innocenti, si deve convenire che l’eccidio nelle due moschee neozelandesi apre scenari che definire preoccupanti è da stupidi incoscienti. Capito di che si accusano il razzista Salvini e il quanti lo condividono per coglioneria o peggio ideologicamente? C’è davvero un’ombra di mistero che incombe sulla morte per avvelenamento dell’olgettina testimone chiave di festini hard, oggetto d’accusa dei processi Ruby che vedono imputato Berlusconi? La giovane marocchina è stata avvelenata e con modalità di addetti ai lavori, ovvero con una mistura di sostanze velenose, fortemente radioattive che non si trovano in commercio e di cui sono esperti i russi (!). Sarà mai scoperto chi l’ha avvelenata? Imane Fadil era consapevole della volontà di ucciderla e prima di morire lo ha denunciato ai familiari e al suo avvocato. Senza esito, ma mai abbandonata la sua intenzione di scrivere un libro e sul contenuto nessun dubbio, poi l’esclusione dal processo a Berlusconi, perché non testimoniasse in aula sulle presunte corruzioni di testimoni che l’ex premier avrebbe pagato affinché dicessero il falso. Si indaga per omicidio volontario. Stesso spartito, identica esecuzione della partitura che in due parole somiglia alle baruffe tra gatti e topi. Di Maio ingaggia rapporti commerciali e non solo con la Cina, Salvini li contesta. Tra le righe degli accordi bilaterali, un tentativo di furbata, forse sventato, forse no: la richiesta al gigante asiatico di accollarsi il 50% del debito pubblico italiano (in cambio di che?) con l’obiettivo di trovare la copertura dei costi per quota 100 e il reddito di cittadinanza. Secondo step dei litigi: i 5Stelle vorrebbero rivedere il pazzesco accordo Italia-Usa sull’acquisto degli “F35”, Salvini non ci sta e intende onorare l’impegno. Terzo step: Di Maio si defila (“è una roba da medioevo”) dal World Congress of Families di Verona sulla famiglia, kermesse di stampo legista. Protagonista è l’omofobo ministro Fontana, quello che “Le famiglie di fatto non esistono”, Salvini annuncia che presenzierà. Chi di spada gerisce, di spada perisce. Fedriga, governatore leghista del Friuli, ha combattuto tenacemente contro l’obbligo delle vaccinazioni. Gli facciamo li auguri di pronta guarigione: è ricoverato in ospedale perché colpito dalla varicella. Palermo, funerali in pompa magma, affollatissimi, del boss mafioso Tommaso Spadaro. Tale Mario Frittina, carmelitano, officia la messa solenne per “il nostro fratello Tommaso”. Un giornalista di la Repubblica chiede conto della cerimonia per uno scomunicato e il prete lo minaccia.Gli fa intendere che pagherà per la contestazione. Papa Francesco, pensaci tu. Le scuse di Fico ai grillini, il mea culpa per le promesse non rispettate in tema di ambientalismo. Il presidente della Camera critica il convegno di Verona sulla famiglia, retaggio di una cultura anacronistica. Dopo Salvini, anche Di Maio incorre nella richiesta di autorizzazione a procedere avanzata dal Gip di Roma. E’ indagato per diffamazione, su denuncia di Luigi Rotella, presidente di Aplaa, accusato nel corso del programma di Giletti di dare indicazioni per ottenere il reddito di cittadinanza. (la Repubblica ne dà notizia in un rettangolino di sei centimetri sei in fondo alla pagina 15. Cortei in difesa dell’ambiente: Milano 100mila ragazzi, Napoli 50mila, più di Roma (30mila), di Genova (10mila), di Amsterdam, Madrid, Lisbona, Venezia, Firenze, poco meno di Parigi (59mila) , 1/3 meno di Londra (77mila). Milioni in tutto il mondo.
Luciano Scateni.
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