"Non è una buona notizia e lo confermerà l’intero primo tempo: infortunio muscolare alla gamba, out dopo tre minuti di gioco per Mario Rui, incursore fondamentale sulla fascia sinistra e dentro la brutta copia di Ghoulam, del fantastico difensore-attaccante prima del doppio crac del ginocchio. Quello visto al Franchi non è il Napoli strepitoso dei tempi migliori, ma per tre volte Insigne e in due Mertens sprecano occasioni d’oro con tiri deboli, che Lafont neutralizza senza problemi. La Fiorentina di Pioli è ben impostata, al Napoli mancano il direttore d’orchestra di centro campo, le invenzioni in grado di operare efficaci percussioni in verticale. Si avverte il vuoto in avanti di un centravanti di ruolo e Mertens non è proprio al top della forma. Sottotono anche Fabian Ruiz e Hysaj, in questa fase del campionato, non vale il dinamismo offensivo di Malcuit. Allan, smaltita la sbornia del ventilato ingaggio del Psg, è tornato il leone di sempre, come autorevole come al solito Koulibaly ben spalleggiato da Maksimovic. Un assist di Zielinski per Mertens, a due metri dalla porta merita la citazione e Insigne ha svolto una gran mole di lavoro di cucitura tra i reparti. Dalla Fiorentina quasi nessun pericolo, ma Chiesa è sempre da guardare a vista. Ancelotti dopo qualche minuto della ripresa si affida a Milik e richiama Mertens in panchina. I viola non reggono al pressing del primo tempo e gli azzurri premono sull’acceleratore. Lafont compie un nuovo miracolo e impedisce a Zielinski di esultare, ma il Napoli non esprime il gioco fluido che servirebbe a scardinare il blocco difensivo della Fiorentina. Pezzella stringe i denti ma è acciaccato e si sposta all’attacco dolorante. I viola fanno di tutto per far scorrere i secondi, si avvicina il pari a reti inviolate. Il futuro immediato è i probabili 13 punti di handicap nei confronti della Juventus che gioca domani. L’ultim assalto degli azzurri, al 93°, ha un esito incredibile. Callejon, ben servito sulla destra, crossa teso per Milik che in scivolata manca il più facile del gol. Napoli in sofferenza da qualche partita in qua e giovedì c’è in calendario l’impegno europeo con gli svizzeri dello Zurigo. Per quel giorno Hamsik sarà probabilmente in un altro emisfero, a imparare il cinese, a regalare la sua esperienza, il suo carisma. Sulla condizione tecnica del Napoli, Ancelotti ha di che riflettere e forse di che rammaricarsi per aver assecondato la linea del risparmio De Laurentiis, che ha impedito di compensare il vuoto a centro campo di un regista all’altezza dell’esule Jorginho, forse distratto dalla prospettiva di raddoppiare la presenza nel mondo del calcio con l’“acquisto” del Bari."
Luciano Scateni
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