Articolo pubblicato il: 09/07/2020 10:17:26
Sei vittorie su sette, niente male il post Covid calcistico degli azzurri di Gattuso. Di qui all’ultima di campionato il Napoli proverà a concludere con merito il campionato condannato dal mediocre avvio a guida Ancelotti a perdere i contatti con la Juventus. Una dopo l’altra, da stasera ai primi giorni di agosto ecco la sequenza di avversarie: alle 19 e 30 di questo 8 luglio (quando il calcio da sempre è stato in vacanza) il Genoa in Liguria, contro la squadra che il tecnico Nicola prova a tirar via da quota 27, terzultima posizione prima di Brescia e Spal, ma un punto in meno del Lecce, che ieri ha compiuto l’impresa di battere la Lazio. Poi ci saranno le sfide a Milan, Bologna, Udinese, Parma, Sassuolo, e ‘amaris in fundo’ a Inter e Lazio. Gattuso rinuncia per squalifiche a Koulibaly e Demme, Di Lorenzo e Zielinski per consentire che ricarichino le batterie, poi lascia in stand by le scelte tra Politano, Callejon, Lozano, Milik. Il Genoa, che ha dimenticato il bello dei tre punti dal tempo ‘antico’ del successo al Meazza con il Milan pre Covid, è reduce da una gagliarda rimonta in quel di Udine: 2 a 2 dopo un preoccupante 0-2. Ringhio non ci sta a contrastare rilassamenti estivi e dosa con oculatezza il dispendio di energie anomalo per gli eccessi di partite ravvicinate, evento paragonabile solo all’intensità agonistica del basket Nba. Lo stadio Luigi Ferraris è uno dei pochi del Nord non ostili al Napoli e lo testimoniano i buoni rapporti delle due tifoserie gemellate. A Udine per il pari è stato decisivo il gol di Pandev, un gentiluomo del calcio che ha lasciato a Napoli un buon ricordo. Stasera non è tra gli undici del ‘pronti via’, ma in considerazione dell’età non proprio giovanile è sempre possibile che entri a partita in corso. 31esima giornata del campionato di Serie A, con la novità dei due break a metà di ciascun tempo per bere e tornare in campo dopo la breve sosta ristoratrice. Chissà che la scelta, ora contingente, non possa diventare permanente, anche per dar modo ai tecnici di dare indicazioni strategiche ai giocatori, come nel basket. Si muove il mercato e i napoletani sperano di non dover assistere a nuovi ballon d’essai, che in passato hanno deluso le promesse di portare in azzurro nomi altisonanti. Fischia Mariani, di Aprilia, calcio d’inizio del Genoa…pronti, via. Mezzo pasticcio di Meret, pallone nei piedi dei liguri. Napoli subito in attacco, con personalità, baricentro alto e primo angolo per gli azzurri al sesto dopo una splendida azione corale. Insiste il Napoli. Politano a tu per tu con Perin, che risponde alla grande. Secondo angolo per gli azzurri. Batti e ribatti, di Elmas l’ultimo tocco, uno a zero al settimo e Mariani va a veder che dice il Var di un tocco lievissimo di mano di Manolas, assolutamente involontario. Gol annullato. Peccato, l’assalto pressante del Napoli meritava. Occasione del Genova per un’indecisione di Maxsimovic, primo angolo per il Genoa al minuto 14. Innocuo. Acrobazia di Elmas servito da Fabian, Perin miracolo con una manata provvidenziale. Angolo per gli azzurri. Senza esito. Più Napoli, ovvio, Genoa prudente. Pestone di Zapata su Mertens, punizione, Insigne direttamente in porta da distanza abissale, ma centralissimo. Errore. Il divario tecnico tra le due squadre è più che evidente e spiega la diversa posizione in classifica. Azzurri sempre nella metà campo dei liguri. Bellissima azione corale del Napoli conclusa da Mertens al 21esimo, ma il tiro a giro non riesce. 25minuti ad altissimo livello di Elmas, vero regista avanzato. Coffee break, come annunciato, acqua a volontà e un gran parlare dei tecnici con i giocatori. Bene il Napoli sulla fascia destra dove agisce Hysaj in collaborazione con Fabian e Politano. Gran botta di Mertens al 31esimo su imbeccata del solito Elmas e nuova paratissima di Perin, in angolo. Il punteggio non si muove dallo zero a zero e i minuti vanno via. I rossoblu fanno al massimo melina per non consentire agli azzurri di far male. 15 al 45esimo. Improvviso attacco dei genoani, tiro da tre metri di Cassata, miracolo Meret. Riparte il Napoli e al 38 Mertens perde l’attimo vincente dopo un uno-due strettissimo con Insigne. Angolo Genoa, pericolo zero. Al 41 gli azzurri provano a spostare continuamente il gioco da destra a sinistra, poi Lobotka su respinta di Pinamonti a un niente dal gol con pallone che sfiora il palo. Molto bene Hysaj ed è una buona notizia per Gattuso. Tre di recupero per il breack del 25esimo. Alleluja, al minuto 46 arriva il gol. Azione di grande intelligenza degli azzurri, ultimo passaggio per Ciro Mertens che se ha un metro di spazio è un fulmine di guerra. Tiro di grande precisione e stavolta Perin deve girarsi per raccogliere il pallone alle sue spalle. Il belga sempre più goleador in azzurro. Il racconto del primo tempo è semplice. Se si glissa su un paio di leggerezze difensive del Napoli, si è vista una partita simile a quella degli oratori dei gesuiti, tra due squadre divise da un abisso in fatto di tecnica, perciò giocate ‘a una porta’. Nel caso di Marassi quella difesa molto bene da Perin. Si riparte. Curiosità per le scelte dei tecnici nel mettere in campo energie fresche. Per esempio, perché non risparmiare a Insigne i prossini 45 minuti considerato il suo dispendio di forze partita dopo partita, le forze da preservare per il big match con il Milan? Il via è del Napoli, preceduto dai sorrisi di Gattuso Insigne e Mertens. Al primo minuto la prima conclusione è di Politano. Gli scambi velocissimi negli spazi brevi Insige-Mertens sono uno spettacolo nello spettacolo. Pinamonti al terzo, palla alle stelle. Angolo Genoa, colpo di testa di Goldaniga, privo di marcature sul cross di Schone e incredibilmente 1 a 1. Difesa azzurra in letargo. Khoubaly, dove sei? Buco al centro clamoroso. Il Genoa è rinfrancato dalla conquista del pareggio e c’è qualche errore di troppo degli azzurri in calo di tensione, mentre i rossoblu sembrano gasati. Più Genoa, ecco le imprevedibilità del calcio. Tiro potente di Sanabria a lato, ma che partita è? Gattuso deve fare qualcosa. Un sinistro di Politano non fa male. Un suo cross da sinistra a un centimetro dalla traversa. Nessun cambio finora, ma Pandev sembra accelerare il riscaldamento. Riprende la marcia in avanti degli azzurri. Ci prova Elmas al 13esimo, tiro debole perché contrato. Finita la pausa degli azzurri? Bella conclusione di Hysaj al minuto 62, purtroppo a lato. Entrano Milik e Lozano, escono Mertens e Politano, esce Berhami per Lerager. Angolo Napoli al 65esimo, Insigne lo batte, respinge il Genoa. Al minuto 65 lancio magico di Fabian di quaranta metri, scatto bruciante di Lozano, che appena entrato va in gol, 2 a 1. Insigne favoloso: recupera palloni preziosi a centro campo, sulla sua fascia e non solo. Falque e Pandev tra non molto in campo per un Genoa d’attacco. Gran tiro di Mario Rui, bella risposta di Perin e angolo Napoli. Escono Cassata e Sanabria per Falque e Pandev. Brutto fallo su Elmas al 70esimo, dalla posizione preferita di Insigne. Destro, pallone che non si abbassa, fuori. Gran giocata di Pandev, slalom che s’infrange sulla difesa azzurra. Buona transizione degli azzurri al minuto 76 angolo battuto da Insigne che finisce tra le mani di Perin. Alza il baricentro il Genoa che rimane a lungo in attacco. Tien palla il Napoli e non affonda n percussioni. Gran secondo tempo di Fabian. In avanti i rossoblu, con determinazione. Impediscono al Napoli di ripartire. Tutto gli azzurri nella propria metà campo. Quando mancano 9 minuti Zielinski per Elmas e Younes per Insigne. Occasione per Lozano, che in contropiede tiene palla invece di dialogare con Milik solo alla sua sinistra. Cincischiano gli azzurri, poi sono in avanti con molta calma. Molto generoso il Genoa nel tentativo di pareggiare. Ultimo cambio di Gattuso. Allan per Fabian. In fuori gioco, Pandev a tu per tu con Meret e ha la meglio il portiere. Non è un finale di partita ad altissimo livello spettacolare, ma combattuto pallone dopo pallone. 4 di recupero. Pandev da sinistra, ma tra le braccia di Meret. Insiste il Genoa. Due e mezzo alla fine. Uno e venti. Grande opportunità per Milik che sbaglia l’assist vincente. Venti secondi… fischia Mariani, settima vittoria di Gattuso su otto giocate, missione compiuta. Ora il pensiero corre a Napoli-Milan di domenica prossima. Potrebbe regalare agli azzurri prestigio e classifica.
Luciano Scateni