Scorpacciata azzurra: 5 a 2 alla Lazio Napoli fuori dal coro delle associate per un giorno alla libido da grandeur dei promotori dell’élite miliardaria racchiusa nel cerchio d’oro della Super Lega. Progetto abortito, con disdoro per il presupponente Agnelli e il socio madrileno. Il rampante presidente della Juve, rampollo della stirpe Fiat, figuraccia a parte, deve rispondere del tuffo all’ingiù delle azioni bianconere e delle rivendicazioni (oltre un miliardo e mezzo di euro) che le società della serie A denunciano di aver perso per il fallimento di una trattativa che avrebbe portato fondi di pari entità alle squadre di serie A. L’ostacolo di stasera, nello scenario del Maradona Stadio, ex San Paolo, è di quelli che non consentono il tremare dei polsi che accompagna le imprese più ardue. Ovvero, di qui alla fine del torneo, se il Napoli vuole centrare l’obiettivo di far parte del quartetto di elette che disputeranno la prossima edizione della Champions League, a Gattuso (prima dell’addio) e agli azzurri non è concesso di sbagliare nulla. La Lazio non è meno determinata a far sua la partita. Sfida nella sfida: incrociano il fioretto sull’erba del Maradona buoni amici d’antica data e di comune appartenenza alla generosa terra di Partenope, i signori calciatori Insigne e Immobile (15 e 16 gol, finora). Agli azzurri mancherà la certificata esperienza di Ospina e l’alacre operosità di Demme sostituito da Bakaioko, co-protagonista con Osimhen di acquisti eclatanti, che non hanno corrisposto alle aspettative suggerite dal valore delle rispettive quotazioni di ‘mercato’. La controprova: Bakaioko è in campo solo perché Demme è stato squalificato e Gattuso ha rinunciato a Osimhen punta dell’attacco per le prove opache fornite finora. Lozano a partita in corso? Non so dire perché, ma sarebbe interessante vedere la resa di Petagna, centravanti vero, nei 90 minuti. Inzaghi assente, la regia dei laziali è del vice Farris, che recupera Luis Alberto, regista offensivo fondamentale per il gioco di squadra e conta sulla recuperata fertilità di Immobile, di nuovo goleador. Solo due punti dividono Napoli e Lazio, ma la squadra di Lotito deve recuperare il match con il Torino. È l’ultima volta di un turno infrasettimanale. Partita ad altissima tensione, ma anche bella e spettacolare? Lo auguriamo agli spettatori di Sky sport (per spareggi determinanti come questo è però giusto dubitarne). Oh, chi si rivede…il simpatico Reina, leader di spogliatoio e saracinesca della difesa azzurra qualche anno fa. Difende la rete laziale. Napoli in silenzio stampa: non sarebbe il caso di ridargli voce? A proposito, questo è l’ultimo impegno degli azzurri contro le big del campionato, poi tutte avversarie di livello tecnico inferiore, bel vantaggio sulle concorrenti. Arbitra il brindisino Di Bello, pronti…via. Lazio in giallo per non confondersi con le maglie a strisce bianco-azzurre del Napoli, omaggio alla memoria di Maradona. Inizio alle 20 e 4 minuti. Belli i lanci lunghi di Koulibaly, belli e precisi, alla Bonucci. trovano sempre liberi i terzini o le ali sulle fasce. Inizio con personalità degli azzurri e primo angolo in loro favore al terzo, ribattuto dalla difesa. Var per giudicare la spinta su Lazzari di Hysaj (giudizio negativo), poi fallo netto di Milinkovic su Manolas, in area e rigore. Insigne non si smentisce. Esecuzione perfetta, uno a zero all’ottavo. Sedicesimo gol del capitano. Buona la partenza, morale alto degli azzurri. Grande azione del Napoli al minuto dodici, Mertens aggancia con una magia un pallone lanciato dalla difesa e serve Politano. Irresistibile la sua conversione al centro, specialità conclamata, gran botta di sinistro. Nono gol e niente da fare per Reina. Due a zero. Accipicchia, che avvio! Reazione senza sprint dei laziali, ma al diciannovesimo il palo salva Meret su una conclusione degli attaccanti in giallo. Paura! Da questo episodio è quasi più Lazio, ma il Napoli riparte con autorevolezza, nonostante la pressione in aumento degli uomini di Inzaghi. Serve molta concentrazione agli azzurri perché la squadra di Inzaghi attacca con manovre molto efficaci, la partita è lunga e l’avversaria è tutt’altro che rassegnata. Brutto fallo su Fabian: ginocchiata dolorosa. Punizione. Lo spagnolo per fortuna riprende normalmente a correre. Allenta la pressione il Napoli. Le azioni degli azzurri risentono forse dell’assenza al centro dell’attacco di un giocatore di stazza che possa ottimizzare i cross di Insigne, Politano, Zielinski. Meno di un quarto d’ora al riposo. Tiene palla il Napoli e Di Lorenzo ha una buona occasione per andare in gol. Rimedia Reina. Ben registrata la difesa azzurra tranne nello stretto della propria area di rigore dove si verifica qualche incertezza. Mertens denuncia strane, inconsuete imprecisioni. Dieci al 45esimo. Hysaj in veloce e prolungata percussione guadagna un corner. Poi lo ottiene la Lazio. Di Lorenzo zoppica per un pestone, ma resta in campo. Di Bello fischia poco. Tre di recupero. Immobile colpisce Koulibaly ed è la conseguenza della permissività dell’arbitro. Altro recupero, altra perdita di tempo per una serie continua di falli di tutte e due le squadre. Spogliatoi e tesoretto da custodire con la massima attenzione. Finora migliore in campo Politano, molto bene Di Lorenzo, Fabian e come sempre Koulibaly, sotto tono Mertens. Le dinamiche di questo match lascerebbero intendere che si addicono alle volate del possente Osimhen. Vedremo. Si riparte. Immobile, vittima di un infortunio a fine primo tempo rimane in campo. La vittoria degli azzurri porterebbe a cinque i punti di vantaggio sulla Lazio e si accorcerebbero le distanze dall’Atalanta, che ha pareggiato con la Roma. Parte in attacco la squadra laziale. Zielinski al termine di un’azione perfetta degli azzurri va in gol, ma in fuori gioco. Immobile fa strage di Manolas, che urla di dolore per un micidiale calcio alla tibia. Si rialza il centrale del Napoli, è claudicante. Nessun cambio per il momento. Gol capolavoro di Insigne al minuto 53. Dopo aver lanciato Hysaj che restituisce il passaggio e consente al capitano di trovare un tiro magico. 3 a 0, gol numero 17 per il capitano e speriamo che il 17 non sia un traguardo iellato. È proprio un bel Napoli, niente da dire, finora. Nella Lazio entra Cataldi per Leiva. Non brilla Bakaioko e non è una novità. Mezz’ora al 90esimo. Mertens si vede poco, ma è anche servito poco. Il Belga, doti di goleador raffinato, potente, d’interno piede colpisce dalla distanza e trova il 4 a 0: grande assist di Zielinski. Fantastico ‘Ciro, alla prima opportunità risponde da par suo. Al minuto 70 Immobile conferma le doti di grande attaccante e lasciato libero dalla difesa azzurra trova il 4 a 1. Anche per lui gol numerno17. Osimhen, Lozano per Mertens e Politano, Rrhamani per Manolas. Attenzione: Milinkovic da posizione favorevole dimezza lo svantaggio della Lazio al minuto74 su punizione, con qualche responsabilità di Meret, perchè il tiro, benché all’incrocio dei pali non è certo una cannonata. 4 a 2. Dodici al 90esimo. Il 5 a 2, arriva al minuto 80. Ruiz, Lozano, cross per Osimhen, due passi e tiro imparabile. 5 a 2, sesto gol del nigeriano. Alleluia. Esce Immobile, stremato, entra Elmas. Ora il Napoli si concede anche minuti di bel gioco e di giro palla elegante, da grande squadra. Peccato per le gradinate deserte! Lobotka per Bakaioko, giusto dargli qualche minuto di gioco. Elmas da Lozano, pallone da mettere alle spalle di Reina, conclusione molto debole e centrale. Tre di recupero. 60 secondi e angolo per la Lazio, Meret respinge. Fine delle ostilità e convincente prova degli azzurri. In pagella un voto alto anche per Gattuso.
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