Ripartenza sprint. Napoli 4, Cagliari 1
Se piove come si dice a Napoli ‘a zeffunno’, tipo bomba d’acqua e tira il vento, specialmente se un possente libeccio, una tegola che cade ne tira un’altra giù. Dal tetto che protegge l’incolumità del calcio napoletano di tegole, di recente ne sono piombate a iosa. Infortuni a ripetizione (Koulibaly, Insigne, Fabian, Mario Rui, Lozano, Manolas, Mertens, Ghoulam..) e le squalifiche hanno fatto il resto (Koulibaly, Bakayoko, Mario Rui, Insigne…). Le ultime tegole sono di diverso peso e pericolosità: il brutto male di Gattuso, che lo ha menomato, le sentenze a senso unico (pro Juventus) che hanno scippato un punto in classifica al Napoli, con l’aggravante della vittoria regalata ai bianconeri (3 a 0 ‘a tavolino’). Nel frattempo l’infortunio subìto in nazionale da Osimhen, più grave del previsto e ora, per non aver fatto gli scongiuri, anche la cavolata dal nigeriano. Come un qualunque ‘Pierino la peste’, si è andato a cercare il contagio da Covid, l’abbraccio entusiastico di ragazze e fan al maschile che lo hanno circondato da presso, e toccato come si fa con le statue dei santi. Tutto qui, che è già tanto? Purtroppo no. L’improvvisa caduta di rendimento di Fabian Ruiz, valutato a dimensione europea come re del centrocampo, potrebbe nascondere un deficit fisiologico, temporaneo, ma, e sarebbe il lato preoccupante del problema, anche un atteggiamento simile alla trasformazione negativa di Allan, finito in panchina, quasi certamente per convincere la società a concedere il placet per la sua cessione, poi avvenuta. Fabian è oggetto di viva attenzione per un paio di big della Liga spagnola e chissà che non sia affetto da nostalgia per la terra natia.
In uscita da un passato prossimo con il segno meno, meno, il Napoli ha di fronte una pericolosa curva in salita: se l’affronta con la guida sportiva, da pilota di classe, può chiudere i suoi recenti passi falsi e la trasferta sarda è l’opportunità più appropriata per farlo.
Sardi a trazione anteriore contro i partenopei?
La squadra di Gattuso si propone senza Osimhen e Mertens. L’attaccante nigeriano è diventato un caso dopo la positività al Covid e le immagini della festa senza distanziamento né mascherine. La punizione è inevitabile: 200mila euro di multa. Il belga ha bisogno ancora di un po’ di tempo per rientrare. Comunque è vietato sottovalutare il Cagliari guidato da un signor allenatore qual è Di Francesco, pur se privo di elementi di spicco: degli ex partenopei Ounas e Rog, di Godin per problemi muscolari, di Klavan contagiato da Covid, ma soprattutto di Nainggolan, in attesa che sia depositato il suo contratto. Per la trasferta in Sardegna, Gattuso ha aggregato il capitano dell’under 17 Antonio Cioffi, campano di Maddaloni, ritenuto un vero talento, a suo tempo protagonista dello scambio in corso con il Cagliari per Barella al Napoli, poi sfumato.
La partita è diretta da Gianluca Manganiello, si gioca al Sardegna Arena, ancora con l’audio delle voci di allenatori e giocatori che si rincorrono in assenza del sonoro di curve e tribune prive del tifo. La classifica: Napoli quinto con 25 punti e la partita con la Juve da recuperare. Cagliari 14 punti. Pronti…via, ma in ritardo per consentire a Joao Pedro di cambiare le scarpette. Piove. Subito Zielinski con un gran tiro, risponde bene Cragno. Primo angolo degli azzurri al terzo minuto, ribattuto dalla difesa. Ruiz svirgola, poi corner per i sardi, al sesto. Ibrahimovic a parte i calci dalla bandierina non producono granché. Qualche errore di troppo dei difensori azzurri, attenzione. In avanti il Napoli e secondo angolo su iniziativa di un Zielinski, iper attivo. Vedremo mai un gol su corner? Bella conclusione di Fabian al dodicesimo, buona la risposta di Cragno. Terzo corner per gli azzurri e Insigne sfiora il palo con una conclusione al volo. Angolo Cagliari, solito esito, cioè il nulla. Napoli offensivo, Cagliari contropiedista. È la scelta di tutte le avversarie tecnicamente inferiori, che il Napoli affronta con possesso palla e presenza permanente nella metà campo avversaria, ma con difficoltà a concretizzare. Sardi pericolosi al ventesimo con Joao Pedro, che indirizza di testa oltre la traversa a un niente dalla porta difesa da Ospina. Provano e riprovano gli azzurri, muovono il pallone con velocità, ma la diga del Cagliari finora tiene. Altra conclusione di Insigne su cross ravvicinato di Petagna, conclusione alta. Mezzo tempo se n’è andato. La partita si sblocca al minuto 25 ed è tutto merito del formidabile polacco, in forma strepitosa. Assist di Petagna e Zielinski fulmina Cragno con un gran gol. Lozano dopo tre minuti, quasi gol. Dominio assoluto degli azzurri. Fabian, servito da Petagna, gran tiro, ma alle stelle. Lozano prende un brutto colpo da Lykogiannis, giustamente ammonito. Il messicano è vittima abituale di interventi brutali e andrebbe tutelato di più dagli arbitri. S’infortuna anche Maxsimovic, che zoppica, ma niente di grave. La bella notizia è che Gattuso ha tolto la benda dall’occhio sinistro. Simeone al minuto 36 intercetta un rischioso passaggio laterale di Manolas per Maxsimovic e per poco il Napoli non paga il grossolano errore. Ancora un corner, conquistato da Lozano al 37esimo. Batti e ribatti nell’area del Cagliari, c’è sempre un piede, la gamba dei difensori a impedire il due a zero. Meno tre al riposo. Il Napoli lo chiude con un gol di vantaggio, ma per la mole di gioco d’attacco svolto avrebbe meritato molto di più.
Second time. Balorda l’idea di Elmas in campo? Contro la difesa distruttiva del Cagliari i suoi guizzi, l’intraprendenza nell’uno contro uno, sarebbe forse una delle chiavi per scardinare il bunker dei sardi. La mira di Mario Rui ha bisogno di revisione, i suoi tentativi non centrano mai lo specchio della porta. Sembra più tonico i Cagliari, ma sempre con il tasso tecnico non eccelso che lo confina nella parte inferiore della classifica. Minuto 57 punizione per gli azzurri, Insigne lontano dal palo, ma tentativo velleitario dai 30 metri. Nel Cagliari il giovane Tramoni sostituisce Pereiro. Al 60, caos in area di rigore del Napoli e Joao Pedro nel bel mezzo della confusione segna il pari dell’uno a uno.
Neanche due minuti di orologio e l’immenso Zielinski con un fantastico gioco di gambe e di finezze stilistiche raccoglie un cross di Di Lorenzo e bissa il bel gol del primo tempo. Napoli 2, Cagliari 1. L’ennesimo fallo sul guizzante Lozano costa la seconda ammonizione a Lykogiannis e l’espulsione. Cagliari in dieci. Angolo per i sardi al 667esimo, nessun problema per la difesa azzurra. Tripaldelli per Sottil, Cagliari ancora più difensivo. Corner per gli azzurri al 70esimo e scommessa? Niente di fatto.
Terzo gol in attesa, per la tranquillità di Gattuso e il Napoli ci prova. Due volte Lozano, senza esito, ma la terza, nel pieno di una gran confusione nell’area dei sardi gi consente di infilare la porta di Cragno ed è finalmente 3 a 1, al minuto 75. Dopo due minuti Politano ed Elmas per Petagna e Zielinski. L’assalto degli azzurri continua, undici al novantesimo, rotto per rotto Di Francesco manda in campo i rincalzi. All’85esimo fallo di mano in area di Caligara, appena entrato con Pavoletti. Ammonizione e rigore. Insigne sul dischetto, 4 a 1 del capitano, protagonista di un’altra gara perfetta. Qualche minuto anche per Lobotka e Ghoulam. Passeggiata in azzurro? Quasi, Troppa differenza, Napoli quarto in classifica. Scavalca il Sassuolo e conta di fare altri passi in su, vincendo a Torino nel recupero del match non disputato con la Juve. All ok.
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