SCATENI. Polonia-Italia 0 a 0. Zero gol, poco spettacolo


Articolo pubblicato il: 11/10/2020 23:06:22

Polonia-Italia 0 a 0. Zero gol, poco spettacolo
 
Game over per Mancini e i suoi ‘prodi’. Fine degli scherzi calcistici, delle facilissime amichevoli, che hanno fatto esultare il ct e la tifoseria di bocca buona, quella del “bravi bis” agli azzurri, quando si propongono come super goleador, per intenderci con il 6 a 0 rifilato ai poveri moldavi. Si fa sul serio e non a caso in casa Brzeczek, tecnico della Polonia, il quale in piena serietà ammonisce lo staff italiano perché non sottovaluti il potenziale della sua squadra guidata dal mitico Lewandowski nella posizione offensiva per eccellenza di centravanti, ovvero dal più prolifico attaccante europeo. Non è della partita, almeno al via, il napoletano Milik in cerca di ingaggio oltre il Vesuvio. Assente anche Insigne, uno dei giocatori di prestigio di questa nazionale. È alle prese con l’infortunio muscolare che spera di mettere alle spalle per la difficile sfida all’Atalanta di domenica prossima. A Danzica, forse per ottimismo eccessivo sulla capacità di avere la meglio sul Covid, la Polonia concede di accedere allo stadio a novemila spettatori (molte famiglie con bambini), nonostante il numero di positivi del Paese sia pari ai contagiati italiani. Le immagini del pre partita si fermano su bandiere e tifosi dell’Italia. Pochi ma buoni.
 
In azzurro la certezza di Bonucci, il ‘cattivo’ diffidato. Se stasera fa il bravo, sarà in campo anche mercoledì a Bergamo contro l’Olanda, altrimenti toccherà a Ogbonna e Acerbi. Con  Chiesa e Immobile in avanti (o Belotti-Caputo) il dubbio di Mancini  è: Kean o Pellegrini? Il centrocampo si propone con la garanzia del trio Jorginho-Verratti-Barella. Chi si rivede, c’è Boniek in tribuna, ora esponente della federazione polacca.
 
La spuntano al via Belotti e Pellegrini su Immobile e Kean. La formazione si completa con il super Donnarumma in porta, Florenzi-Spinazzola terzini di destra e sinistra. Sorpresa, in azzurro non ci sono Chiellini e Spinozzola, al loro posto Acerbi ed Emerson.  Al suggestivo Arena stadio di Danzica, per la Uefa Nations League, arbitra lo spagnolo Sanchez, pronti… via. Al sesto primo corner per l’Italia, merito di Chiesa.
 
Punta sulla velocità la squadra di Mancini, considerata la stazza fisica ma anche la lentezza dei difensori polacchi. Molto aggressive le due formazioni e prima occasione degli azzurri al decimo. Scambio Verratti-Pellegrini, irrompe Chiesa, cConclusione di poco alta sulla traversa di Fabianski. Bonucci sventa il pericolo di una incursione di Lewandowski al  13esimo. Preme con veemenza l’Italia e la Polonia non riesce a ripartire. Possesso palla e inerzia della partita sono della nostra nazionale, ma . pericoloso contropiede dei polacchi e Emerson compie il  miracolo di impedire una ghiotta conclusione di Lewandowski. Brividi sulla panchina azzurra.  La squadra di casa è da temere per i suoi fulminei capovolgimenti di fronte. Accumula calci d’angolo l’Italia, ma senza esito. Niente male Emerson, libero di provare efficaci percussioni sulla fascia destra, alla Insigne. 25 minuti dice il  cronometro,  decisa superiorità tecnica degli  azzurri, ma, come diceva Boskov, vince chi fa gol. Ci prova Chiesa, molto intraprendente, nuova conclusione oltre la traversa. Ancora angolo per l’Italia al 31esimo, azione prolungata, nessun esito. Brzeczek, tecnico della Polonia, non pone rimedio alla superiorità di Chiesa sull’avversario diretto, buon per noi. Fino  a questo punto si direbbe che l’allenatore dei nostri avversari abbia francamente esagerato nel puntare sulla vittoria della sua nazionale. Cinque  minuti al riposo, non si schioda lo zero a zero. Tutti negli spogliatoi, ma rimane in campo per il riscaldamento muscolare Ciro Immobile, mister concretezza.
 
Second Time e nella pagella del primo tempo su tutti c’è un irreprensibile Pellegrini, onnipresente e protagonista delle migliori azioni d’insieme degli azzurri. Pronti e di nuovo…via. Per il momento rimane in campo Belotti. Si riparte con nuovi corner per gli azzurri dal terzo della ripresa. Due nel giro di un minuto e mezzo. Li batte sempre Pellegrini. Punizione per l’Italia da buona posizione per fallo su di lui  al quinto. Respinge la barriera, terzo corner e subito il quarto, ma questa parziale superiorità non si accompagna a concretezza. Angolo anche per la Polonia, su respinta di Donnarumma. Angolo bis per un rinvio sbagliato della nostra difesa. In riscaldamento a bordo campo Spinazzola, Caputo, Immobile. Pressing asfissiante degli azzurri, lo ha certamente imposto Mancini, ed è segnale il  di una buona condizione fisica dell’Italia. Al minuto 22 angolo per i polacchi, ma ripartono gli azzurri. Cross di Chiesa per l’accorrente Emerson che colpisce di testa, pallone a lato. Via venti i minuti del secondo tempo. Primo cambio di Mancini al 70esimo,   Kean per Chiesa.  Milik sostituisce Klich tra i polacchi. Si prepara a entrare Locatelli per Barella al minuto 79. Ammonito Belotti, che era diffidato. Non ci sarà contro l’Olanda. Finora sterile il possesso palla degli azzurri e l’invocata concretezza continua a mancare. Minuto 80, esce Lewandowski e chi l’avrebbe mai detto, fuori Belotti e Pellegrini, dentro Berardi e Caputo. E Immobile? Boh? Sette alla fine e c’è aria di pareggio. Mancini chiede di spostare in avanti il baricentro  dell’Italia. Assalto al  forte polacco, nuovo angolo, ancora niente di fatto. Contropiede velocissimo dei polacchi e quasi gol  sventato per miracolo. Pallone sull’esterno della rete difesa da Donnarumma. 90 esimo, dunque recupero. Tre minuti..., 90 secondi al fischio finale, 30. Fischia Sanchez, 0 a 0. Che dire, dimenticato in fretta il sei a zero con la Moldavia, l’impatto con un squadra solida, qual è la Polonia, ha confermato le difficoltà di andare in gol degli azzurri. Mancini se la cava imputando il risultato positivo a metà con il fondo imperfetto del terreno di gioco. Chi si accontenta… Al sesto primo corner per l?italia, merito di Chiesa.