Pari e patta, 3 a 3 a suon di rigori tra Sassuolo e Napoli
Come amanti, in dissenso perennemente alternato a passione viscerale, Aurelio De Laurentiis e Rino Gattuso alternano odio o perlomeno ostilità, ad amore o perlomeno a convivenza pacifica. Il Napoli perde? Allenatore prossimo al benservito. Gli azzurri conquistano i tre punti in palio, anche se con la modestia dei cugini beneventani? Idillio e ‘volemose bene’, chi ha mai pensato di divorziare? Ecco il clima emotivo che precede questo Sassuolo-Napoli a doppio binario: su uno si aggancia il locomotore che porta diritto alla Champions, sull’altro la motrice di un treno merci. Tentare la pirateria in quel di Reggio Emilia, nel Mapei Stadium, che ospita il Sassuolo non è impresa agevole. De Zerbi ha costruito un team coriaceo, ben strutturato, dotato di un copione che recita a memoria. Il Napoli del passionale Ringhio da qualche tempo ha perso la tramontana. Peggio, subisce la iattura seriale di infortuni e positività al maledetto Covid-19. Di là dagli eventi che hanno sottratto al tecnico calabrese giocatori fondamentali dei vari reparti, i critici più severi gli imputano di non aver vestito la squadra della personalità che fa la differenza, perché immette nella corsia privilegiata che si conclude con il traguardo tricolore. Per gli azzurri c’è anche da mettere fine alla serie negativa di sei sconfitte nelle partite in trasferta: l’ultimo successo esterno risale a gennaio, conquistato a Udine. A complicare le vicende degli azzurri è intervenuto anche l’ingiustificato nervosismo di Koulibaly, espulso per somma di ammonizioni durante la partita Napoli-Benevento. Assenti perché in via di guarigione, Osimhen, Lozano, Petagna, Mertens deve operare ancora una volta da centravanti e certo non come torre in grado di colpire di testa i cross di Insigne, Ghoulam, Di Lorenzo. De Zerbi non può contare sugli infortunati Romagna, Boa, Bourabia, Chiriches, ma è avvantaggiato dai dieci giorni di sosta per la mancata di Torino a causa il Covid. Magnanelli dovrebbe partire dalla panchina. Il via alla 25esima giornata di campionato lo dà il romano Valerio Marini, al Var Mazzoleni. Qualcuno può svelare il mistero di Mertens, che entrando sul terreno di gioco s’innaffia la testa anche se fa un freddo cane? Alla presenza di De Laurentiis, pronti…via. Ex del match è Politano. L’‘ordine’ di Gattuso a Meret prescrive di evitare i rilanci lunghi, ma crea qualche problema, anche perché il giovane portiere del Napoli non ha proprio piedi buoni e il Sassuolo tiene altissimo il pressing. Il possesso palla nei primi minuti è degli emiliani, secondo copione. Primo angolo per gli azzurri all’ottavo e prima azione in attacco. Nessuna conseguenza per il Sassuolo. Il Napoli aspetta gli avversari nella propria metà campo. Angolo per gli emiliani al decimo, la difesa respinge, ma dopo un minuto nuovo corner e ancora nessun esito. Gira bene palla il Sassuolo. Sarà solo un’impressione, ma sembra proprio che il riposo di una giornata abbia consentito agli emiliani di incamerare energie. Al quarto d’ora, Berardi va in contropiede fulmineo, la difesa napoletana si rifugia in angolo. Quasi solo neroverdi finora e Napoli attendista. Troppo. Quarto angolo del Sassuolo, in vista del ventesimo. Insigne rientra dalla sinistra e colpisce bene. Tiro spedito in corner, poi dalla sua posizione ed è il minuto 22, trova la porta e con una magia manda alle spalle di Consigli. Uno a zero, ma il Var sentenzia il fuori gioco e si resta sullo zero a zero. Un vero peccato e fantastica prodezza negata. Mezz’ora se n’è andata e oltre al gol d Insigne nessun pericolo per i due portieri. Politano commette fallo su Berardi in fase difensiva. Batte la punizione lo stesso giocatore e il pallone s’infila sotto la traversa alle spalle di Meret, per una lieve deviazione di Maxsimovic. 1 a 0 Sassuolo. Solita storia, i centrali del Napoli non sono proprio imbattibili. Reagiscono gli azzurri e un fantastico Zielinski, in forma strepitosa. Riceve da Demme un assist in area di rigore e trova la fucilata vincente. 1 a 1 al minuto 38, risposta immediata degli azzurri. Insiste il Napoli sull’abbrivio del pareggio raggiunto in un amen. Bene così. È un Napoli rigenerato dal gol del polacco, ma arriva inaspettato il patatrac. Hysaj commette un fallo di fatale distrazione su Caputo, in area di rigore, e Berardi dal dischetto non perdona. 2 a 1, replica del deficit difensivo degli azzurri. Le assenze contemporanee di Koulibaly e Manolas hanno un costo proibitivo per Gattuso. Mertens in tutto il primo tempo avrò toccato due o tre palloni. Bel problema.
Second time, il Napoli prova ad aggredire. Un paio di tentativi s’infrangono sul muro difensivo degli emiliani, che non ci pensano proprio ad assumere atteggiamenti da catenaccio e anzi mantengono propria l’inerzia della partita. Defrel impegna Meret con una difficile parata al 49esimo. A tratti sembra che la squadra di De Zerbi giochi con gli azzurri come il gatto con il topo, senza far toccare palla agli avversari. Grande padronanza di gioco. Angolo conquistato da Di Lorenzo e Maxsimovic, su cross di Politano, manda di poco alto sulla traversa al minuto 57. [S1] Riscaldamento a bordo campo per Elmas. Gattuso non ha molte scelte, la panchina è molto corta. Berardi si procura un corner al minuto 60, senza conseguenze per gli azzurri, ma il gioco rimane in possesso dei neroverdi, che in contropiede sono sempre molto pericolosi. Gli azzurri collezionano corner ma senza concretizzare. Elmas per Mertens e allora, chi dovrebbe segnare il gol del pareggio? Berardi, tiro formidabile a giro, pallone quasi all’incrocio dei pali e secondo palo, di Caputo, al minuto 71, Sassuolo sfortunatissimo e Napoli a un niente dall’uno a tre. Grandioso Insigne al minuto 72, s’invola sulla sinistra, cross perfetto per Di Lorenzo ed è parità. 2 a 2. In campo Bakayoko e Ghoulam. Miracolo Consigli al 76esimo: salva un gol sicuro su incursione di Fabian. De Zerbi manda in campo Toljan e Traoré, fuori Defrel. 12 al 90esimo. Che partita Insigne, 90 minuti di grandissima intensità! Esce Zielinski, entrano Manolas e Lobotka. Tre cambi del Sassuolo e si perde un’infinità di tempo. Al minuto 89 Di Lorenzo si fa sgambettare in area di rigore e guadagna il tiro dal dischetto degli undici metri. Batte Insigne, è suo il merito del 3 a 2 che gli azzurri acciuffano a tempo regolamentare scaduto. Tre di recupero, bisogna stringere i denti. Poco più di sessanta secondi da giocare e succede l’incredibile. Manolas, a tempo completamente scaduto, abbatte un avversario in area di rigore, ma in posizione decentrata rispetto alla porta, assolutamente non rischiosa per Meret. Fallo inutile, da rigore. Dal dischetto Caputo trova il 3 a 3. Risultato giusto? Quasi. Con obiettività: per quello che ha messo in mostra, il Sassuolo nei novanta minuti avrebbe forse avrebbe meritato i tre punti.
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