La situazione: il rigore inesistente regalato da La Penna a Pioli e il conseguente, immeritatissimo pareggio del Milan al San Paolo, costano a un incavolatissimo Gattuso i due punti in più e il quinto posto in classifica al pari della Roma. Di qui ai primi di agosto agli azzurri si propone un calendario facile-difficile e in successione le partite con Bologna, Udinese, Parma, Sassuolo (!), Inter (!), Lazio (!). Alla Roma si opporranno Verona, Inter (!) Spal, Fiorentina, Torino, Juventus (!). Difficile prevedere a chi andrà meglio, facile pronosticare che gli azzurri non si possono consentire di anticipare comportamenti da vacanza estiva. A cominciare da questa sera contro l’agguerrito Bologna di Sinisa Mihajlovic che non ha nessuna intenzione di affrontare Gattuso ‘amichevolmente’. La posizione in classifica dei felsinei impone di evitare battute d’arresto per non di finire tra le pericolanti che rischiano la retrocessione. Il match delle 19 e 30 nel Dall’Ara con spettatori virtuali sulle gradinate, per effetto di un surrogato tecnologico, lo arbitra il forlivese Piccinini e l’augurio è che se un difensore del Napoli fosse colpito ‘di proposito’ per ottenere un rigore, dimentichi l’assurdo di un regolamento da rivedere. Particolarmente interessante il duello tra due tecnici dal forte temperamento e accreditati trascinatori, uomini stimati e rispettati dai giocatori. Mihajlovic alla vigilia: “Se fai un lavoro senza passione non lo puoi fare bene, tutti e due abbiamo giocato con passione, si è visto in campo, e stiamo allenando con passione". Si può scommettere, Gattuso condivide parola per parola. Giornata del campionato numero 33 in pieno stress psicofisico dei giocatori costretti dal lockdown di tre mesi al tour de force di intervalli minimi tra una partita e la successiva. La formazione felsinea ha i due volti della prestigiosa vittoria esterna a Milano con l’Inter e la sconfitta casalinga con il Sassuolo (squadra in gran forma). Faticatissimo il pari in rimonta con il Parma, agguantato in extremis. Il Napoli, che avrebbe strameritato la vittoria con il Milan deve provare rimorso per non aver ottimizzato le numerose occasioni da gol e per essere perseguitato dalla sfortuna (numero impressionante di pali e traverse colpite). Il rischio di deconcentrazione è conseguenza del traguardo già raggiunto dell’Europa League, ottenuto con la vittoria della Coppa Italia. Fuori per infortuni Bani nel Bologna al suo posto o Denswil o Tomiyasu. Al centro del campo è stato recuperato Poli che potrebbe affiancare Dominguez e Medel. In attacco niente Orsolini per scelta tecnica, possibile l’impiego di Barrow e Sansone dietro a Palacio. Prima serata, in obbedienze alle leggi degli ascolti televisivi che portano ascolto e abbonamenti ai detentori dei diritti delle dirette e di nuovo il Napoli alle 19 e 30, orario né pomeridiano, né serale, ulteriore esigenza di adattamento ai ritmi dell’inedito mini torneo di luglio. Pronti…via. Clima ideale stasera a Bologna e dopo tanto caldo è una buona notizia. Fascia di capitano sul braccio di Hysaj. Il primo tocco è del Bologna, suo un pressing ossessivo e gli azzurri faticano a costruire. Angolo per il Napoli al sesto e il secondo dopo pochi secondi su cross di Milik. Manolas si fa largo in area e con un colpo di testa potente, porta il punteggio sull’uno a zero. Il difensore greco non è nuovo a imprese come questa e la partita degli azzurri sembrerebbe partire in discesa. Quarta segnatura di Manolas in questo campionato. Doccia gelata per il Bologna, che reagisce. Il Napoli controlla. Non è fluido il gioco degli azzurri. Fallo tattico di Zielinski al 15esimo su Palacio. Troppi passaggi fuori misura del centro campo con Demme in regia. Incredibile cincischiamento difensivo degli azzurri al minuto 18, pericolosissimo. Politano messo giù in pieno contropiede, fallo tattico, Piccinini glissa. Domanda: ce la farà il Bologna a pressare con tanta intensità per 90 minuti? Angolo al 21 esimo del Napoli. Batte Politano, colpisce di nuovo Manolas, ma schizza via il pallone. Corner per il Bologna due minuti dopo, il secondo. Senza marcatura segna Mbaye di testa, ma in fuori gioco, confermato dal Var. Su volata di Politano, cross per Di Lorenzo, alto per tutti. Occasione mancata. Si attenua il pressing dei rossoblu, e il Napoli respira. Lozano al centro dell’area di rigore si gira bene, tira con rapidità, ma non è una conclusione abbastanza potente. Politano al minuto 29. Sembra in buona serata. Dominguez al termine di un’azione ben congegnata, ma pallone abbondantemente a lato. Terzo angolo per il Bologna al minuto 33. Fallo su Meret di Mabayè, che gli frana addosso. Partita equilibrata e il Napoli non è il solito Napoli. Piccinini è molto pigro e non punisce falli evidenti dall’ una e dall’altra parte. Ci provano gli azzurri, ma con imprecisione negli scambi. Davvero troppi i passaggi sbagliati. Napoli non concentrato come vorrebbe Gattuso. Grande sgobbata in danno di Hysaj del giovanissimo danese Olsen che conclude con un tiro sbilenco, fuori di quindici metri. Torna a pressare il Bologna, il Napoli risponde con uno sterile possesso palla nella propria metà campo. Un minuto al 45esimo. Tutti negli spogliatoi e immaginiamo che Gattuso abbia in sevo per gli undici del via una ramanzina per scarso impegno. È pur vero che Meret per 45 minuti ha interpretato il comodo ruolo del disoccupato, ma la storia insegna che con nessun avversario, per quanto inferiore, si può stare tranquilli con un solo gol all’attivo. Il triangolo Politano, Milik, Lozano non gode certamente del lungo rodaggio dei tre pesi leggeri e non può acquisirlo in soli 90 minuti. A centro campo si avverte l’assenza di un grande rifinitore e ufficiale di collegamento qual è Fabian Ruiz. Second time, si riparte ed è ancora grande pressione dei felsinei. Giallo per il giapponese Tomiyasul che stende Politano in fuga. Invitante cross di Hysaj e Milik non ci arriva per un niente. Il Napoli prova a velocizzare gli scambi. Pericolo per Meret al quinto e angolo senza esito. Continua la mancanza di precisone dei passaggi del Napoli. Attacca a tutto spiano la squadra di Mihajlovic e guadagna calci d’angolo. Zielinski e compagni non riescono a ripartire. Il Bologna sembra avere nelle gambe la forza fisica per tenere gli azzurri nella propria metà campo, complimenti. Azione insistita degli azzurri all’undicesimo e angolo conquistato da Lozano. Grandissimo il messicano Lozano al dodicesimo e peccato, il gran tiro da posizione molto angolata non centra la porta. Milik praticamente nullo, ma senza colpa, non riceve palloni giocabili. Gattuso richiama Lozano e manda in campo Callejon. Anche Insigne per Politano. Angolo per il Bologna al minuto 66. E succede quanto temuto: Palacio sfugge alla guardia dei difensori napoletani e segna. Giudica il Var e per la fortuna del Napoli la rete è annullata per fuori gioco, ma il campanello d’allarme ha suonato. Escono Elmas e Milik per Mertens e Fabian Ruiz. Brutto fallo su Fabian al 60esimo, ma riprende. Oltre al gol Manolas è preziosissimo nel tarpare le ali agli attacchi del Bologna. Grande velocità e senso della posizione. Non è una partita da inserire nell’enciclopedia del bel calcio e soprattutto il Napoli non si è più procurato azioni per il raddoppio. Orsolini di sinistro alto sulla traversa al minuto 77. Mihajlovic esaurisce i cinque cambi consentiti e ci sono solo dodici minuti da giocare più over time. Hysaj al minuto 80, alto sulla traversa. Che dire: un gol di vantaggio non garantisce e Barrow in fulmineo contropiede agguanta l’uno a uno. È una dura lezione per la scarsa concretezza del Napoli e la conferma dei limiti di un turn over eccessivo. Allan per Zielinski dice Gattuso a 7 dal 90esimo. Come si dice a Napoli non ci vuole la zingara per capire che se il Bologna non segna ancora è solo perché Palacio, solo in area di rigore azzurra, manda fuori un’occasione d’oro. Otto sostituzioni di Gattuso, da una partita alla successiva sono davvero troppe e il finale del match è tutto rossoblu. Napoli spento, che delusione. Negli ultimi minuti è solo Bologna e Di Lorenzo trova il modo di farsi ammonire. Diffidato salterà la prossima partita. In over time angolo per i felsinei. 3 e mezzo da giocare e il sospetto sull’eccesso di cambi di Gattuso, in vista del mercato non sembrano così azzardati. Palo pieno di Danilo al 93esimo e la sfortuna punisce così i meriti del Bologna.
Luciano Scateni
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