Scateni. "Noia, noia, noia, non ho detto gioia..."


Articolo pubblicato il: 18/11/2024 09:57:21

“Noia, noia, noia, non ho detto gioia...”
Occhi, testa e cuore appena distolti dalle meraviglie dell’ATP Finals, di un ragazzo che a 23 anni già mito e non solo per il popolo del tennis quando l’indice preme dul telecomando e sintonizza la Tv sulla rete Rai numero 1 che detiene l’esclusiva del calcio azzurro. Al via di Italia-Francia si propongono due test interessanti: la cura Spalletti ha davvero restituito all’Italia la nazionale dei bei tempi andati e come corollario, gli azzurri sono così bravi da sconfiggere i transalpini con almeno due gol di scarto, e concludere il girone da primi della classe, per evitare nella fase successiva del torneo di misurarsi con avversarie di lusso quali sono Germania e Portogallo? Che partita. Califano l’avrebbe commentata con il “tutto il resto è noia”, sentenza che non fa una grinza. In totale un paio di tiri in porta di italiani e francesi e la nostra nazionale è riuscita nell’impresa con il segno meno di proporsi con un attacco malato di sterilità e una difesa facilmente perforabile sui cosiddetti calci piazzati. Il “tutto il resto è noia” ha responsabilità parallele, bipartisan. 70 minuti e più della sfida tra cugini, che storicamente non si amano (fischiata la ‘marsigliese) hanno raccontato il monotono e appunto noioso tocchettìo di passaggi laterali o all’indietro nei venti metri del centro campo, il cosiddetto ‘possesso palla’. I curiosi si chiedono se in situazioni simili i due portieri, praticamente disoccupati, sono pagati come i compagni. Dimenticavo, i gol. Dopo 120 secondi dal via, calcio d’angolo di Digne e Rabiot, smarcatissimo trova l’1 a 0.  Il raddoppio si deve a Digne, con una conclusione da trenta metri che s’infila nel ‘sette’ alle spalle di Vicario, erede di Donnarumma. La sola azione offensiva dell’Italia di tutto il primo tempo si conclude con il cross da destra del solito Di Marco e la deviazione alle spalle di Maignan ad opera di Cambiaso: 1 a 2. In the second time la Francia riagguanta il primato del girone: corner e di nuovo testata vincente di Rabiot. Inutile l’affannoso assalto degli azzurri nei minuti fino al 94esimo.