Articolo pubblicato il: 14/12/2020 00:00:29
Niente di scintillante e Napoli 2 a 1 sulla Samp
Chi si rivede! Torna nella sua terra, con la fama di goleador nel pieno della maturità sportiva e oltre, il possibile centravanti del Napoli, uno dei tanti che la società non ha trattenuto nella terra natia. Fabio Quagliarella, esempio di congiunzione tra serietà, correttezza e valore agonistico, è ospite gradito dello stadio Maradona per il primo match degli azzurri nella casa che fu teatro delle imprese inimitabili del ‘pibe de oro. Assieme a Ranieri, nobiluomo che guida la Sampdoria dopo tante esperienze esaltanti in Italia e all’estero, ha reso omaggio lasciando la sua maglia numero dieci, nel luogo dove i tifosi napoletani raccolgono le testimonianze di amore per il geniale asso argentino del calcio. Dopo la qualificazione in Europa League, il Napoli affronta, speriamo con altro piglio, il turno di campionato e Gattuso rinnova la strategia del turn over per mettere sempre in campo energie integre, considerata la frequenza ravvicinata di impegni e le imminenti sfide a Inter e Lazio. In campo, stasera al via, Meret, Manolas, Ghoulam, Demme, Napolitano, e probabili, come al solito, molti cambi nella ripresa. Attesa la conferma della forma strepitosa di Zielinski, che sembra aver cancellato i danni da Covid, grazie all’età e alla sua forte tempra. Da Insigne, si chiede di proseguire nel proficuo lavoro a tutto campo, ma anche di replicare le magie di gol alla Diego. Probabile un turno di riposo per Bakayoko e scongiuri perché la ‘quarantena’ di Osimhen, imposta dall’infortunio alla spalle, sia finalmente in dirittura d’arrivo. In casa Samp a rischio le presenze di Tonelli e Gabbiadini, i due ex azzurri. Ranieri conferma il compatto 4-4-1-1 e candida per una maglia da titolare Gaston Ramirez, in vantaggio su Valerio Verre. Se non dovesse farcela nemmeno il difensore centrale ex Empoli ed ex Napoli, largo a Yoshida. Per il quartetto di centrocampo confermati Candreva, Ekdal, Thorsby e Jankto. In archivio il prezioso, sofferto pari con la Real Sociedad e il primo posto nel proprio girone, gli azzurri non dovrebbero penare più di tanto nel confronto con la Samp, a digiuno di vittorie da un paio di mesi (tre sconfitte, due pareggi). Classifica: Milan, impegnato questa sera a San Siro con il Parma, 26 punti, poi l’Inter che ha sconfitto il Cagliari e il Sassuolo che ieri ha battuto il Benevento, senza merito e il Napoli a 20 punti, ma potenzialmente a quota 24 se battesse la Juventus una volta accolto il ricorso contro lo 0 a 3 punitivo più un punto di penalizzazione in classifica, per la mancata trasferta di Torino. Napoli in maglia a righe bianco-azzurro dell’Argentina di Maradona. Minuto di raccoglimento per Paolo Rossi, arbitra il romano La Penna, più volte designato a dirigere partite del Napoli. Sorpresa, in campo anche Gabbiadini, evidentemente ristabilito. Pronti…via. Primo angolo per gli azzurri al terzo. Lo conquista Fabian, nessun esito. Napoli subito aggressivo e buon giro palla. Quasi un assalto al forte. La Samp stenta a uscire dalla propria metà campo. Zielinski, primo tiro in porta, Consigli para senza difficoltà. Distrazione difensiva di Manolas, angolo per la Samp all’ottavo. Candreva dalla bandierina e salvataggio in extremis con deviazione. Si fa intraprendente la formazione di Ranieri e in un paio di occasioni rischia la difesa azzurra. Secondo corner per i doriani, niente di fatto. Grande conclusione di Zielinski al minuto 12 e conseguente angolo, ma innocuo, come succede quasi sempre. Koulibaly è sempre più aiuto regista di centrocampo, con tendenza a finalizzare in profondità. Samp indietro tutta, difensivista a oltranza e difficoltà del Napoli nella ricerca di varchi utili per concretizzare. Assembramento Samp, simil- catenaccio in attesa di ripartire. E succede. Jankto s’invola dopo essere sfuggito all’intera difesa del Napoli. Gran gol e al ventesimo il Napoli si trova a dover rimontare lo 0 a 1. Il vantaggio rende spavalda la squadra blucerchiata, che Ranieri ha strutturato con consolidata esperienza. Non è la prima volta che il Napoli è costretto a rincorrere e Candreva al minuto 27 per poco non gli infligge un nuovo dispiacere. Comunque guadagna un corner. Tocchettano a centro campo gli azzurri e non affondano. I pericoli li corre proprio il Napoli, che sembra stanco, incapace di accelerazioni. Ghoulam spedisce direttamente sul fondo una punizione da posizione interessante. È da vedere se gli uomini di Ranieri hanno gambe e fiato per tenere alta la pressione nei 90 minuti. Dieci al 45esimo. Insigne impreciso in un paio di occasioni, così non va. Mertens al 36esimo gira di testa un cross di Ghoulam, parata non facile di Audero e nessun azzurro a rimorchio, pronto al tapin. Ghoulam si esibisce ancora in lanci che finiscono sul fondo, senza costrutto. Gli unici tentativi degni di nota del Napoli sono di Zielinski. 5 al riposo e Samp sempre più disinvolta, oltre che pericolosa in controfuga. Quasi sempre primi sul pallone i doriani. Batti e ribatti e gli azzurri non trovano spazi utili per minacciare Audero. Contro la rocciosa difesa della Samp sarebbero utili la forza fisica di Petagna, l’uno contro uno fulminante di Lozano, le proiezioni di Mario Rui sulla fascia di competenza. Gran tiro di Insigne al 45esimo, Audero si produce in una parata salvarete. Punizione allettante a favore degli azzurri a pochi secondi dal riposo, il capitano colpisce la barriera e si va negli spogliatoi. Che dire? Non si ha l’impressione che Gattuso, a differenza di Ranieri, abbia preparato la partita con le dinamiche giuste e si conferma l’andamento altalenante della squadra. Second time, boh? Vediamo. Come suggerito, Gattuso non ci pensa due volte e manda in campo la coppia Petagna-Lozano. Fuori Fabian e Politano. Napoli più offensivo. Subito in avanti gli azzurri, Demme svirgola un cross in area della Samp. Bella a vedersi questa Samp plasmata da Ranieri e finora nessun timore riverenziale per gli azzurri. In fuga, Quagliarella al quarto impegna Meret. Spettacolari i contropiede della Samp, in grande velocità, sempre molto pericolosi. Allora al minuto 53 si avvera la profezia sulla scelta vincente di Lozano: cross delizioso di Mertens, testa del messicano e 1 a 1, salvo Var, che però dice “è gol”. Resta lento il ritmo degli azzurri e agevola la difesa deli doriani. Insigne ci prova con i suoi palloni a giro. Traiettoria alta, non di molto. Iella: Lozano al minuto 61 colpisce il palo a portiere battuto. In campo anche Bakayoko e come profetizzato Mario Rui. Ci riprova Insigne, pallone ancora alto sulla traversa. Ramirez per Verre. Occorre insistere con i lanci per Petagna, nessun dubbio. E allora, Lozano si beve letteralmente il difensore che lo marca e dal fondo campo consegna un pallone d’oro per la testa di Petagna. Due e a uno al minuto 68 e Candreva dopo un paio di minuti prova a mettere in difficoltà Meret che risponde alla grande. La spinta di Bakayoko è un’iniezione di dinamismo e cambia l’inerzia della partita. Spetta ai doriani cercare il pareggio e così favoriscono gli azzurri con spazi più ampi per incidere. Non si deve pensare di poter amministrare il possesso palla fino al 90esimo. Mertens spara su Audero, che spedisce in angolo al minuto 76, angolo. Lobotka per Zielinski, mossa prudenziale di Gattuso. Terzo lancio fuori misura di Insigne, strano davvero. La Samp ‘non contropiedista’ non è e irresistibile e non ‘punge’. Dieci al 90esimo. Di Lobotka non piace la tendenza al sistematico retropassaggio. Gli azzurri controllano, senza accelerazioni.. Candreva, all’86esimo, guadagna un corner e ci pensa Petagna a spazzare via il pallone. Samp in avanti alla disperata, ma senza pericolosità. poi 3 di recupero. Pagelle: 10 Lozano, sei meno Insigne, sei ‘politico’ per Gattuso.