Napoli ‘eroico’, Elmas il suo profeta. 1 a 0 sul Milan
‘Report’ coerente con il suo target indaga sui brogli di del calcio di alto livello (bilanci truccati, calcio mercato inquinato) e ascolta De Laurentiis (caso Koulibaly), cita tra i club virtuosi la Fiorentina e attacca duramente la Federcalcio. Spalletti sulla designazione di Massa (Imperia) per dirigere Milan-Napoli, arbitro tutt’altro che super partes, che Roma espulse il tecnico azzurro. Si susseguono impietosamente Le stazioni del calvario che è costretto ad affrontare. La lista degli assenti accoglie altri due nomi, che si accodano a Osimhen, Koulibaliy, Fabian. Forfeit di Insigne, che acciacchi a parte sembra patire l’incertezza sul suo futuro ‘Napoli sì, Napoli no’ e di Mario Rui, che contribuisce alla fragilità difensiva già compromessa dall’infortunio di Koulibaly e aggravata dall’annunciato esodo nell’amata patria di Manolas, nonché dal mistero del rinvio sine che relega Ghoulam in panchina, a consistente distanza dalla sua guarigione. Da capire perché non gioca. L’assenza contemporanea di Mario Rui costringe Spalletti a smistare a sinistra Di Lorenzo per sistemare a destra Malcuit. Chissà se Ounas è ‘fuori di testa’ sotto choc per l’aggressione a mano armata, subita da un rapinatore probabilmente a digiuno di calcio. Spalletti uomo delle sorprese? Assolutamente sì: dal cappello a cilindro tira fuori il nome di Petagna e lo piazza al centro dell’attacco degli azzurri. Francamente, ha stupito tutti: fuori Mertens, la sua creatività, il senso del gol, i cross in alternativa alle pennellate di Insigne da sinistra, magari con il sacrificio iniziale di Elma, da mandare in campo se in vantaggio diventasse utile un centrocampo più robusto. La trasferta nel gelo di San Siro cade in un momento di evidente difficoltà degli azzurri. I punti da recuperare all’Inter, che sembra inarrestabile, sono un gap da colmare già da stasera. Un nuovo passo falso, pur con le attenuanti dei tanti infortuni, somiglierebbe troppo al the end della competizione a più voci per la conquista dello scudetto. Lo scenario europeo, conferma l’accanimento della iella nei confronti del Napoli, chiamato da un sorteggio negativo all’impegno dell’ardua sfida al Barcellona. L’augurio è che porti bene il riferimento di Spalletti al fuoco sacro del Vesuvio che gli piacerebbe veder correre nelle vene degli azzurri. Stadio Meazza, il via di Massa alla diciottesima giornata della serie A e, molta, tanta attenzione al pericolo numero uno in rossonero, ai sempre giovane quarantenne, intramontabile Ibrahimovic. Migliaia i tifosi napoletani. Fascia di capitano sul braccio di Zielinski. Preme il Napoli, guadagna due calci d’angolo. Il secondo battuto da Zielinski. Elmas appostato sul primo palo mette in rete. Uno a zero al quinto minuto. Che avvio! Inaspettato, fantastico: è di nuovo goleador il macedone, da eleggere giustiziere degli azzurri. L’augurio: che Spalletti non replichi la scelta difensivista di altre occasioni, con il Napoli in vantaggio. Ci prova Ibrahimovic al minuto 17 e ora il Milan spinge. Il Napoli non riesce a ripartire. Spalletti deve intervenire per interrompere la passività degli azzurri. Non è consentito a nessuno sperare di non prendere gol in 70 minuti contro squadre come il Milan e neppure al Napoli. Un paio di decisioni di Massa contestate dalla panchina degli azzurri e dal capitano Zielinski. Florenzi, forse il migliore del Milan, si oppone a ogni tentativo offensivo degli azzurri e si spinge spesso in attacco. 5 minuti al riposo. Bene, molto bene Lozano, a tutto campo. Difende e riparte, veloce, incisivo. Più Napoli nel finale della prima frazione di gioco e con il solito Lozano. Spogliatoi. Poco spettacolo, gli azzurri difendono senza rischiare troppo il fulmineo 1 a 0 di Elmas, lavoro di routine di Ospina. Stranamente l’impressione della forte pressione dei rossoneri non ha riscontro nel dato del possesso palla: 52 a 48 per il Napoli. Primi dubbi sulla equidistanza di Massa e speriamo che non vada oltre. Second time. Ounas per Lozano, che ha speso una tonnellata di energia, fiato, gambe, o per Elmas, non brillante dopo il gol realizzato? Minuto 49, Ibrahimovic indirizza un tiro maligno all’incrocio dei pali, Ospina risponde alla grande. Tomori risponde con un miracolo. Si oppone alla conclusione di Petagna, che spreca un’occasionissima. Lobotka per Demme, non ancora ripresosi dal Covid. Minuto 54. Giroud e Saelemaekers per Diaz e Krunic, Milan molto offensivo, con due punte. 25 minuti al 90esimo. Giallo per Malcuit, nel primo tempo ammonito Di Lorenzo. Ounas e Mertens per Petagna e Lozano Politano per Zielinski, nel Milan Castiillejoc e Bennacer per Messias e Tonali. Otto i minuti della resistenza richiesta agli azzurri per conservare il vantaggio. Milan in forcing. Kalulu per Florenzi, Ghoulam per Elmas. Sembra svanire il sogno azzurro. Al minuto 89 batti e ribatti in area e Kessie trova il pari, ma interviene il Var. Massa al monitor e gol negato per fuori gioco di Giroud. 4 minuti di recupero, a denti stretti. Minuto 93 altri tre di sofferenza. Assalto dei rossoneri. The end, il Napoli resiste, espugna il Meazza e nonostante le assenze porta a casa i tre punti, preziosissimi, supera l’Atalanta in classifica. Grande sospiro di sollievo e…via così.
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