"Innovazione sonora e visiva, alternativa alla presenza sugli spalti: tifo virtuale sonoro ripreso dal grande teleschermo dello stadio, nuove maglie firmate dallo stilista argentino Burlon, molto bella, in onore del pibe de oro. Altissima tensione, motivazioni speciali per il Napoli, che ha sperato ed è stato premiato dall’esito (1 a 0) di Atalanta-Juventus favorevole ai bergamaschi di Gasperini (a proposito su Repubblica di oggi, pagine sportive, titolone e articolone sulla Juve e nel corpo dello scritto un fiume di parole!!! su Napoli-Inter, cioè queste in tutto: “Atalanta Juventus è una partita chiave per la rincorsa alla Champions come non è da meno Napoli-Inter di stasera, paradossalmente più importante per il quarto posto più che per il primo” (Perché paradossalmente?) Napoli ancora in silenzio stampa, Gattuso a bocca cucita, Conte, mette le mani avanti, loda gli azzurri e il rivale Ringhio. Pericolo pubblico per gli azzurri il tandem esplosivo Lukaku-Lautaro e impresa davvero ardua fermarli. Compito affidato a Manolas e Koulibaly. Sconcerta la partenza dalla panchina di Dries ‘Ciro’ Mertens e non solo per il suo strepitoso contributo in termini di gol, ma d’altra parte sarebbe un suicidio tecnico escludere dagli undici il fantastico Zielinski, se Gattuso ha deciso di mandare in campo Osimhen dal primo minuto. È rimpianto per il forfeit di Lozano, squalificato per un fallo forse non da ammonizione, indisponibili per infortuni Ospina e lo sfortunatissimo Ghoulam. Inter al gran completo, con ’eccezione dell’indisponibile Kolarov e panchina ‘ricca’ per Conte (Young. Pericic, Sensi, Gagliardini, Vidal). Giornata numero 31, Inter capofila, sempre saldamente con 74 punti, Napoli 59, meno 3 dalla Juve, a caccia del 4° posto, della Champions. Insigne e Lautaro a quota 15 gol. Migliore difesa del campionato? Dell’Inter. Gattuso che guadagna un decimo rispetto a Conte, non lo conferma pubblicamente, ma sembra aver già deciso di dire addio al Napoli e cambiare squadra. Arbitra il romano Doveri, pronti…via. Telecronaca Sky, speriamo senza benevolenza verso l’Italia nordista del calcio, tendenza diffusa anche nel giornalismo sportivo. Il primo calcio è dell’Inter. Il primo corner è per i nerazzurri di Conte, al terzo minuto. Angolo per gli azzurri al decimo, respinge Handanovic. Un fallo netto, su Insigne è ignorato da Doveri, brutto segnale. Niente di particolare nei primi 12 minuti. Le squadre si temono. Inter molto difensiva finora, possesso palla prevalente del Napoli. Fabian su assist di Insigne, tiro centrale al 18esimo. Attenzione al contropiede dei nerazzurri, Lukaku e Lautaro sono specialisti e non perdonano. Conte sembra aver preparato il match sulle ripartenze. Non è una partita emozionante, tutte e due le squadre sono molto prudenti. Secondo angolo per gli azzurri al minuto 24. Koulibaly di testa, a lato e alto. Inter in attacco? Zero, ma comunque pericoloso Lukaku e su di lui si salva un provvidenziale Insigne. Doppio corner per i nerazzurri. Lutaro su deviazione di un difensore scheggia la traversa, ma era in fuorigioco. Comunque paura. Al trentesimo del primo tempo, Zielinski dopo azione insistita degli azzurri spedisce in curva. Demme si scontra con Lautaro e subisce un colpo al volto. Niente di grave per fortuna. Alto il baricentro degli azzurri, ma la difesa dell’Inter è una vera saracinesca e passare è un’impresa. Al minuto 36 un errore difensivo di Skriniar libera sulla sinistra Insigne, che da angolazione impossibile infila un Handanovic molto sorpreso, complice De Vrji. 1 a 0. Rete numero 16 del capitano. Giallo per Koulibaly. Eriksen sul pallone, devia Lukaku e il palo gli dice ‘no’. Sei al 45esimo. Più Napoli, senza alcun dubbio. Politano, sinistro contrato da un difensore. Cresce il ritmo della partita, l’Inter prova a reagire al gol subito. Gira bene palla il Napoli. Si esaurisce sui piedi di Insigne, davvero superbo, una prolungata azione corale dei nerazzurri. Attacca l’Inter nel finale del primo tempo. Meret, con un’uscita spericolata sventa una pericolosa percussione di Barella. Tutti negli spogliatoi con il Napoli in vantaggio. E ora, che Gattuso sia deciso con i suoi uomini, perché non cadano nella pessima abitudine di un tempo ok e l’altro in sordina. Si riparte e chissà Gattuso cos’ha in mente per i cambi nella ripresa. Osimhen? “So, so” come dicono gli inglesi. Il via è del Napoli e speriamo che non rinunci ad attaccare. Inter aggressivo, si poteva immaginare. Ritmo quieto degli azzurri, tendente a controllare senza correre troppi rischi. Baricentro alto dei nerazzurri. Forse sarebbe utile la creatività di Mertens, la sua vocazione per il gol. Napoli troppo in retrovia e con l’Inter è un rischio da evitare. Osimhen troppo solo al centro dell’attacco. Al nono il pari dell’Inter con la difesa del Napoli non disposta al meglio. Riceve palla Eriksen, gran destro e 1 a 1. Momento difficile per gli azzurri e purtroppo si conferma l’errore del calo di tensione, di concentrazione in uno dei due tempi. Tutto da rifare. Demme a lato su cross dalla destra, al minuto 60. L’Inter sembrerebbe appagata dal pari, ma sarà davvero così? Cross di Politano e Fabian per un millimetro manca la deviazione in porta, a un niente da Handanovic. Ventesimo della ripresa. Fallo di Demme, punizione battuta da Eriksen, tiro alto sulla traversa. Meno passivo il Napoli, ma ci voleva il gol dell’Inter per riprendere a giocare co buona lena Perisic per Darmian, ammonito, al minuto 68. Venti alla fine. Mertens, riscaldamento a bordo campo. Gioco rallentato su tutti e due i fronti, ne fa le spese lo spettacolo. Qualche passaggio di troppo impreciso. Al minuto 74 entra Ciro Mertens per Osimhen, Sanchez nell’Inter, esce Lautaro. Buono il primo scambio Insigne-Mertens, interrotto forse con un fallo non rilevato da Doveri. Peccato davvero per la disattenzione difensiva che ha portato al gol di Eriksen. Inter difensivista. All’80esimo grande conclusione di Politano, che la malasorte fa infrangere sull’incrocio dei pali. Ora è più Napoli. Zielinski abbattuto in piena area, Doveri fischia il fuorigioco (non c’era). Controlla al Var e tanto per non smentire l’ostracismo antimeridionale nega un piuttosto evidente calcio di rigore. Anche i telecronisti di Sky parlano di intervento pulito, ma pulito che? Gagliardini nell’Inter per Eriksen. Il Napoli meriterebbe il gol del 2 a 1, assolutamente. Corner per gli azzurri, respinge la difesa. Elmas per Zielinski a 3 minuti dal 90esimo, forse tardi. Melina dei nerazzurri, quattro minuti di over time. Gattuso manda in campo Bakaioko per Fabian e Hysaj per Politano. Ci vogliono dieci punti interrogativi per capire la decisione a un niente dal fischio finale, a pochi secondi dalla fine delle ostilità. Che dire: per gli azzurri la faccia buona di questo pari è nell’ aver guadagnato un punto nella rincorsa alla Champions. Accontentiamoci e deto tra noi l’Inter non è una corrazzata imbattibile. A proposito Koulibaly ha imbavagliato il ciclone Lukaku.
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