Scateni. Napoli a valanga, 5 a 0 su Cagliari al Sant’Elia


Articolo pubblicato il: 11/12/2016 16:25:40

L’ovvietà di un esordio che esalti il sontuoso cinque a zero di Napoli- Cagliari cede volentieri le prime battute del commento alla partita perfetta degli azzurri, in favore della tifoseria sarda. Novanta minuti di applausi per i giocatori di casa, nonostante la giornata no, cori, sventolio di bandiere e al fischio finale l’abbraccio virtuale di Dessena e compagni alla curva in “festa”. Che spettacolo e quale meraviglia il Napoli migliore dal via del campionato, anche se agevolato dal suicidio di Rastrelli che nell’illusione di uscire indenne dal confronto con gli azzurri ha scelto di essere remissivo, difensivista, rinunciatario. Praticamente un invito a nozze per Sarri. Se il calcio esprime quanto gli azzurri hanno esibito al Sant’Elia, il titolo di sport più bello e divertente del mondo è strameritato. Geometrie raffinate, fraseggio elegante, lucidità, inventiva, schemi eseguiti con la disinvoltura dei forti, tenuta atletica, pressing permanente: tutto questo insieme di qualità potrebbero dar ragione a quanti puntano ancora sulle chance del Napoli di competere con la Juve per cucire sul petto lo scudetto tricolore. Rastelli? Impossibile capire se e come ha preparato l’impegnativo test di questa domenica cagliaritana di sole da estate di San Martino. Gli undici messi in campo dall’ex attaccante del Napoli in serie B hanno subito una lezione di calcio paragonabile alle meraviglie del Barcellona targato Guardiola. Per trentacinque minuti del primo tempo il dominio incontrastato degli azzurri si è sostanziato con una serie di tentativi  dalla distanza, falliti per difetto di precisione e una successione di calci d’angolo che testimoniamo l’affanno del Cagliari nel contrastare il dilagare del Napoli. Pagelle da 8, 9 e 10 per gli induci messi in campo da Sarri con lungimiranza: unico senza voto il disoccupato Reina che merita comunque l’encomio per la partecipazione emotiva alle vicende dei compagni e per il sapiente avvio delle trame di gioco. Il bello coincide con il minuto trentaquattro, protagonista una nuova magia di Mertens, che respinge al mittente l’attributo di finto centravanti. Arpiona il pallone, nonostante la pressione asfissiante di due difensori, li irride con movimenti di corpo, finta e controfinta e mira all’angolo più lontano della porta difesa da Storari. Un capolavoro, 1 a 0 ed è lui da dieci e lode. Non è da meno Hamsik. Al culmine di un’azione travolgente, Insigne fa quasi gol di testa ma la traversa gli dice no. Il pallone finisce sui piedi dello slovacco e il due a zero è cosa fatta.  S’infortuna Koulibaly, solido gigante del quartetto difensivo del Napoli, entra Albiol. Il fiume di lodi per questo Napoli è condiviso dai soliti affezionatissimi tifosi azzurri assiepati nella curva del Sant’Elia, pochi ma iper calorosi e premiati da uno stratosferico secondo tempo di  Insigne & C. Il secondo tempo è in perfetta sintonia con i 45 minuti del primo. Il Napoli, aggressivo,  dilaga e confina il Cagliari dentro gli angusti spazi della propria metà campo. La doccia fredda del terzo gol annichilisce i sardi appena trascorsi sei minuti del second time: per contrastare la pressione offensiva del Napoli d’attacco, si rifugiano nell’asfittico rettangolo della propria aerea di rigore.  E’ manna per Zielinski, mediano solido, dotato di talento, condizione fisica superiore, interdittore eccellente e nella circostanza anche preziosa arma d’attacco. Riceve un assist perfetto da Hamsik e di collo pieno spedisce un missile terra-terra alle spalle di Storari: 3  a 0. Il fiume in piena non conosce più soste, le occasioni per infierire non mancano a Mertens, Hamsik, Insegne, Callejon (come sempre utilissimo anche in fase di interdizione). L’apoteosi si avvicina al minuto 24. Insigne, ispiratissimo, lancia Mertens nell’area cagliaritana: controllo perfetto Storari superato, 4 a zero. Tempo di cambi per Rastelli e Sarri e c’è di nuovo spazio per Rog e Giaccherini. Dà lustro alla partitissima la stratosferica prestazione di Mertens che si regala una tripletta al minuto 27 con il quinto gol del Napoli. Un Napoli così, magari in un  test più attendibile, può sognare, lo ha raccoontato il 5 a 0 del Sant’Elia. Uomini partita? Mertens,  Zielinski, Hamsik  a poca distanza tutti gli altri di una partita che rimarrà negli annali del calcio Napoli per l’epicità di questo sonoro 5 a 0.
Luciano Scateni