Gewiss Stadium, c’è Atalanta-Napoli. In altri tempi, con il ‘tutti presenti’ in azzurro, la sfida di stasera avrebbe offerto molto probabilmente calcio spettacolare. E invece Gattuso è ancora alle prese con una fase non proprio felice degli azzurri e soprattutto solo con il 50 per cento dei titolati arruolabili per questa più che impegnativa trasferta nel profondo Nord. Con questa situazione di partenza, gli azzurri sono chiamati a contrastare la magnifica Atalanta di Gasperini e per i napoletani c’è da sperare in un mezzo miracolo perché il Napoli esca indenne dalla temuta sfida agli orobici. Al reiterato elenco di assenti per acciacchi e dispetti del Covid, si aggiunge anche il malanno, per fortuna non grave, di Politano, comunque arruolato per la sfida di Bergamo. Out Mertens (appena rientrato dal Belgio dove si è curato) Hysaj, Manolas, Demme, Lozano, Petagna. Koulibaly risente parzialmente della mazzata coronavirus e nelle gambe non sembra avere i novanta minuti per un match impegnativo com’è la sfida di questa sera. Sei giocatori delle giovanili sulla panchina degli azzurri. Record. Potenzialmente interessante è il duello Zapata-Osimhen, e permane qualche timore per la coppia di difensori centrali degli azzurri, che a Granada hanno agevolato il fulmineo uno-due degli andalusi per gravi peccati di deconcentrazione. Forse l’unico vantaggio degli azzurri l’offrono le gradinate dello stadio bergamasco, prive del tifo aggressivo dei razzisti ultra. In palio stasera c’è un importante vaucher per puntare a uno dei quattro posti disponibili che accedono alla Champions League, torneo che consegna un tesoretto niente male alle prime quattro società in classifica alla fine del campionato di serie A. Gasperimi deve fare a meno di Hateboer, che ne avrà per almeno un altro mese, Maehle non è al meglio della condizione ma sarà in campo. Sull'altra corsia pronto Gosens. In difesa davanti a Gollini torna Toloi, con Romero e Djimsiti, tallonato da Palomino. In mezzo al campo De Roon. Freuler e con Pessina arretrato in mediana. A completare il reparto offensivo Muriel e Zapata. In prospettiva Napoli e Atalanta devono preoccuparsi di non esaurire le energie, messe a dura prova dalla successione senza sosta di gare tra campionati e coppe: gli orobici se la vedranno con ilReal Madrid, gli azzurri devono tentare di riscattare lo 0 a 2 di Granada. Sorpresa, Nell’undici iniziale degli azzurri non c’è Insigne. Problema improvviso per la sua schiera. Che dire? Un Napoli a prevalenza di giocatori cattolici dovrebbe organizzare pellegrinaggi a Lourdes, Fatima, Loreto e Pietrelcina. Più iella di così…Capitano nella circostanza è Zielinski
Ci siamo. Marco Di Bello, arbitra per la quattordicesima volta gare del Napoli. Pronti…via. Il primo calcio è del Napoli e primi lanci lunghi per Osimhen. Angolo per l’Atalanta al quinto minuto su percussione di Muriel. Niente di fatto. Giallo per Di Lorenzo, fallo su Gosens. Batte Muriel direttamente in porta, tiro contrato. Atalanta offensiva. La squadra di Gasperini, non è una novità, gioca a memoria, interprete di un copione collaudatissimo. L’inerzia della partita per il momento è dei bergamaschi, grande pressione a tutto campo. Gli azzurri faticano e molto a uscire dalla propria metà campo. Rischia il gol il Napoli: incursione di Pessina in area di rigore e contrasto ai limiti del fallo, azzurri in affanno. Pericolosissimo Pessina. Secondo corner per gli orobici senza esito, ma è solo Atalanta e di questo passo è alto il pericolo per Meret di subire un gol. Pestone su Osimhen al minuto 22. Batte la punizione Politano, per Elmas, ma l’azione finisce qui. Azzurri reduci dalle fatiche di Granada, Atalanta con una settimana di riposo alle spalle. Incredibile, ma vero, s’infortuna anche Politano, ma stringe i denti e rimane in campo. [S1] Si fa espellere Gasperini: proteste reiterate con il quarto uomo per un presunto fallo da rigore di Mario Rui su Pessina. Di Bello e il Var negano. Continua il dominio dei nerazzurri. Si riscalda a bordo campo Insigne, nonostante il male alla schiena potrebbe dover sostituire Politano. Non basteranno neppure i pellegrinaggi per aver ragione della malasorte. Mezz’ora se n’è andata, punteggio fermo sullo zero a zero, nessun tentativo degli azzurri di andare in gol e Gollini disoccupato. Si susseguono invece le opportunità dell’Atalanta di andare a rete. Spreca una buona occasione Osimhen, con Fabian proiettato da solo in contropiede. Passaggio errato, al minuto 34. Punizione per gli azzurri, la batte Politano, testa di Osimhen, Gollini in angolo. Unico pallone indirizzato a rete. Politano recupera, e meno male Insigne rimane in panchina. Gli azzurri si scuotono e provano a reagire al dominio atalantino, ma senza concretizzare. Bene Maxsimovic in questi primi 40 minuti e buon controllo di Zapata. Bene anche Fabian, preziose le incursioni di Di Lorenzo sulla fascia destra. Pericolo per gli azzurri al minuto 42 e Zapata a un metro da Meret gli consegna il pallone tra le mani. Nuovo corner per un rinvio sbilenco di Maxsimovic. Un minuto di extra time. Osimhen evanescente, nessun contributo per far salire i compagni in fase di attacco. Cominciano i dubbi: ma è davvero un fenomeno che vale i 70 milioni sborsati da De Laurentiis per portarlo a Napoli? Intervallo. Che ripresa sarà? Di Bello non sanziona un evidente fallo su Zielinski in proiezione offensiva, a due metri dall’area di rigore. Al minuto 51 inevitabile gol dell’Atalanta. Magnifico cross di Muriel per la testa di Zapata che perso dalla difesa azzurra non ha difficoltà a mettere alle spalle di Meret. 1 a 0 per i nerazzurri. Insigne in campo per Elmas, dentro anche Lobotkanonostante il problema alla schiena. Il Napoli prova a presidiare la metà campo atalantina e tessere trame offensive. Al minuto 58 grandissimo gol di Zielinski che gira al volo un cross invitante, perfetto di Politano. Splendida rete. Napoli decisamente rinfrancato dal gol del pareggio. C’è ancora mezz’ora per capire se il second time degli azzurri rispetterà la regola di un tempo mediocre e un altro di qualità. Al minuto 63 buco nero nel pacchetto difensivo del Napoli e Gosens si proietta sena avversari su un cross in libertà totale di Muriel. 2 a 1, nel momento migliore del Napoli. Koulibaly, dove sei? Osimhen è regolarmente anticipato da Romero, bel problema. Insigne, quasi gol al 69esimo, contrato in extremis. Muriel è il pericolo numero uno per la difesa azzurra e anche questo è un problema. Al minuto 71 se ne va in slalom e di sinistro trova lo spazio tra palo e Meret. 3 a 1. Con le incertezze della coppia Maxsimovic- Rrahmani vita dura per il Napoli degli assenti. L’illusione di Gattuso di chiudere la sfida almeno con un pari svanisce troppo presto. Autogol di Maehle al minuto 75. Su cross degli azzurri manda nella sua rete e riapre l’esito del match. Minuto 79.che si richiude quasi subito. Angolo Atalanta, battuto da Muriel e Romero, libero da marcature mette in rete il 4 a 2. Cambi un minuto prima. Koulibaly e Ghoulam per Mario Rui e Maxsimovic, Pasalic per Freuler. Poi Palomino e Miranchuk per Muriel e Pessina. Mesto addio del Napoli al Gewiss Stadium. Maledizione, s’infortuna Osimhen e non sembra una cosa da niente. Lo sfortunato centravanti azzurro viene portato fuori campo in barella. Via in ospedale con l’ambulanza. Povero Gattuso, deve affidarsi a una brava fattucchiera.
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