Articolo pubblicato il: 09/08/2020 10:55:43
Lo scoop si deve a uno ‘scriba’ espanol, che ha impegnato tempo e fantasia per commentare la notizia che segue e che suscita una gran risata liberatoria, capace di sdrammatizzare il prologo dell’evento calcistico Barcellona-Napoli, allestito con dovizia di notizie vere e di altre che sembrano inventate. Ispirato dalla fiaba della principessa sul pisello il giornalismo sportivo spagnolo racconta di un Messi ultra protetto dal coronavirus grazie a un miracoloso materasso, prodotto in Spagna, in grado di agire con successo garantito al 99,84% (chissà con quale algoritmo hanno sparato questa iper precisa percentuale) per la morte di virus e batteri, Covid incluso. In più offre massaggi con vibrazione e caldo dei piedi. Il miracoloso materasso costa la cifretta di mille euro. I maligni sospettano che l’asso argentino ne sia il testimone strapagato. Dal momento in cui il Messi napoletano con una smorfia di dolore ha lasciato il campo nel corso di Napoli-Lazio, il variegato pianeta dei media dedicati alle imprese del pallone ha sviscerato molte ipotesi sulle probabilità che Insigne sia in campo in quel di Barcellona. Riserva sciolta e dunque stasera azzurri al completo, con minimo rischio che Lorenzino a un certo punto non ce la faccia e scelta difensivista di Lemme al posto di Lobotoka. Ma un guerriero come Allan, no? Per la seconda volta nella storia della Juventus il tecnico con cui la squadra ha conquistato lo scudetto viene esonerato. Tocca a Sarri, per ragioni che forse non hanno niente a che vedere con l’esito della sua cabina di regia. Qualcuno probabilmente, prima o poi svelerà le vere ragioni. Intanto Agnelli affida la Juve a Pirlo, che non ha mai allenato neppure squadre di under 12. Spulciando qua e là: questa sfida di Champios ha in palio l’accesso ai quarti di finale a Lisbona e si parte dall’uno e a uno del San Paolo. I catalani, che hanno un solo risultato a disposizione, la vittoria (con lo 0-0 e l-1 supplementari) sono orfani di Busquets, faro del centrocampo blaugrana. Assente anche Vidal e improbabile vedere in campo Arthur (prossimo bianconero con la Juve). Mancano all’appello anche Dembélé e Umtiti, Braithwaite. Oggi il Corriere della Sera si riscatta dall’avarizia pregressa nel raccontare le imprese del Napoli. Per tre quarti gli riserva la pagina 47, accanto al paginone dedicato alla debacle delle Juventus; ma soprattutto scomoda Sconcerti e nella cronaca di Napoli registra il pieno come mai era accaduto. In prima foto Insigne-Messi e prologo dell’articolo proprio di Sconcerti, che prosegue nella successiva; a seguire altre quattro pagine: un’orgia di storie, interviste, statistiche, folclore. Gattuso esercita la fantasia e paragona la sfida alla scalata dell’Everest, Sconcerti è ottimista e cita la doppia impresa degli azzurri con il Liverpool, Koulibaly è consapevole di affrontare una delle immense stelle del calcio, ma se l’è già cavata da par suo con Ronaldo, Mbappé, Neymar, Salah, Aguero, Benzema. Un paginone lo merita Ciro Mertens, capocannoniere della Champions, che si augura di restarlo al Camp Nou. Chiude la sequenza la pagina del ‘colore’, rappresentativa di appassionati vip e non, come Marisa Laurito. Si gioca in Catalogna, dove il Covid fa danni come in pochi altri posti del mondo e non si capisce perché non ha usato la cortesia di aderire alla richiesta di una sede più sicura. Arbitra il turco Cakir. Pronti…via, ma certo, dopo una scaramantica lisciatina al cornetto rosso proveniente da San Gregorio Armeno. Il primo tocco è del Napoli. Fantastica azione del Napoli al minuto numero 2. Rui, Insigne, Mertens, grande conclusione, palo esterno. Che biglietto da visita! Seconda occasione al quinto, la difesa del Barca se la cava a stento e subito dopo terzo tentativo dalla grande distanza. L’inizio è tutto degli azzurri, Napoli autoritario, bella personalità. Azzurri avanti tutta. Zielinski al volo su assist di Insigne, ma alle stelle e comunque fuori gioco del Napoli. Pericolo Barca al decimo, Messi al volo devia Koulibaly. Segna di testa Lenglet all’undicesimo, ma l’arbitro non vede un fallo del Barca in area e Koulibaly è in terra. Uno a zero per i catalani, immeritatissimo. Non è la prima volta che la difesa azzurra subisce gol da cross su calcio d’angolo, eppure Manolas e Koulibaly non sono certo dei nani. Partita in salita per Insigne e compagni, non ci voleva. Di Cakir si dice che non è arbitro molto affidabile e arriva subito la conferma. I blaugrana profittano dello choc del Napoli e assumono l’inerzia della partita. Al minuto 23 magia di Messi che ubriaca due, tre difensori con una serie di dribling strettissimi. Poi riesce a calciare mentre cade e infila l’angolo alla destra di Ospina. Messi? Un mostro, missione impossibile per gli azzurri, dopo questo uno-due micidiale. Si vedono poco Callejon e Mertens, meno precisi gli scambi del Napoli difesa-centrocampo. In un batti e ribatti in area di rigore del Napoli, con la difesa rientrata a fatica, il solito Messi trova la zampata del 3 a 0 al minuto 29. Il Var annulla, per fortuna: fallo di mano in area. Torna in avanti il Napoli, ma con molta difficoltà a concludere. Intanto, mancano 15 minuti al riposo. Gli uomini di Setien sono comunque padroni del campo. Brutto fallo in area di Koulibaly su Messi, colpito alla caviglia. S’infortuna anche il senegalese. Cakir verifica al Var e conferma: rigore. Volge al peggio questa partita. Suarez sul dischetto, Ospina spiazzato, tre a zero. Addio sogni di gloria? L’imprevisto aiuta gli azzurri, Rakitic atterra Mertens in area di rigore, Insigne dagli undici metri, come al solito è implacabile. 3 a 1, distanze accorciate e si apre uno spiraglio di azzurro, al quinto di recupero. Opportunità per il Napoli in zona ‘cesarini’ sfumata per poco. Considerata l’emergenza dell’uno a tre, dunque la scelta obbligata di attaccare, forse veloci incursori come Lozano o Politano potrebbero offrire qualche chance in più rispetto al ruolo ibrido di Callejon, mediano aggiunto e forse l’incontrista Demme potrebbe fare spazio al più incisivo e fantasioso Elmas. Ma questo è un problema di Gattuso, vediamo cosa deciderà. Resta la considerazione sul Barca, gioco stellare e uomini partita di irraggiungibile qualità, come Messi. Gattuso è d’accordo al 50%: esce Demme, ma per lo slovacco Lobotka. Si rivede Koulibaly più avanzato rispetto alla sua linea di centrale in difesa, ma falloso e impreciso. Riprende il ricamo del Barca di antica memoria, alla Guardiola. Forse un po' più intraprendenti gli azzurri, stasera in bianco. Angolo Napoli al quinto, Koulibaly di testa, ma con fallo. Altro angolo dopo 70 secondi, in agguato c’è sempre il senegalese, ma respinge la difesa. Occasione per Insigne, colpo debole di testa, facile per Ter Stegen. Gestisce con calma il Barca, forte del doppio vantaggio. Con Lobotka gira meglio la palla e gli azzurri provano a pungere. Ancora opportunità, questa volta per Fabian, però sul destro che non è il suo piede. Più dinamici gli azzurri e specialmente sulle fasce, ma il tempo passa, inesorabile. Ancora un angolo conquistato da Insigne, batte Callejon, Stegen respinge con i pugni. S’invola Messi, lo ferma Zielinski, giallo. Provano a velocizzare gli azzurri. Il Barca al contrario rallenta il gioco. Riscaldamento per Politano. Incomprensibili le imprecisioni di Koulibaly, forse scosso per il rigore commesso su Messi. Melina dei blaugrana a centro campo per non dare spazio e opportunità agli azzurri. Difendono bene gli uomini di Stegen. Koulibaly conferma di essere in una serata storta e continua a commettere errori e falli. Quando i padroni di casa vanno avanti si avverte sempre aria di pericolo. Politano per Callejon, Lozano per Zielinski. Cross di Insigne al centro dell’area, Lozano spreca. Lorenzino, superato il problema dell’infortunio è come sempre the number one in azzurro. Solo 16 minuti al 90esimo. Nuovo cross di Insigne per Lozano, ma troppo lungo e Stegen non ha problemi a intervenire in uscita. Colleziona angoli il Napoli, uno lo batte Politano corto, respinge la difesa, ennesimo corner, poi un altro ancora. Elmas per Fabian, Milik per Insigne, i cambi della disperazione. Con i pugni Stegen e il Napoli non riesce a sfruttare i cross dalla bandierina. Segna Milik di testa, purtroppo in fuori gioco. Che peccato. Se ne vanno via i minuti. Come etichettare la vittoria del Barcellona? Così: Messi batte Napoli 3 a 1, un Messi sostenuto da dieci grandi giocatori. Altro palo del Napoli al minuto 86, su cross dalla destra Lozano lo colpisce con Stegen battuto! Gli errori di Koulibaly non si contano più, che gli è successo? Cinque minuti di recupero. Niente da fare, il Barca difende alla perfezione. Chapeau per questi fenomeni, che qualcuno dice in crisi. Figuriamoci quando ne saranno fuori. Allora ciao Champions League e la speranza non costa niente, arrivederci a tempi migliori.
Luciano Scateni