Scateni. Implacabile Kvara: rigore, gol e 1 a 0 sull'Empoli


Articolo pubblicato il: 21/10/2024 14:26:43

Maghi, streghe, sciamani, stregoni, amuleti, “corni e bicorni2, alla Totrò e chissà perfino un nuovo attestato di benevolenza di San Gennaro: tutto questo per cancellare dal calcio del ‘Ciuccio’, di un Napoli affidato alle cure di un maestro con gloriosi precedenti, dello stimato Conte, il dondolarsi sull’altalena del ‘vai e torna’, di spinte e rinculi degli undici che indossano la maglia azzurra. Il “caso” Empoli è solo l’ultima puntata di un serial inspiegabile. Racconta di un Napoli vigoroso, veloce, aggressivo, energico per i 45 minuti di un tempo e un Napoli svogliato, lento, deconcentrato, perfino noioso, per gli altri 45. Lascia intendere che l’‘ambiente’, ovvero quanto ‘gira’ attorno alla squadra e i diretti interessati, cioè tecnico e giocatori, alla vigilia di ogni partita che si affrontino le big del campionato, o squadre di centro classifica, o e le più modeste, destinate al purgatorio della retrocessione, azionano comunque la sirena dell’allarme: “Attenzione, partita difficile”, che altro non è se non un alibi preventivo per assolvere possibili esiti negativi o positivi ma non convincenti. Ecco che c’è di là dall’uno a zero e dei tre punti incassati in quel di Empoli, calcisticamente e anagraficamente terra natia di Sarri. Un paio di sommesse critiche alla strategia di Conte per la trasferta toscana e l’ambizione di non subire un ko avrebbe proiettato la Juventus sulla vetta del campionato: primo non prendere gol e se ci scappa un contro piede da rete per la dirompente fisicità di Lukaku, o il frizzante dinamismo di Kvara, le invenzioni di Politano, tanto di guadagnato. Perciò nessuno a far da sponda al centravanti e difesa a cinque. Risultato? Un primo tempo da dimenticare che il mister del post partita ha condannato perché nervoso, estraneo a quanto preparato nei giorni ‘prima degli esami’ di Empoli. Cambio tattico alla ripresa, azzurri più volitivi, premiati dallo scellerato fallo da rigore dei toscani, trasformato da Kvara, promosso rigorista da Conte. Il mister nel commento dello striminzito 1 a 0, che spinge la squadra a quota 19, ma che senza all’incidente di percorso di Verona varrebbe il prestigioso en plein di 22 punti, si è detto scontento, ha  ammesso che il Napoli deve lavorare, lavorare, lavorare e soprattutto, rispettare quanto è progettato partita dopo partita.