Il Napoli stramerita di espugnare il Meazza. 1 a 0 sul Milan e avanti così
Ogni evento del calcio, del pallone che è tondo, perciò spesso imprevedibile, propone in sede di presentazione margini di incertezza, ma contemporaneamente spazi di interpretazione ponderata e confortata da elementi obiettivi di valutazione. Il Napoli, in altalena dopo gli storici quatto gol inflitti alla corazzata Atalanta, ha mostrato incertezze, deficit di energia dinamica, vulnerabilità anche negli scontri con formazioni di non eccelsa qualità. A peggiorare limiti di personalità e non di rado di adeguato impegno psicofisico, ha deciso di infierire anche la sorte ria che incombe sul mondo della pedata e dalla confortante novità dell’organico da grande squadra, di una panchina ‘ricca’, in grado di disimpegnarsi agevolmente nel doppio onere del campionato e delle coppe, il guaio del tesoretto dissipato da un’incredibile successione di infortuni muscolari e articolari, poi dalle insidie del coronavirus. Il povero Gattuso, come nelle cucine povere, ha dovuto friggere con l’acqua e l’esito delle ricette ne ha risentito oltre ogni pessimistica previsione. La falcidia si è accanita sull’intero collettivo e solo per capire a quale danno abbia dovuto mettere riparo Gattuso, è sufficiente ricordare il contemporaneo forfeit di Osimhen, Mertens, Lozano, Petagna, che ha imposto al generoso Politano di guidare l’attacco del Napoli, lui che centravanti di sicuro o non è stata meno debilitante l’assenza in parallelo, in difesa di Koulibaly e Manolas, in centrocampo della coppia Fabian-Bakayoko e lo stesso infortunio di Ospina, nel pieno della sua strepitosa forma, perfino la preoccupante malattia agli occhi di Gattuso. A latere, sono emersi effetti collaterali delle defezioni. Intanto un incomprensibile deficit di concretezza offensiva, costato punti preziosi, la patologica difficoltà di sommare tre punti in classifica profittando di confronti teoricamente abbordabili senza problemi e invece subiti perla sperimentata strategia di astuti avversari, trincerati nella propria metà campo, in attesa di micidiali, quanto fulminei contropiedi. La tendenza di Gattuso a sfiduciare Maxsimovic, come difensore centrale al fianco di Koulibaly si è arresa, colpa di nuova evidenza del lungo periodo di iella. L’ultimo infortunio patito da Rrahmani ha imposto il ricorso al difensore serbo. Out anche Ghoulam, che, appena ritrovato il passo di grande, prezioso terzino-ala di sinistra, deve affrontare le conseguenze drammatiche di un nuovo crac. Operato al crociato del ginocchio. E così, il Ringhio di Calabria, è stato ‘costretto’ a dare fiducia la serbo, al fianco del gigante nigeriano che per sua e per fortuna del Napoli non dovrà duellare con il possente Ibrahimovic e nemmeno con Mandzukic, tuti e due infortunati. Il suo sorvegliato speciale sarà Leao. Se gli azzurri hanno davvero intenzione di entrare nel quartetto che accederà alla prossima edizione della Champions, la tappa del Meazza è un test di straordinaria importanza, al pari delle imminenti sfide con Roma, Lazio e Juventus. In classifica gli azzurri sono quinti, ma devono recuperare il match, non impossibile, con i bianconeri e se stasera, battessero il Milan affiancherebbero la Roma sconfitta a Parma. Comunque il prologo all’ipotesi di aggancio del quarto posto è nell’esito di questo Milan-Napoli, diretto da Fabrizio Pasqua, della sezione di Tivoli, serial director di partite del Napoli. Molta è l’attesa dei tifosi napoletani per la conferma della forma smagliante di Insigne, autore di 13 gol e 4 assist, capitano istituzionale, ma anche nei fatti, per l’autorevolezza di leader in campo e fuori. Pronti…via. Un paio di falli in partenza dei rossoneri. Piede a martello di Leao su uscita di Ospina, poi atterrato Zielinski. Pressing alto del Milan e il Napoli non riparte facilmente. Gli azzurri comunque privilegiano la corsia di sinistra dove agiscono Insigne e Hysaj. Prima conclusione a rete di Insigne al minuto 15. Conversione al centro, tiro a giro ma centrale e nessun problema per Donnarumma. Al 16 Zielinski al volo dal centro dell’area su cross di Di Lorenzo, Donnarumma si distende e neutralizza con un colpo di reni in tuffo. Ci vanno duro i milanisti e anche Di Lorenzo subisce un brutto fallo. Sarebbe opportuna un po’ di severità dell’arbitro Pasqua per calmare i bollenti spiriti dei rossoneri. Grande sgroppata di Hysaj, frenata in extremis. Più Napoli negli ultimi minuti. Pasqua glissa su un fallo milanista nettissimo. Boh? Domanda: giocare in casa equivale a far falli impunemente? Metà tempo se n’’è andato senza emozioni. Ammonito Maxsimovic, non l’autore di uno sgambetto a Politano. Boh? Finora Mertens avrà toccato due volte il pallone. Così non va. Finalmente un suo tiro in porta, ma contrato in partenza. Al 29esinmo grande slalom di Insigne e assist per Zielinski. Al volo la conclusione, ma purtroppo a lato, da buonissima posizione. Comunque ancora più Napoli. Bene. Finora le migliori opportunità sono state del centrocampista polacco degli azzurri. Leao centrale al minuto 33, innocuo per Ospina. Martellante il Napoli e il Milan costretto a difendere con un vero e proprio muro eretto in area di rigore. 10 minuti al riposo e sempre 0 a 0, supremazia degli azzurri, comunque. Potrebbe sbloccare il risultato la fisicità di Osimhen, vedremo. Pestone sul piede di Politano, ci risiamo. Punizione, poi corner, al minuto 41. Finora vittoria ai punti degli azzurri. Mertens a lato su imbeccata di Insigne, che avrebbe gradito la restituzione del pallone in area. Un minuto di recupero. L’ultima azione è del Milan, senza esito. Tutti negli spogliatoi e la certezza che il Napoli avrebbe meritato di andarci in vantaggio. Bene tutti gli azzurri, ma su un gradino più alto il solito, splendido Insigne. Bene Politano, Hysaj, Koulibaly, Di Lorenzo, Fabian e di alto profilo come da qualche tempo la prestazione di Zielinki. Si è visto poco Mertens, poco anche Demme. Pioli ha scelto chiaramente di difendere e puntare su veloci ripartenze, sulla velocità e l’intraprendenza di Leao. Comunque migliori gli azzurri, dato non riconosciuto dal commento televisivo di Sky che non ha convinto. Pazienza. Riscaldamento accelerato di Osimhen. Al via della ripresa è ancora in campo Mertens. Second time. Inizio offensivo del Milan, Pioli deve aver strigliato i rossoneri. Corner per il Milan a terzo, nessuna conseguenza. Grande contropiede degli azzurri, Politano si libera dei difensori in corsa, tiro angolato, 1 a 0 per gli azzurri e ottava realizzazione per l’autore di questo importantissimo gol. Azione fulminea, Donnarumma incavolatissimo. In riscaldamento tre giocatori del Milan, che prova a reagire ed è costretto a cambiare registro nel tentativo di trovare il pareggio. Il Napoli arretra il suo baricentro, ma sarebbe un errore immaginare di poter conservare il vantaggio minimo fino al 90esimo. Giganteggia in difesa Koulibaly. Dalle sue parti non si passa. Miracolo Donnarumma su legnata potente di Fabian. Osimhen per Mertens al minuto 59, tre i cambi di Pioli. Rebic per Krunic, Saelemaekers per Castillejo e Diaz per Calhanoglu. Il Napoli, bene, non rinuncia a cercare il raddoppio e Politano continua a essere bersaglio delle scarpate di rossoneri. Ci prova Osimhen, pallone a lato. Altro cambio Milan: Meité per Kessié. Osimhen in fuga abbattuto e Pasqua fa finta di niente. Boh? Giallo invece per Di Lorenzo punito così per un fallo normale. Posizione pericolosa della punizione. Batte Tonali e Opsina compie un mezzo miracolo. Minuto 70, venti da giocare. Si intravede una certa benevolenza nel giudizio di Pasqua sui falli commessi dai milanisti. Boh? Angolo del Milan al minuto 74. Elmas per Zielinski, che ha corso per tutta la partita. Fallo di Politano su Hernandez. Ci riprova Tonali, che ha un gran tiro dalla distanza. Koulibaly in angolo e per fortuna nessun esito. Mario Rui per Politano, zoppicante, tredici al 90esimo. Ora è solo Milan. Koulibaly strepitoso. Dentro anche Bakaioko per Demme. Bisogna resistere per altri 10 minuti più recupero. Osimhen è ingabbiato tra due difensori e non riesce a far respirare i compagni. Quasi assalto dei rossoneri. A lato una conclusione del Milan. Meno sette al 90esimo, meno sei. Angolo dubbio per i rossoneri, nessun esito per fortuna. Osimhen abbattuto da Hernandez mentre è in fuga e cartellino giallo. Il Var giudica un presunto fallo di Bakayoko in area di rigore e sarebbe davvero una beffa se fosse sanzionato. Per fortuna il Var lo nega e si continua sull’uno a zero. Cinque minuti di recupero. Resistere, resistere, resistere… Guadagna un preziosissimo fallo Hysaj. Pasqua espelle Rebic, chissà cosa ha detto all’arbitro. Osimhen al volo a due minuti e mezzo al fischio finale. Angolo per il Milan. Un minuto alla fine. Trenta secondi, dieci e corner conquistato da Insigne. Siamo oltre i 5 di recupero e finisce così. Grande la missione compiuta dagli uomini di Gattuso, squadra gagliarda, determinata, intelligente, tatticamente ben studiata. Insomma, magnifica rapina esterna degli azzurri.
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