Articolo pubblicato il: 24/06/2020 14:26:26
Di Luciano SCATENI
Guida l’Hellas, mister Juric, tecnico stimato a giusta ragione, allievo del maestro Gasperini. Con lui gioco ben organizzato, piacevole a vedersi e risultati coerenti. L’avversaria di Gattuso, non a caso, ha solo un punto in meno del Napoli in classifica. Le due contendenti hanno ambizioni europee. Il Verona punta all’Europa League, il Napoli alla difficile impresa di partecipare alla prossima tornata della Champions. Le anticipazioni della vigilia raccontano che mister ‘Ringhio’ gioca la carta Milik, con l’intenzione di ottimizzare le percussioni con cross finale di Insigne e Politano, questi di nuovo preferito a Callejon, che ha la testa altrove. Sulla linea mediana in forse la scelta tra Fabian e Allan, accanto a Demme e Zielinski. A difesa della rete azzurra, dopo la squalifica, rientra Ospina e Meret non farà certo salti di gioia dopo la superba prestazione contro la Juventus in Coppa Italia. In difesa parte Hysaj, in linea con Di Lorenzo, Maxsimovic e Koulibaly. Mertens inizialmente in panchina e sicuramente orgoglioso della scritta ‘Mertens All Tome Top Scorer’ e il numero 14, omaggio al record dei 122 gol in maglia azzurra.
È legittima la curiosità sul modulo che Gattuso ha preparato per il match: le caratteristiche del Verona sono largamente ‘altro’ se paragonate al potenziale tecnico di Inter e Juventus, affrontate alla Helenio Herrera, ovvero con una diga difensiva compatta e improvvise incursioni in contropiede. Prima del via: ma Ghoulam che fine ha fatto? Arbitra Fabrizio Pasqua, di Tivoli. Pronti…via
L’audio da coronavirus è quello dei due tecnici che urlano disposizioni e incitamenti, ma anche dei giocatori, che si scambiano richieste di varia natura. Difese alte sui due fronti e andare in porta non è facile. Sostanziale equilibrio nei primi minuti, con qualche prevalenza in attacco degli azzurri, in maglia verde da trasferta. Fallo su Zielinski al decimo, punizione, ma dalla grande distanza. Poi angolo per i veneti. Devia Allan, angolo numero due, nessun pericolo. Niente di particolare, solo la conferma del marcamento stretto, a uomo, del Verona. Si gioca soprattutto a centro campo. Al minuto 18 occasione per Zielinski e grande risposta di Silvestri. Punizione per gli azzurri, batte Politano, al volo Insigne, ribatte dalla linea di porta Amrabat, ma era fori gioco del capitano. Due buone azioni del Napoli che comincia a esprimersi con pericolosità e tiene molto alto il baricentro del gioco. Grandissima opportunità del Verona al 21esimo, che in ripartenza sfiora il gol con Verre. Praticamente gol già fatto, mancato da un metro dalla porta di Ospina. Attacca il Verona una volta scavalcato il ventesimo minuto. Time out per dissetarsi, fa un gran caldo e i tecnici approfittano per suggerimenti e disposizioni. Buona manovra dei veneti al 28esimo, cross dalla sinistra per Faraoni. Un minuto dopo Ospina respinge una conclusione di Di Carmine. Il Verona guadagna un calcio d’angolo, frutto di percussioni sulla fascia sinistra. Riparte il Napoli spinto da Zielinski. Un fallo su Demme al limite dell’area non è sancito da Pasqua per la regola del vantaggio, ma è una decisione contraria agli azzurri. Non è un bel calcio. Infortunio di Ospina, lieve per fortuna per un fallo di Faraoni. In 35 minuti niente di eccezionale, ma ci pensa Milik a sbloccare il risultato. Angolo per gli azzurri e l’invito dalla bandierina è di Politano. Sale in cielo Milk, torsione perfetta della testa, uno a zero e decimo gol del polacco. È il trentottesimo, si pensa oramai al minuto 45 più recupero del time out e per infortuni. Angolo per i veronesi, respinge ancora in angolo la difesa, Ospina blocca. 4 i minuti dell’over time, spinge la squadra di Juric. Tiene palla il Napoli per andare all’intervallo con il vantaggio acquisito. 90 secondi al riposo. Napoli in avanti nell’ultimo minuto e Pasqua manda tutti negli spogliatoi. Il giudizio? Molte attenuanti: caldo, partite ravvicinate, lungo periodo di stop e allora gioco non propriamente dinamico, non spettacolare. Vantaggio prezioso per gli azzurri. A dire il vero, in questo mini torneo ancora non si è visto un gran calcio. Di sicuro c’è che le quotazioni di Milik s’impennano verso l’alto e sarà gara aperta tra molti agenti per posserderee il suo cartellino.
Si riparte: Fabian sembra prepararsi per entrare in campo. Il caldo con la sera si è attenuato, buon per i giocatori. Allan al primo minuto ha la palla gol al termine di un’azione velocissima, ma Silvestri si oppone al due a zero. Gli azzurri devono fare molta attenzione ai veloci contropiedi dei veneti. Zielinski è primo nella pagella del Napoli. Tira da fuori area Veloso, Ospina non blocca, ma riprende il pallone. Politano al nono, respinge Silvestri. Finora nessun cambio dei 5 consentiti. Si ha l’impressione che lo strepitoso Di Lorenzo della prima parte del campionato sia un po’ in ombra per qualche distrazione sulla sua fascia difensiva. Il non gioco permane. I tentativi hanno poco del progetto capace di incidere. Gol di Faraoni al 60esimo, ma c’è un tocco di mano di Zaccagni e Pasqua verifica al Var. Calcio di punizione per il Napoli, Gattuso si rianima. Più Verona nei primi minuti della ripresa. Ci prova Insigne al decimo, ma il tiro è debole e centrale. Angolo per deviazione di Koulinbaly, al minuto dodici. Entra Fabian Ruiz per Allan e Ghoulam (chi si rivede!) per Hysaj. Mertens deluso, voleva entrare. È più intraprendente il Verona. Pazzini e Salcedo per Di Carmine e Zaccagni: è la mossa di Juric. Insigne guadagna un angolo al 71esimo. Mertens per Milik al minuto 72, Lobotka per Demme. In avanti gli azzurri e pausa rinfresco. Parlano i due tecnici. Chissà che la sosta non diventi prassi permanente. Pasqua calcola i minuti di recupero. Pessina per Verre, così decide Juric. 12 minuti al 90esimo. Insigne a giro al 81esimo, direzione giusta, ma palla alta sulla traversa. Ci prova il Verona e una lunga azione si conclude con un tiro a lato. Altri cambi. Lozano (altro redivivo) per Politano, Di Marco per Ambarat. 6 minuti alla fine del tempo regolamentare. Il Napoli resiste agli sforzi dei veneti. Una vecchia e saggia regola per non soffrire è di contare su più di un gol di vantaggio. Angolo per il Verona, pallone sul fondo. Tre minuti al 90esimo. Tengono palla gli azzurri. Gran tiro di Insigne, grande risposta di Silvestri e angolo per il Napoli. Batte Ghoulam ed è il due a zero. Pallone a rientrare, tocco di testa di Lozano. Terzo gol del messicano in campionato. Sei minuti di over time. Ma quasi due già se en sono andati. Lozano fallisce il più facile dei gol, solo a tu per tu con Silvestri. Mira imprecisa. Assalto finale del Verona. Mertens guadagna una punizione preziosissima a 120 secondi dalla fine. A 120 secondi dal triplice fischio di Pasqua angolo per i veneti. Si chiude su un contropiede degli azzurri.
A Gattuso riesce quanto non è riuscito a Sarri enon è poco con una sinora squadra qual è l’Hellas. Confermata la solidità difensiva degli azzurri, garantita soprattutto da un immenso Koulibaly, il Napoli punta con autorità a conquistare un posto per la Champions. Prossimo turno, domenica 28 Napoli-Spal e probabilmente altri tre punti da incassare senza grandi difficoltà.