Articolo pubblicato il: 23/10/2016 18:07:41
Manolo Gabbiadini, ovvero come mutare una partita vicina alla perfezione in una sbiadita fotocopia. E’ il trentunesimo del primo tempo e il Napoli ha finora ridimensionato il Crotone, in pratica lo ha retrocesso a squadra di categoria inferiore. Il centravanti azzurro subisce un fallo, certamente duro, forse cattivo e non è la prima volta che deve lamentarsi di marcature ai limiti della normalità di gioco. Da terra, dov’è finito, reagisce con un calcione, evidente, plateale, frutto chiarissimo di frustrazione per le difficoltà di dimostrare le chance di coprire il vuoto di Higuain prima e Milik poi. Mazzoleni non può che mostrargli il cartellino rosso e per gli azzurri si annunciano le fatiche di un’ora con l’uomo in meno. Un’aggravante è l’inevitabile squalifica di due giornate che priverà il Napoli della punta centrale nelle prossime partite con l’Empoli al San Paolo e con la Juve a Torino. Insomma una frittata che costa al Napoli una caduta verticale di qualità e consente al modestissimo Crotone di provare a risorgere dalla mediocrità. Le cose per gli azzurri erano messe proprio bene. Solido in difesa con Maximovic in rapida crescita per sicurezza e finalmente anche per intraprendenza oltre i confini della difesa, la squadra di Sarri deve brindare a champagne per la conferma del talento di Diawara, diciannovenne con una grande prospettiva di regista. Cordaz tra i pali dei calabresi compie un paio di parate che il gergo calcistico definisce miracolose e una proprio per opporsi a un’irruzione di Gabbiadini su cross di Callejon. Il portiere però niente può al minuto 17 (smentiti quei napoletani che ritengono il numero sfortunato). Dribling irresistibile di Mertens che si libera di un paio di mastini . Cross forte, batti e ribatti in area, pallone sul piede di Callejon. Gran tiro secco, Ferrari prova a intercettarlo senza successo, 1 a 0 per il Napoli, strameritato. La partita cambia subito dopo l’espulsione di Gabbiadini con il Crotone che non sa approfittare della superiorità numerica. Cordaz a un minuto dalla fine del primo tempo si esibisce in una seconda parata alla Batman e nega a Callejon la doppia segnatura personale. Lo spagnolo raggiunge quota 6 reti in questo campionato, goleador del Napoli, in attesa di Milik. Il due a zero con cui si va al riposo è firmato al 34° da Maximovic che spinge in rete una deviazione di Koulibaly. Il Crotone esce da campo a testa bassa, fischiato dal suo pubblico. La ripresa è da dimenticare. I calabresi non hanno la qualità per imboccare la strada del gol e governano con difficoltà il vantaggio dell’uomo in più ma almeno acquisiscono il possesso palla, agevolato dalla stanchezza del Napoli che comincia a pagare gli impegni di campionato e di Coppa dei Campioni. Senza esiti concreti la superiorità del Crotone che prova e riprova trova il gol dell’1 a 2 a un minuto dalla fine dei tempi regolamentari. Calcio d’angolo mischia caotica nell’area regno di Reina, difesa azzurra distratta, nella convinzione di non avere più niente da temere. E invece Rosi nella mischia trova la pedata che trafigge l’incolpevole Rejna. 2 a 1 per per il Napoli nella giornata storta della Juve, sconfitta Milano. Buona notizia per Sarri che a proposito ha sostituito Hamsik per Zielinski, Giaccherini per Callejon ed El Kaddouri per Mertens, uomo guida di questo Napoli.
Luciano Scateni