Rifletta Spalletti e in tempi stretti, provi De Laurentiis a distrarsi, a non pensare alla crisi del cinema e incarichi un’agenzia investigativa specializzata in indagini calcistiche, perché accerti cosa si cela dietro la devastante serialità di acciacchi muscolari dei calciatori napoletani. Normale certo non è la frequenza di strappi, indurimenti e altre menomazioni muscolari che ghigliottinano l’organico, giudicato ad inizio di stagione finalmente congruo per numero di titolari da alternare senza perdere qualità. Napoli, abbonato all'infermeria, deve fare di nuovo i conti con le indisponibilità. Sono cinque i calciatori non arruolabili in vista della trasferta a Cagliari, per la settima del girone di ritorno. Alla buona notizia del recupero di Osimhen (ma forse in panchina al via), fa riscontro la rinuncia, oltre di Insigne (affaticamento alla coscia destra), di Politano, Lobotoka, Lozano, Anguissa e Tuanzebe. Tra l’altro gli azzurri, tra soli tre giorni incroceranno di nuovo i fioretti, o meglio le sciabole, con il Barcellona. La posta in palio di stasera: per Mazzarri, non dimenticato coach degli azzurri, è tempo del massino impegno per uscire dal pericoloso stazionamento nella parte a rischio retrocessione della classifica. Per Spalletti è imperativo categorico tornare a casa con i tre punti e la promettente coabitazione in vetta alla classifica con il Milan miliardario. Giornata fausta per gli azzurri: ko casalingo dell’Inter, sconfitta dal Sassuolo e dell’Atalanta (1 a 0 per la Fiorentina). Pareggio miracolo della Salernitana che ha fermato i rossoneri di Pioli (2 a 2) e pareggio della Juve nel derby con il Torino. Petagna dal via e Mertens, Mario Rui a sinistra, Di Lorenzo a destra, a dare sostanza al centrocampo, Fabian no, Elmas in appoggio al centrale d’attacco. Napoli a trazione anteriore. Arbitra Simone Sozza. Sostituisce Mariani designato in partenza (perché gradito al Napoli?). Al Var Valeri e Raspollini. Napoli finalmente in azzurro, maglie firmate da Giorgio Armani. Primi dieci minuti, come descriverli, inutili, nel senso di improduttivi, di studio, fatta eccezione per un paio di corner a favore degli azzurri, come accade molto spesso senza esito. Raahmani mette a lato un pallone invitante. Grande densità dei rossoblu sardi nella propria metà campo e non è facile superare la diga difensiva progettata da Mazzarri. Al minuto 17 occasionissima per Altare, che con Ospina fuori gioco, spedisce sul fondo. Intraprendenza del Cagliari e gli azzurri rischiano. Ci prova Joao Pedro, palla di un niente a lato. Si legge la preoccupazione sul volto di Spalletti. Napoli opaco in questa fase del match. Di Lorenzo subisce un colpo alla testa, esce, rientra, esce definitivamente. Altra iella e Malcuit in campo sulla fascia destra, al 28esimo. Chi sono il santo o la santa protettori dei calciatori? Conviene saperlo e chiedere che tutelino la salute degli azzurri. Vento forte in questo primo tempo a favore dei sardi, che profittano e gestiscono la partita. Pericoloso Joao Pedro, mae finora zero emozioni. Possesso palla del Cagliari, oltre il 60%. Grande azione, gran tiro di Mario Rui e salva Cragno in angolo. Minuto 34. Giallo a Joao Pedro per fallo a gamba tesa su Raahmani. Visto e non visto: ma c’è anche Mertens in campo? Eccolo, ottiene un calcio d’angolo. Rallenta il Cagliari, ma gli azzurri profittano del calo dinamico? Non profittano. Giallo per Malcuit, fallo pericoloso su Dalbert. Spogliatoi e la speranza di un replay napoletano di un tempo sotto tono e l’altro di buon livello. Ottimismo? Vediamo. Vento a favore degli azzurri nel secondo tempo. Pericoloso il Cagliari, Deiola manda fuori di poco e si dispera. Riscaldamento a bordo campo di Fabian. Pereiro calcia da fuori area. Tiro innocuo, Ospina, papera gigantesca, non trattiene il pallone, 1 a 0 e vantaggio meritato dei sardi. Minuto 58. Poi Ospina miracolo. Colpo di testa di Altare tutto solo e sfiorato il 2 a 0. Ounas, Fabian, Osimhen per Juan Jesus Petagna e Demme. Così Spalletti, che manifesta tutto lo scontento per la superiorità evidente del Cagliari, terzultima in classifica. La squadra di Mazzarri si oppone agli azzurri con muscoli, cuore e asfissiante aggressività degli undici giustamente assatanati. Marin per Grassi, 11 minuti al 90esimo. Quasi solo Cagliari, incredibile, ma vero. Zappa per Pereiro e Pavoletti per Baselli. Zanoli per Malcuit (boh? infortunio o che?). Marin e nuovo miracolo di Ospina. Pallone tolto dall’incrocio dei pali. Al minuto 86 Mario Rui, cross per la testa di Osimhen. Grande gol e pareggio che somiglia molto al coniglio che esce dal cappello a cilindro del prestigiatore. Forza Napoli dicono in radio a Kiss Kiss e allora forza Napoli, ma non quello di stasera, miracolato dal suo centravanti mascherato. Rischia ancora il Napoli nei minuti di over time. I tre fischi di Sozza premiano oltre il lecito la brutta copia degli azzurri. Una domanda per il lodatissimo Spalletti: cosa lo ha indotto a ritardare i cambi? E la personalità della squadra, che gli riconoscono molti addetti ai lavori?
Luciano Scateni
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