Non esiste un’analisi di calciofili su analogie e differenze tra una squadra di calcio che naviga nelle retrovie della serie A e una che presidia la vetta della serie B. Perciò non è agevole la diagnosi di Napoli-Empoli, match di Coppa Italia, trofeo detenuto dagli azzurri, se si paragonano le difficoltà di Gattuso nella sfida di questa sera al Maradona Stadium, con le stentate prestazioni di campionato contro squadre a rischio retrocessione. In palio c’è stasera l’approdo ai quarti di finale, ma all’orizzonte anche la doppia fatica di campionato con la Fiorentina e con la Juve per la ‘supercoppa’. La tentazione è di operare un deciso turn over e risparmiare energie, cum iudicio però, perché una sconfitta con l’Empoli, dopo una serie di prove per nulla convincenti della squadra, potrebbe riservare il rischio di una quasi inevitabile crisi. La buona notizia è la ritrovata disponibilità di Koulibaly. L’altra, meno rassicurante, è la riconferma di Rrahmani, partita disastro a Udine la sua, ma è proprio per questo che Gattuso gli concede la chance di rimediare. Turno strameritato di relax psicofisico per Insigne e Zielinski, in panchina Fabian Rui, ombra del fantastico centrocampista corteggiato da mezza Europa solo un anno fa e fuori anche Malcuit, che non deve godere di grande credito di Ringhio. Meriterebbe un mercoledì di riposo anche Lozano. Da qualche partita in qua è l’azzurro che spende più fiato e gambe. Sorprende l’analoga scelta al risparmio di Dionisi, che contro un’avversaria di rango dovrebbe essere indotto a mandare in campo la formazione più competitiva. Ricorre invece anche lui a un sostanzioso turn over, evidentemente preoccupato per il prossimo impegno di campionato con la Salernitana. Domanda: ma Gattuso, quanto pensa di puntare sull’obiettivo Coppa Italia, considerate le ridotte ambizioni di scudetto che il campionato è sul punto di sancire? Secondo quesito: che spiegazione si dà per capire lo stato di evidente mediocrità di una squadra costruita per vincere e divertire e che da qualche tempo a questa parte, stenta a incassare i tre punti e sicuramente non diverte? Nota supplementare. Sospetti di contagiati nel team toscano e la Asl di Napoli ha prescritto l’isolamento di alcuni componenti dell’Empoli, sembra anche l’allenatore Dionisi e tre giocatori, che sono stati a stretto contatto con un passeggero dell’aereo che ha riportato la squadra in Toscana da Cosenza. Arbitra Giua di Olbia, si parte…Il primo calcio d’angolo è dei toscani, ma la prima occasione è di Lozano servito da Di Lorenzo. Grande parata di Furlan, al settimo. Ai giovani dell’Empoli non fa difetto l’intraprendenza. Equilibrio iniziale. Senza preavviso un grande slalom con percussione di uno stratosferico Lozano consente al messicano di calibrare un cross che Di Lorenzo, ex Empooli, da non poca distanza colpisce di testa con perfezione, alla Ibrahmovic, e spedisce il pallone nel sette alla destra di Furlan: 1 a 0. Il gol galvanizza il Napoli che spinge sull’acceleratore e dà segni di buona salute, ma l’Empoli dimostra il perché del primo posto nella classifca della serie B. La differenza di categoria comunque si vede e come, accentuata dalle numerose assenze dei toscani da Covid. Matos conclude di testa un bel cross da destra di Zappella, spettacolare rovesciata acrobatica e pallone di poco alto sulla traversa. Si evidenziano i problemi emersi di recente nel reparto difensivo degli azzurri e Gattuso dovrà impegnarsi a risolvere il problema. Che diventa clamoroso quando Bajrami si destreggia bene in area del Napoli e con un tiro a giro, alla maniera di Insigne, trova un gol molto bello. 1 a 1. Dov’è finita la difesa più impenetrabile del campionato? Lozano, ancora lui, di nuovo migliore in campo, con un’inversione al centro, palla al piede, tipica di Insigne, trova la precisione e la forza di un destro micidiale, che piega le mani di Furlan ed è 2 a 1, al minuto 38. Spogliatoi. Commento? Napoli non male, Empoli pure. Un grande Lozano, capace anche di interventi provvidenziali in difesa, molto bene Di Lorenzo sulla fascia destra, meno Ghoulam sul lato opposto e Koulibaly recuperato pienamente dopo l’infortunio muscolare. Non è comunque questo il test per capire se il Napoli si è lasciato alle spalle la zona d’ombra delle ultime prestazioni, ma vincere se il risultato premierà gli azzurri, farà bene alla salute mentale della squadra. In attesa di Osimhen, ancora in quarantena e di Mertens che può già tornare in campo, le aspettative offensive degli azzurri sono affidate a Lozano, ai piedi buoni di Politano, alla stazza da centravanti vero di Petagna. Intanto al Napoli si fa obbligo di mettere al sicuro il risultato di questa partita contro un buon Empoli. Second time, si riparte… Riscaldamento di Insigne a bordo campo. Troppa libertà per i toscani, che arrivano al tiro senza troppi problemi: c’entra forse che gli azzurri sono alla partita numero quattro in dieci giorni? Spinge molto il Napoli e sfiora il gol su iniziativa di Petagna. Colleziona corner la squadra azzurra, ma com’è noto su questi calci dalla bandierina ha sempre la meglio la difesa. L’assalto al forte della porta difesa da Furlan diventa sempre più serrato e i tentativi di andare in gol si moltiplicano. Riparte l’Empoli. Entra Insigne per Politano al minuto 61. Due sostituzioni per l’Empoli. Fuori Matos e Haas, dentro Moreo e Cambiaso. Il castigatore degli azzurri, al secolo Bajrami, profitta della passività difensiva degli azzurri e dalla distanza trova un gran bel tiro, che Meret vede solo quando è in fondo alla rete. Al 68esimo è 2 a 2. In campo Zielinski e Fabian. Insigne al 71esimo spreca un quasi gol. Spedisce alle stelle una deviazione al volo su cross dalla destra. Lozano sfiora il palo, servito da Insigne con un lancio un po’ lungo. Continua la mancanza di concretezza degli azzurri a cui partecipa Fabian con un tiro debole e centrale. L’Empoli comincia a pensare che potrebbe anche battere gli azzurri e insiste in avanti. Guadagnano angoli gli azzurri e l’ultimo finalmente regala il 3 a 2, con un ta pin di Petagna su respinta della difesa che si era opposta al colpo di testa di Raahmani. Minuto 76. Otto minuti più tardi il palo respinge un gran tiro di Fabian Ruiz. Moreo al volo su affanno dei difensori azzurri, pallone alto, oltre la traversa. Bakayoko e Llorente in campo, per Petagna e Demme. Contro una squadra di serie B, in emergenza, con tanti giovani in sostituzione di titolari, il Napoli di Gattuso ha poco da esultare per una vittoria addirittura sofferta. Comunque, quarti di Coppa Italia in carniere e ci si deve accontentare.
Luciano Scateni
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