Come va? Tutto bene risponde il Maradona stadio. 3 a 0 al Bologna Napoli e Bologna chiudono il programma della decima di serie A al Maradona. Gli azzurri sono seriamente intenzionati a vincere dopo lo zero a zero di Roma per non perdere contatto dal Milan. I felsinei cercano l'impresa che non è riuscita in inferiorità numerica proprio contro i rossoneri. Spalletti, regista dalla tribuna, squalificato, è orientato a posticipare la scelta di un largo turnover, quando si disputerà il derby campano all’Arechi con la Salernitana. Uno indubbio vantaggio, in questa impegnativa stagione è l’opportunità del Napoli di alternare in campo giocatori di pari valore, che partono dalla panchina e diventano determinanti quando fiato e gambe di chi è in campo avverto la stanchezza, a scapito delle dinamiche di gioco. A centro campo intercambiabilità Anguissa, Fabian, Demme, Zielinski, Lobotka, in avanti Mertens, Politano, Lozano, Ounas, Insigne, ovviamente Osimhen e in difesa, aspettando il pieno recupero di Ghoulam, Ospina-Meret, Rrahmani-Manolas, Mario Rui-Malcuit e il monumentale Koulibaly. In casa Mihajlovic forfeit di Arnautovic, infortunato e degli squalificati Soriano e Soumaoro. Dirige l’incontro il giovane ma autorevole Marco Serra, sezione di Torino, al VAR Mariani. Indotto da incosciente baldanza, dote dello spericolato Mihajlovic, il Bologna sembra una squadra vera per dieci minuti, quanti ne occorrono al Napoli per farla sparire dal campo nei successivi 80 minuti. Spalletti, sommersa che s’intravede dietro il vetro del gabbiotto dov’è lo tiene prigioniero la squalifica gode nell’osservare il gioco spumeggiante degli azzurri, stasera in elegante tenuta nera. Finalmente, in verità anche per l’inconsistenza dei felsinei si può leggere il lavoro di cesello del tecnico. Il possesso palla somiglia sempre di più alla magia del Barcellona guidato da Guardiola. La ragnatela di passaggi ubriaca gli avversari e impedisce che tocchino il Pallone per molti minuti; è una tessitura elegante, vicina alla perfezione. L’inerzia della partita, completamente del Napoli, racconta che nei primi 45 minuti il Bologna non ha mai messo il naso nella metà campo degli azzurri. Ospina disoccupato, Koulibaly centrocampista aggiunto, Rahmani quasi in vacanza. Le eccellenze: un monumentale Fabian, padrone assoluto del centro campo, il miglior Mario Rui da quando è arrivato all’ombra del Vesuvio, solidità e intelligenza tattica di Anguissa. ‘So, so’ Lozano, come dicono gli inglesi, non brillante sulla fascia destra. Insigne, al 15esimo, lanciato alla perfezione da Osimhen fallisce un’occasione d’oro, ma compensa l’errore con una delle solite prestazioni maiuscole a tutto campo. A certificare lo strapotere del Napoli arriva un nuovo capolavoro. Dalla grande distanza con il suo educatissimo sinistro Fabian spedisce il pallone all’incrocio dei pali e per Skorupski è la resa. Uno a zero al minuto 18. Solo Napoli in campo, bello a vedersi e ben oltre il rodaggio dell’avvio di un campionato che propone emozioni e soddisfazioni per i napoletani. Stasera nel futuro immediato e della ripresa, l’oroscopo riserva piacevoli sorprese. Insigne, bravo Spalletti a dargli fiducia, non fallisce per due volte dal dischetto del rigore, a valle di circostanze propiziate per due volte dallo strapotere di Osimhen. Contro questo gagliardo Napoli le avversarie di turno coltivano per poco l’illusione di cavarsela con la scelta dell’‘indietro tutta’. Non funziona, per la qualità complessiva degli azzurri e il loro straordinario potenziale offensivo che finisce per aver la meglio. Non riesce il tentativo di fuga del Milan, gli azzurri tornano in vetta alla classifica, appaiati ai rossoneri e guardano alla ghiotta opportunità per il Napoli di rimanerci favorita dal turno numero 11 del campionato che propone agli azzurri il derby campano con la Salernitana. Ma torniamo a stasera: 3 a 0 al Bologna, cosa meglio di così? In campo per gli ultimi minuti anche il prezioso Ghoulam. Bentornato.
GoldWebTV è anche su WhatsApp! Iscriviti al canale per avere le ultime notizie direttamente sul tuo telefonino!