Bene quel che finisce bene. Napoli 2, Benevento 0
L’incipit del preambolo di Napoli-Benevento è quasi laconico. Una prestazione scialba degli azzurri contro la fraterna formazione sannita, aprirebbe un solco abissale nel rapporto di fiducia, già in bilico, fra il generoso tecnico, la dirigenza del club partenopeo e il popolo dei tifosi. Gattuso, forse più di Inzaghi, deve offrire la prova non facile di essere allenatore di statura adeguata a un club di alta classifica e nelle competizioni internazionali. Fallisse contro la simpatica compagine beneventana, che staziona (con dignità) nella zona bassa della classifica, l’esito del test di stasera racconterebbe l’inadeguatezza del Ringhio calabro, ma contemporaneamente la responsabilità del Napoli Calcio per la sua scelta, probabilmente agevolata dai suoi costi tutt’altro che proibitivi. Turno 24 del campionato di serie A e ieri l’annuncio della data del 17 marzo per il recupero di Juventus-Napoli rinviata a causa del coronavirus. Questo Napoli, declassato al settimo posto in classifica, ha 40 punti in classifica. Al Maradona Stadio 7 vittorie, un pareggio, tre sconfitte e la recentissima eliminazione in Europa League. Sono 25 i punti del Benevento: tre pareggi alle spalle (Samp, Bologna e, significativo, quello con la Roma). Il modulo degli azzurri, ballerino da qualche turno di gioco torna al 4-2-3-1 e per la contemporanea indisponibilità dello iellato Osimhen, di Petagna, di Llorente emigrato in quel di Udine, riprende il ruolo di ‘finto’ centravanti ‘Ciro’ Mertens. Il Napoli, così assestato, non ha torri in attacco per sfruttare cross e calci di punizione, corner. Ghoulam, gran partita la sua con il Granada, al posto di Mario Rui, fuori il distratto Maxsimovic, dentro Rrahmani. Ancora in infermeria Manolas e Lozano. Bakayoko e Fabian alle spalle di Zielinski (in gran forma) Politano, Mertens, Insigne.
Tre partite in una settimana per i sanniti di Inzaghi e il sogno è di una pirateria da tre punti a Napoli. Rientra Letizia, recuperato Tuia, Caldirola per lo squalificato Glik, o probabile l’inserimento di Barba, uomo di esperienza e di copertura. Foulon sulla fascia sinistra Noie muscolari per Improta e out anche Falque, Improta, non al top per noie muscolari, non dovrebbe essere rischiato. Il derby dei fratelli Insigne probabilmente nella ripresa. Dietro Lapadula e Caprari, ballottaggio proprio tra Insigne e Hetemaj. In partenza il secondo. In campo Ionita. In tribuna Inzaghi, squalificato, lo sostituisce il napoletanissimo Maurizio D’Angelo. In panchina altri due partenopei: Insigne junior e Letizia D’Angelo.
Arbitra Rosario Abisso, sezione di Palermo, pronti…via
Subito aggressivi gli azzurri, come previsto, ai sanniti andrebbe bene un pari, anche uno zero a zero e provano a non prendere gol. Si gioca come negli oratori, in una sola metà campo. Indovinate quale. Koulibaly agisce come regista aggiunto e non è una novità. Più di un cross dalla destra, di Insigne e Ghoulam, troppo alti per la stazza fisica di Mertens. Finiscono preda di Montipò, in assenza di Osimhen o Petagna. Sinistro di Fabian al minuto 14. Ci riprova lo spagnolo, mira imprecisa un minuto dopo. Ghoulam sembra tornato alla forma di due anni fa. Alleluia. Difesa del Benevento attenta, concentrata, non impenetrabile. Punizione per gli azzurri e corner. Insigne dalla bandierina, nessun esito. Gli azzurri collezionano calci d’angolo, nessun pericolo per Montipò. Mertens inventa una delle sue bordate e sfiora l’incrocio dei pali. Corner numero ‘enne’ al minuto 25, lo batte Ghoulam, respinge di pugno Montipò, che di lavoro stasera ne ha parecchio, ma non di particolare difficoltà. Quasi mezz’ora se n’è andata e il risultato non si sblocca. Altro calcio d’angolo per gli azzurri. L’ironia di Boskov avrebbe commentato così: “Bene tanti calci d’angolo, ma con i corner non si vince” e neppure con i calci da fermo, se al centro dell’attacco non c’è una torre a svettare. Prima azione d’attacco del Benevento al 33esimo. Minuto 34 fatale per i sanniti: Politano, azione insistita, respinge la difesa, irrompe Ghoulam, crooss su cui si avventa Mertens ed è finalmente l’1 a 0. Metà merito del gol è di un tenace Politano. Raddoppia Zielinski, purtroppo in fuori gioco, ma che gol! Al minuto 39 Lapadula in contropiede, grande risposta di Meret in angolo e corner bis. Ci si avvia al riposo. Meno produttivo il gioco degli azzurri sulla fascia destra dove agisce Di Lorenzo, sicuramente meno incisivo di Ghoulam, che speriamo resti a Napoli. Il Napoli ripete un suo errore storico. Dopo il gol va in pausa di riflessione e consente al Benevento di affacciarsi nella propria metà campo. Tutti negli spogliatoi. Mertens alla 250esima partita in serie A conferma di essere un fantastico terminator. Degli azzurri che dire: fa difetto come da tempo la concretezza indispensabile per mettere a frutto senza preoccupazioni l’evidente superiorità..
Second time, in campo Insigne junior per Schiattarella, non in grande condizione fisica. Ripartenza e azzurri in attacco. Al minuto 53 Politano guadagna un buon calcio piazzato e ci prova. Pallone sulla barriera. Niente di nuovo all’orizzonte. Più Napoli, ma zero pericolosità. S’infortunano Di Lorenzo e Lapadula, niente di grave. S’infortuna anche Mertens, caviglia sinistra, la stessa che lo ha tenuto fuori per mesi. Si rialza, meno male. Se ne vanno quindici minuti del Napoli poco brillante degli ultimi tempi. Un destro a giro di Insigne sfiora l’incrocio dei pali. Esce Caprari dento Sau, dentro Letizia per Foulon. Iniziativa del solito Insigne, cross come ai tempi di Callejon e Di Lorenzo lo impatta con il corpo. 2 a 0 al minuto 66, ma Var, forse per un tocco di mano di Politano su tentativo di respinta di Letizia. Gol valido, sospiro di sollievo. Ghoulam guadagna un corner e lo batte, respinge la difesa e angolo bis dal lato opposto, nessuna conseguenza. Galich, argentino di un metro e novanta per Lapadula. Venti minuti al 90esimo. Interessanti i frequenti cambi di campo di Insigne, con lanci di 40 metri. Millesimo corner per gli azzurri e sempre sulla fascia presidiata da Ghoulam. Koulibaly spreca un’occasione ghiottissima: solo in area, a tre metri da Montipò, spedisce di testa a lato[S1] . Si nota un po’ di rilassamento degli azzurri e Gattuso urla, non ci sta a tollerare il ritmo calmo della squadra. Doppio giallo per Koulibaly. Rosso, espulsione e forfeit per la prossima partita. Fallo di rabbia per un pallone perso, ovvero pessima ingenuità per un esperto professionista qual è. Dentro Maxsimovic ed Elmas per Mertens e Zielinski. Dentro anche Hysaj per Politano. Squadra rivoluzionata, difensivista all’eccesso e Benevento avanti tutta. Tre minuti al 90esimo, quattro di recupero. Melina giustificata degli azzurri, suggerita giustamente da Ringhio Gattuso. E allora: missione compiuta, niente di trascendentale, ma tre punti che valgono un profondo respiro di sollievo per l’ambiente azzurro. Pagelle? Promossi a pieni voti Ghoulam, Insigne, Politano, Fabian. Bene Bakayoko e Rrahmani, Zielinski. Sei in condotta lo merita Koulibaly, autore di un paio di falli immotivati, che costano la sua assenza nel prossimo impegno di campionato, per aver collezionato due cartellini gialli e l’inevitabile rosso. Comunque, per capire se è la svolta positiva di questo Napoli, non c’è che attendere impegni più probanti.
GoldWebTV è anche su WhatsApp! Iscriviti al canale per avere le ultime notizie direttamente sul tuo telefonino!