Articolo pubblicato il: 13/07/2020 14:54:02
Ai punti il Napoli, ma è pari con il Milan
Strana faccenda il calcio. Pioli, tecnico del Milan, una delle squadre più in forma del campionato dopo il lockdown, che ha fatto un lavoro straordinario e ha concluso con successo il torneo in corso farà le valigie, con il benservito della società. Questo singolare addio nulla toglie alla serietà professionale dell’allenatore per poco ancora dei rossoneri e stasera, al San Paolo, si può scommettere, che ce la metterà tutta per prendersi i tre punti e scavalcare il Napoli al sesto posto in classifica. Certo, dovrà fare i conti con la rabbia e la grinta di Gattuso e degli azzurri, strepitosi alla ripresa dopo il lungo stop. Ringhio, è stato adottato da Napoli, come ‘Ciro’ Mertens e Koulibaly (“Mi trovo bene in questa città e non ho chiesto io di andar via”), in qualche modo come Callejon, che per ora ha prolungato il contratto in scadenza fina alla fine di agosto e Zielinski, che ha confermato di rimanere in azzurro. Il coriaceo allenatore calabrese di Schiavonea, temprato dalle difficoltà di un’infanzia tutt’altro che opulenta, compete da questo punto di vista con la condizione di partenza analoga di Ibrahimovic, vissuta nella sua Malmoe. Giornata numero 32 del mini torneo post Covid-19, ad alta intensità di spesa energetica, per l’esigenza di incontri ravvicinati con l’obiettivo di recuperare tanto tempo senza calcio. Gattuso ha il vantaggio mentale di aver già acquisito il diritto a disputare l’Europa League grazie alla vittoria della Coppa Italia a spese della Juventus, Pioli deve provare a emularlo di qui al the end del campionato. Si gioca in una serata che non si è liberata completamente del caldo accumulato in giornata, a porte chiuse, nell’atmosfera surreale che priva i giocatori dell’incitamento dei tifosi, ma rivela le emozioni e il volume di molti decibel degli allenatori. Il Milan esibisce l’esaltante successo per 4 a 2 sulla Juventus, il Napoli il bottino di sette vittorie su otto incontri e una sola sconfitta con la super Atalanta di Gasperini. In campo per gli azzurri di nuovo Ospina, dopo la sosta per infortunio e Maxsimovic accanto a Koulibaly che ha scontato la giornata di squalifica. Riposa Manolas, sotto pressione per la lunga assenza da infortunio, rientra il ritemprato Di Lorenzo. Alla solidità del centrocampo provvedono Lobotka, Fabian Ruiz e Zielinski e per sfondare le linee difensive rossonere Gattuso opta per la collaudatissima truppa d’assalto Callejon, Mertens, Insigne, quest’ultimo a livelli di forma stratosferici. Nel Milan di Pioli un solo cambio rispetto alla squadra vittoriosa sulla Juve con il recupero di Calhanoglu, che agirà a sostegno di Ibrahimovic. Vortice di ricordi per Rino Gattuso, 13 anni con la maglia rossonera, ma concentrazione sul match di questa sera che promette buon calcio, ma anche battaglia aperta sui due fronti. Rossoneri galvanizzati dalle vittorie su Lazio e Juve, le due prime della classe. Record d’incasso, zero spettatori.
Arbitra La Penna, di Roma, pronti...via e primo tocco per il Napoli. È importante la presenza di Lobotka a centro campo per la sua capacità di intercettazioni e avvio delle manovre d’attacco. Si trovano a memoria i tre incursori azzurri e specialmente Insigne con Mertens. Primo angolo per i rossoneri al settimo, respinge la difesa. Il gioco ristagna a centro campo e ancora nessuna incursione di rilievo dall’una e dall’altra parte. Giallo per Di Lorenzo al decimo, discutibilissimo su Hernandez. Proteste inutili, La Penna irremovibile. Punizione per gli azzurri al 13esimo, ma dalla grande distanza. Di spettacolare per ora niente. Mertens slalom micidiale fra tre avversari, percussione all’interno dell’area, risponde da par suo Donnarumma. Secondo angolo per Napoli, minuto 17, trentesimo palo del Napoli, colto da Insigne, ma con Di Lorenzo in fuori gioco. Più Napoli che Milan. Occasione colossale per Callejon al minuto 19, tiro a botta sicura, Donnarumma supera se stesso. Al ventesimo, a sorpresa va in gol il Milan con Hernadez con un tiro al volo su cross dalla destra, che piega le mani di Ospina. 1 a 0 per i rossoneri. Reagisce il Napoli, che avrebbe meritato di segnare per primo. Grande conclusione di Zielinski e peccato, la fucilata finisce di pochissimo a lato con Donnarumma battuto, al 24esimo. Break come sempre in questi giorni di gran caldo e mini doccia per tutti i sudatissimi ventidue. Agli azzurri manca solo di concretizzare l’evidente superiorità tattica. Giallo per Mario Rui e tutti e i due i terzini del Napoli devono stare molto attenti a non commettere altri falli da cartellino giallo. Finalmente giustizia è fatta. Koulibaly guadagna in attacco una punizione, Donnarumma va a caccia di farfalle, irrompe Di Lorenzo ed è uno a uno (minuto 36). Il gigante senegalese del Napoli si improvvisa attaccante aggiunto ed è devastante. Continua la superiorità degli azzurri, angolo al minuto 38. Legnata di Mario Rui al 40esimo, si oppone Donnarumma a mani aperte. Ci prova anche Fabian con il piede preferito, il sinistro, ma il pallone va fuori. Koulibaly, la diga umana, potenza fisica e atletismo senza pari è tornato alla condizione di numero uno nel ruolo di centrale, che spettacolo! Due di recupero per la pausa rinfrescante. Spiccioli pima del riposo. L’ultimo attacco è di Mertens con un tiro dalla distanza alto e fuori dello specchio della porta milanista. Breve commento: nei primi 45 minuti è visto molto poco del Milan annunciato in gran forma, se si esclude la zampata al volo di Hernandez e se provasse la stessa conclusione altre trenta volte non segnerebbe mai, considerata la difficoltà di colpire un pallone ‘sporco’, sbilenco. Insigne e compagni molto meglio, più autorevoli e determinati, padroni del centro campo. Più di un’opportunità per Mertens e Insigne, Callejon, si infrange contro la saracinesca Donnarumma, ma insomma, netta superiorità degli azzurri e a Gattuso il secondo tempo consente di giocare carichi pesanti: Milik, Lozano, Politano. Second time, primo tocco del pallone per i rossoneri. Subito un cambio di Pioli. Saelemaekers per Paquetà. Prima conclusione a rete di Ibrahimovic alla ripresa. Non impensierisce Ospina. Ritmo lento al via, il caldo si fa sentire. Escluso ovviamente il merito del gol, Di Lorenzo non dimostra di esser tornato alla forma migliore, sia in marcatura che nelle volate sulla corsia di destra. Riscaldamento di Milik e Politano, di Lozano, Demme ed Elmas. Tiro alle stelle di Callejon al minuto 52 e poteva far meglio, per esempio con un mini cross al centro. Niente di rilevante nei primi dieci minuti della ripresa. Angolo per il Napoli al 56esimo. Callejon dalla bandierina, niente di fatto. Ricava abitualmente poco il Napoli dai calci d’angolo e il dato si conferma, soprattutto se non c’è a ricevere i cross un centravanti come Milik. Altro angolo batte Insigne, Koulibaly di testa, ma sbilanciato. Al sessantesimo grande ingenuità della difesa milanista. Solo Callejon sulla destra, assist per Mertens, pallone tra le gambe di Donnarumma, 2 a 1, minuto 60. Esce incavolatissimo Ibrahimovic per Bonaventura. Ciro, il belga napoletano, aggiunge gol a gol del suo record di miglior realizzatore in maglia azzurra. Sembra reagire la squadra di Pioli, anche perché gli azzurri arretrano il baricentro del gioco (si spera temporaneamente. Elmas per Lobotka, Demme per Fabian al minuto 65. Angolo Milan. Incredibile, subisce fallo in area di rigore Bonaventura da Maxsimovic, non è fallo e non si ricorre al Var, perché? Nel dopo partita Gattuso condanna la decisione di La Penna e sottolinea che il Milan i tutta la partita ha tirato due volte in porta, il Napoli una decina almeno. Segna Kessie, due a due, pari assolutamente immeritato. Esce Mertens, dentro Milik e Lozano per Insigne. Break a poco più di metà della ripresa. Si riprende, punizione, batte Callejon, nuovo angolo per gli azzurri e corner bis. Attacca il Napoli ma non è facile superare il muro difensivo organizzato da Pioli e i minuti corrono veloci sul cronometro. Ultimo cambio di Gattuso: Politano per Callejon. Quasi un assalto la pressione degli azzurri e dà una mano Koulibaly. Cross da fondo campo di Lozano, si oppone Donnarumma. Milan in dieci, doppia ammonizione per Saelemaekers, rosso, espulsione. Koulibaly centrocampista aggiunto. Punizione da posizione ideale per Milik. Barriera folta dei rossoneri. Parte il polacco, pallone altissimo sulla traversa. 4 minuti al triplice fischio di La Penna. È tempo di definire questa strana partita che gli azzurri avrebbero assolutamente meritato di vincere e che solo un rigore discutibile ha permesso al Milan di uscire imbattuto dal San Paolo. Anche questo è il calcio e non rimane che accettare l’ingiusto verdetto. Pazienza.