SCATENI/50 % di Sarri, 50% Ancelotti. Napoli 3, Milan 2


Articolo pubblicato il: 26/08/2018 09:03:15

Chi ha sperato che Dazn, considerati i costi dello streaming, provvedesse a eliminare i limiti delle telecronache si è ricreduto. Ancora immagini a singhiozzo, buchi di secondi, riprese buie non appena la telecamera inquadrava il pubblico o le panchine, grande confusione negli annunci di incursioni negli spogliatoi e una manciata di secondi di ritardo delle immagini rispetto al tempo reale. Un’occhiata alla cronaca della Repubblica su smartphone ha segnalato al quattordicesimo lo 0 a 1 per il Milan, ma Dazn raccontava altro, in evidente ritardo. Il gol di Bonaventura (assist acrobatico di Borini, gran gol al volo di controbalzo) ha premiato un primo tempo esemplare dei rossoneri. Complimenti a Gattuso. Per gran parte della prima frazione di gioco il suo Milan è sembrato il Napoli di Sarri e sul fronte opposto non si è vista la squadra secondo Ancelotti. Gli azzurri hanno dato segnali di risveglio in fine del primo tempo con Callejon e Zielinski e un paio di conclusioni che hanno sfiorato i pali della porta difesa da Donnarumma. In poche parole: Hamsik non è Jorginho e forse non sarà mai. Meglio riportarlo in posizione di trequartista e insistere su alternative di centrocampo (Diawara). La soluzione Milik centravanti risolve il problema della passata stagione, quando per Mertens finto boa di area le avversarie del Napoli hanno trovato l’antidoto dei due centrali mastini e di notevole altezza. E allora, Mertens in panchina? Il belga è un folletto imprendibile, ha talento da vendere e porta lo scompiglio nelle difese avversarie. Staffetta con Callejon e Insigne? È un’ipotesi da verificare. Il Napoli di Ancelotti supera i due ostacoli di esordio con Lazio e Milan perché può contare su un’ossatura solida che inizia in difesa con il fenomeno Koulibaly, si perfeziona con superman Allan, si completa con il fantastico Zielinski e l’estro di Insigne, il prezioso lavoro di Callejon anche in fase di contenimento. Il Napoli di Ancellotti è di là da venire e in attesa il San Paolo ha vissuto frustate di adrenalina, prima in negativo, per quasi tutti i primi 45minuti e nella ripresa per la seconda rete dei rossoneri, scaturita da un’azione da manuale conclusa al 4° minuto da Calabria, su assist di Suso (Hysaj in difficoltà). Non è dato conoscere l’a tu per tu del tecnico negli spogliatoi nell’intervallo, ma è certo che gli azzurri sono tornati in campo con bel altro piglio. L’insperata rimonta dallo zero a due si deve sicuramente alla classe limpida di Zielinski, ma non solo. Al minuto otto il trequartista polacco con un sinistro di rara precisione mette in rete il gol dell’uno a due, poi un paio di conclusioni di Insigne finiscono a lato di un niente. Il capolavoro del due a due arriva al 22°. Angolo per gli azzurri, respinge la difesa del Milan, il pallone finisce a Zielinski che al volo, di destro, fulmina Donnarumma. Napoli appagato? Rimontare due gol ai rossoneri è già un’impresa, ma Ancelotti ha in serbo la carta delle sostituzioni e la gioca con intelligenza. Fuori Hamsik per Mertens, fuori Zielinski per Diawara e il giovanissmo Luperto per Mario Rui, lievemente infortunato. Grandissima azione del Napoli all’ottantesimo e perla di Allan. Un suo calibratissimo cross è preda di Mertens, bravo a posizionarsi in area senza avversari alle costole. Tocco vincente, tre a due per gli azzurri. Esplode il San Paolo, soddisfatto anche per il Higuain senza gol. Punteggio pieno, in attesa di scoprire i perché della giusta fama di mister Ancelotti.

Luciano Scateni