Tra un paio di settimane, questo Napoli che punta sul rinnovamento, sembra aver sbaragliato la concorrenza della Premier League, assicurandosi l’innesto talentuoso di Osimhen, in accordo con i francesi del Lille e spera di sventare nuove delusioni (Lozano e non solo). A prescindere dal futuro della stagione 2020-2021, è in corso l’iter imposto dalla pandemia. Dopo un promettente avvio del bollente mini torneo di recupero, richiesto dal lungo time out per il lockdown, aspetta gli azzurri l’evento davvero stimolante della trasferta in terra di Catalogna per il retour match di Champions. In partenza l’uno a uno del San Paolo. È la giornata numero trentasei del campionato. Il Sud, potrebbe dire arrivederci a un gagliardo Lecce (e non è detto), e benvenuto a Benevento e Crotone le due della ‘B’ appena promosse. Di qui all’ultima giornata si propongono al Napoli i duelli con Inter e Lazio, due prime della classe, ovvero difficoltà da utilizzare al meglio come prove generali della sfida a Messi per rodare le qualità indispensabili per tentare il gran colpo in Spagna, ma Gattuso dice di considerare stasera il match con il Sassuolo come cartina di tornasole per una certa affinità di gioco degli emiliani con il Barca, che tra parentesi non è al top del suo alto potenziale. In vista delle contrattazioni del cosiddetto mercato del calcio, voci di dentro dicono che il ‘più bello del reame’ nel panorama internazionale dei grandi difensori è il gigante figlio del Senegal, che dopo una breve pausa di assestamento, coincisa con il dopo Ancelotti, ha ritrovato le eccelse qualità che alimentano i sogni delle ‘grandi’ europee. Kaolidu Koulibaly, pur lusingato per numerose dichiarazioni d’amore, come Mertens, giura di stare ‘da dio’ a Napoli e ci resterebbe con piacere a sentire come ne parla: “…è una bellissima città, con una grande tifoseria”. C’è solo da augurarsi che una delle pretendenti (Southampton, Manchester United, Chelsea) non decidano di sommergere De Laurentiis con tante sterline da impedire di rifiutare l’offerta. Si gioca di nuovo alle 21 e 45, a pochi giri delle lancette, cioè a ridosso delle ore piccole e il vantaggio è di sudare meno rispetto allo storico orario delle 15. Arbitra mister Gianluca Aureliano, bolognese. Non è un veterano della serie A. Al contrario spera di diventare un fischietto permanente del campionato italiano di eccellenza. Come il collega di Parma-Napoli non è graditissimo a Gattuso. Di lui ricorda l’esodo dallo spogliatoio, protetto dalla polizia, perché vivamente contestato per aver assegnato un rigore inesistente a detta di chi lo subì. È un giallo, della circostanza riferita, il ritrovamento di un biglietto con la scritta ‘pareggiamo, grazie a un rigore’. Attenti azzurri, gli emiliani sono squadra coriacea, ben messa in campo da De Zerbi e ha dato filo da torcere a più di una big che occupa i vertici della classifica. Un paio di curiosità da soddisfare: perché spendere euro, anche se non tanti per dimenticare in tribuna tipi che si chiamano Lorente, Younes, Ounas, e a lungo anche Lozano? Perché il permesso di emigrare concesso a Jorginho, Zapata, Gabbiadini e Diawara, attuale regista della Roma? Ma ora stop con il passato. Pronti…via. Primo tocco del Sassuolo. Buoni palleggiatori gli emiliani ed è sfida nella sfida con gli azzurri. Il primo angolo è del Sassuolo al secondo minuto, senza esito. Un po’ di imprecisione nei passaggi dall’una e dall’altra parte. Prima conclusione di Djuricic, alto sulla traversa. Sembra ancora non concentrata la squadra di Gattuso che risponde agli attacchi del Sassuolo con Insigne. Gran tiro, ma alto. Poi manovra alla grande del Napoli al settimo. Percussione perfetta di Hysaj che assume la responsabilità di un tiro dai 20 metri. Primo gol in assoluto del terzino albanese con la maglia azzurra e, uno a zero. S’infortuna Manolas in un duello aereo, ma torna in piedi. Esulta Hysaj, ripensa alle centottantanove partite in serie A e con lui tutta la panchina. Decisamente più Napoli dopo i minuti di studio reciproco. Milik in acrobazia devia verso la porta di Consigli e guadagna un calcio d’angolo. Subito, di nuovo corner. Callejon fa arrivare il pallone sulla testa svettante di Koulibaly, pallone oltre la traversa. Prova ad accelerare il suo gioco la formazione emiliana, ma non impensierisce la difesa presidiata da Manolas e Koulibaly. Hysaj porge a Insigne un pallone d’oro, tiro deviato e altro corner. Di nuovo Koulibaly, che fa da pivot, ma non trova compagni. Azione ubriacante degli azzurri, occasione sontuosa per il capitano, che non c’entra per un niente lo specchio della porta difesa da Consigli e si mangia le mani. Ci prova Zielinski al 24esimo, gran sinistro e palo sfiorato. Dominio degli azzurri e il polacco ritenta dopo pochi secondi. Tiro centrale. Break al minuto 25 e grandi bevute d’acqua. È un Napoli decisamente migliore delle ultime giornate, quasi che avverta l’importanza di entrare in forma per la sfida al Barca. Funziona a meraviglia il pressing a tutto campo del Napoli, forse per rodare l’assetto da adottare l’8 agosto. Segna il Sassuolo al 30esimo, ma in fuori gioco e Hysaj conferma di essere in forma splendida. Imperversa sulla fascia di competenza a sinistra. Bene anche Lobotka che verticalizza le manovre d’attacco. Al minuto 36 cross fantastico di Insigne per Callejon che colpisce al volo ma spedisce a lato. Incertezza degli azzurri al 37esimo, linea difensiva fuori posto, scivola Manolas e Djuricic su ribattuta di Ospina non sbaglia, ma nuovo off side del Sassuolo e il Napoli salva l’uno a zero. Cinque al riposo più over time per il break. Nuova incursione di Hysaj che nella circostanza prova a fare bis, ma per entusiasmo egoista dimentica Milik solo al centro dell’area di rigore. Tre di recupero. Stupidataletale di Insigne che con un azzardato passaggio laterale, intercettato, offre al Sassuolo l’occasione per pareggiare. Per fortuna Ospina è in gran spolvero e rimedia. Un minuto al riposo. Tutti negli spogliatoi e niente da eccepire sulla convincente prestazione degli azzurri, che appaiono rigenerati e concentrati, con l’eccezione di un paio di pericolosi errori difensivi: cinque o più le opportunità di Insigne e compagni di raddoppiare il vantaggio, ma anche la conferma della necessità di aumentare la capacità di concretizzare. Sarà importantissimo per Gattuso verificare se gli azzurri sono nella condizione fisica di sostenere ritmo e aggressività per novanta minuti. Di certo c’è la bella sorpresa di aver ritrovato l’Hysaj del tempo di Sarri e l’intraprendenza a centro campo di Lobotka, che tra l’altro consente a Fabian e Zielinski maggiore libertà di spingere in avanti. Si riparte e chissà se Gattuso ha già in mente chi e quando inserire nell’undici anti Sassuolo. Nessun cambio di Ringhio al via del secondo tempo. Al 45esimo secondo, fulminea, potente conclusione di Zielinski e angolo su respinta di Consigli. Fa possesso palla il Sassuolo, il Napoli aspetta con pazienza di riprendere l’inerzia della partita. Al terzo è uno a uno per un gran gol di Caputo dopo un errore a centro campo di Insigne, ma, povero Sassuolo, terzo gol è annullato per fuori gioco. Comunque, suona a distesa il campanello d’allarme, e avverte la difesa azzurra. Sei minuti di solo Sassuolo, con il Napoli contratto nella propria metà campo. Diventa molto pericoloso lasciare agli emiliani l’iniziativa. Napoli sotto ritmo nei primi dieci minuti, non riesce a ripartire. Una specie di black out collettivo. Spingono i neroverdi, proprio come ha fatto il Napoli nel primo tempo. Si abbatte al suolo Manolas e gli subentra Maxsimovic: dolore al costato, smorfia di dolore per il centrale greco. Dai e dai, con tutti gli azzurri in stato ipnotico e nuovo errore in fase di rilancio, arriva il gol più facile per Berardi, ma credete, succede l’inverosimile, il gol è in fuori gioco. Quarto gol annullato. Si sveglierà il Napoli dal letargo con cui è tornato in campo? E Gattuso si fa sentire? C’è solo una squadra in campo, quella guidata da De Zerbi, fatto salvo per un tentativo di Milik ben neutralizzato da Consigli. Chi ci capisce niente. Forse nell’intervallo hanno servito agli azzurri un sonnifero? Cross del solito Hysaj al 22esimo, Milik colpisce malissimo di testa. Politano e Mertens al 23esimo per Milik e Callejon. Giallo per il belga e punizione battuta da Berardi, Respinge la barriera, angolo, ma è anche interruzione per dissetarsi e si evidenzia un problema di non poco conto per Gattuso sulla tenuta stagna della difesa. Poco più di venti minuti al 90esimo, salvo over time. Ora in campo c’è un bel Sassuolo che francamente non merita l’annullamento, benché legittimo, di ben quattro gol. Insigne si iscrive come tutto il Napoli al club degli incompiuti, perché autori di bel gioco solo per i primi 45 minuti. Nuovi cambi: Allan ed Elmas per Zielinski e Fabian Ruiz. Punizione e successivo calcio d’angolo per il Sassuolo a dieci minuti dal 90esimo. Solo neroverdi in possesso palla. È assalto al forte degli emiliani e il Napoli lo contra in formazione quasi solo difensiva. Boh? Qualcuno provi a spiegare la metamorfosi degli azzurri che fanno melina per provare a finire in vantaggio. Al minuto 87 ennesimo palo colpito da Politano Sarà il trentesimo per gli azzurri. Rallenta lievemente l’aggressività del Sassuolo e il Napoli si impegna far trascorrere i sei minuti di recupero senza danni. Cinque alla fine. Due angoli consecutivi per gli azzurri. Quattro al fischio finale. A tre minuti dal the end, capovolgimento di campo e pallone d’oro per Mertens. Assist per l’accorrente Allan. Gran diagonale, due a zero e ultimi sessanta secondi da giocare. Tutti sotto la doccia e una considerazione finale. Un tempo da manuale degli azzurri, un tempo in sordina, quattro reti degli emiliani annullati per fuori gioco, qualche dubbio sulla tenuta degli azzurri nei novanta minuti più over time. Non è una buona notizia in proiezione Barcellona e resta questa vittoria su una signora squadra. Bisogna accontentarsi.