Santa Maria C.V. "Ritenute responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti": 12 persone nei guai






Articolo pubblicato il: 04/10/2024 09:34:09

Questo parte del comunicato stampa diffuso dai Carabinieri: "(...) I Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura coercitiva, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di 12 persone - si legge nel comunicato - rispettivamente 3 in carcere, 4 agli arresti domiciliari, 1 divieto di dimora e 4 obblighi di presentazione alla P.G., tutte ritenute responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento cautelare costituisce l’esito di un’articolata attività investigativa coordinata da questa Procura della Repubblica e condotta dai militari della Sezione Operativa della citata Compagnia, (...) che, attraverso attività tecniche e servizi di osservazione, controllo e pedinamento ha consentito di accertare numerosi episodi di cessioni - si legge ancora - di sostanza stupefacente prevalentemente del tipo cocaina e hashish.

Si evidenzia che le indagini sono state sviluppate a seguito di eventi violenti, contraddistinti da una serie di episodi che hanno avuto quali protagonisti gli odierni indagati, (...) ben inseriti nel mondo dello spaccio degli stupefacenti, in ambito locale, e in grado di supportarsi nei momenti di difficoltà, anche ricorrendo - prosegue il comunicato - a soggetti in grado di sostenere le spese legali a loro necessarie.

(...) Gli inquirenti, partendo da (...) vicende, tutte unite dalla matrice comune del controllo della locale piazza di spaccio, hanno avviato l’attività investigativa che ben presto si è orientata - si legge ancora - verso l’identificazione degli spacciatori tutti collegati all’attività illecita e alle spedizioni punitive armate. È stato infine ricostruito il modus operandi di questi ultimi, i quali, dopo aver approvvigionato lo stupefacente nei territori di Caivano, Melito e Casal di Principe, lo trasportavano presso (...) Santa Maria Capua Vetere, dove provvedevano a confezionare e smistare le dosi da vendere ai consumatori, e dove si sarebbero avvalsi, in talune circostanze anche di minorenni addetti alla consegna.

Tali cessioni avvenivano, previ contatti telefonici tra pusher ed acquirenti (anche mediante c.d. applicazioni social), in strada, presso le abitazioni dei consumatori o presso il domicilio di uno degli indagati. Si precisa che gli odierni indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e che le misure cautelari sono state adottate - si legge ancora - senza il contraddittorio che avverrà innanzi al Giudice che potrà anche valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità".