Questo il comunicato stampa arrivatoci: 'A Sant’Arpino domenica prossima (14 gennaio) si terrà la presentazione del libro “Terra di lavoro. Ripartire con la cultura” (Edizioni Melagrana, pp. 304, € 12,00), curato da Pasquale Iorio, che - si legge nel comunicato - raccoglie ben quaranta saggi e contributi di diversi importanti autori. L’iniziativa promossa dalla Pro Loco di Sant’Arpino, con patrocinio dell’Amministrazione Comunale e la collaborazione della rete “Piazze del Sapere”, si svolgerà - si legge nella nota - nel suggestivo scenario del seicentesco Palazzo Ducale “Sanchez de Luna”, e prevede un programma ampio e interessante. La mattinata, che sarà moderata dal giornalista Elpidio Iorio, sarà aperta dai saluti del sindaco Giuseppe Dell’Aversana, del presidente della Pro Loco Aldo Pezzella e - si legge nella nota - del presidente del Consiglio Comunale con delega alla Cultura Ivana Tinto, sarà introdotta dal docente universitario e giornalista Lorenzo Fiorito. In scaletta, diverse le testimonianze dei rappresentanti dell’associazionismo - si legge nel comunicato - culturale atellano, tra cui si citano quelle di: Franco Montanaro - Presidente Istituto di Studi Atellani, Antonio Tanzillo - Presidente Archeoclub “Atella”, Gianluca Angelino - Presidente Pro Loco Cesa, Alfonso Tinto - Presidente Pro Loco Succivo, Pasquale Ragozzino - Vice Presidente Pro Loco Orta di Atella, Raffaele Copertino - Presidente Ass.ne “Scusate il ritardo”, Francesco Paolo Barbato - Presidente Ass.ne Arcadia - Gricignano di Aversa. Le conclusioni saranno affidate a Pasquale Iorio, curatore - si legge nella comunicato - del libro strutturato in quattro nuclei tematici: a) I luoghi del sapere; b) I luoghi della memoria; c) Beni comuni e beni culturali; d) Sviluppo locale, ambiente, paesaggio e territorio. In fondo una robusta appendice sui siti storici (Patrimonio dell’Unesco), con una ricca bibliografia su Terra di Lavoro ed una scheda - si legge nella nota - informativa sul polo museale diffuso. Coloro che hanno scritto i vari testi sono espressioni di differenti contesti e di consolidate competenze: “Da quelle del mondo del sapere e dell’università – spiega il curatore – a quelle delle forze sociali e produttive; dagli operatori culturali a vari livelli a quelli del terzo - si legge nella nota - settore e del volontariato. Si può dire che nel volume si sono espresse le forze e le risorse migliori, più vitali e creative del nostro territorio”. Si sono insomma attivate – come annuncia Iorio – le penne di molti impegnati - si legge nel comunicato - a far “emergere un Sud che non solo vuole resistere, ma che intende riscattarsi “Per ripartire con la cultura” (come sottolinea il titolo). Si tratta di un’opera collettiva, che raccoglie racconti e testimonianze di buone pratiche in una terra che ancora oggi viene letta come il regno di Gomorra, o peggio come - si legge nella nota - un inferno dei fuochi e dei veleni. Di fronte a questi luoghi comuni, negli ultimi anni sono scesi in campo tanti protagonisti del mondo del sapere e del terzo settore con incontri, iniziative ed eventi di varia natura – a partire dalla rete delle Piazze del Sapere – che nelle varie realtà hanno - si legge nel comunicato - animato tanti luoghi di produzione e spazi di diffusione della conoscenza e della cultura, come fattore di coesione sociale e di apprendimento permanente”.
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