Articolo pubblicato il: 01/01/1970 01:00:00
Modena. Si è svolta sabato 26 novembre 2016, presso il
Teatro Storchi, la quarta edizione del
Premio Pierangelo Bertoli, dedicato ai giovani cantautori. Prima di parlare dell'evento ricordiamo chi era e chi è Pierangelo Bertoli per la musica italiana cercando di riassumere le tappe più significative.
Il cantautore
Bertoli viveva a Sassuolo dove era nato nel 1942, con la moglie e i tre figli, muore a Modena nel 2002. Molto legato alla sua terra si impegna spesso in eventi di solidarietà e beneficenza. Il cantante esordisce nel 1976, con l'album
Eppure soffia, scegliendo temi dell'impegno sociale, della riscoperta delle radici e del dialetto per dare voce alla sua sensibilità umana e artistica. Il successo arriva nel 1979 con il brano
A Muso Duro che diventa il manifesto del cantautore. Nel 1981 con il disco
Certi momenti scale le classifiche con il brano che dà il titolo all'album. Il disco contiene anche la canzone
Pescatore, in coppia con
Fiorella Mannoia. Nel 1986 Pierangelo Bertoli produce un doppio album antologico,
Studio & Live, e nel 1987, in
Canzone d'autore interpreta alcuni brani di Conte e De Andrè. L'anno successivo, nel disco
Tra me e me, Bertoli canta anche una canzone dell'allora sconosciuto
Luciano Ligabue,
Sogni di rock'n'roll. Nel 1989, Bertoli vince un Telegatto per lo spot televisivo della "Lega per l'emancipazione dell'handicappato". Nel 1990 esce il disco
Oracoli. Nel 1991 Bertoli decide di presentarsi al
festival di Sanremo, manifestazione lontanissima dalla concezione musicale dell’artista, ma il palcoscenico dove presentare un saggio di musica d’autore italiana:
Spunta la luna dal monta, cantata col gruppo sardo dei Tazenda, raccoglie consensi di critica, pubblico e vendite arrivando a vincere il disco di platino. L'anno seguente Bertoli è nuovamente sul palco dell'Ariston
Italia d’oro, un’ accusa pesante alle truffe politiche e sociali italiane che anticipa la tangentopoli che sarebbe scoppiata poco tempo dopo. A fine agosto 2002, esce il suo ultimo album
301 guerre fa, con quattordici canzoni delle quali quattro inedite.
Il Premio Pierangelo Bertoli vede come direttori artistici dell'evento
Alberto Bertoli (figlio del cantautore) e
Riccardo Benini, noto organizzatore di eventi e manager di artisti. Le luci sul palco del Teatro Storchi di Modena ieri sera si sono accese puntuali alle ore 21, otto i cantautori giunti alla finali dopo le selezioni avvenute in lungo e il largo per lo stivale. Una selezione a mio avviso molto variegata del nuovo panorama cantautoriale italiano.
Loopen con il brano
Jungla in Movimento,
Mezzania con
Fratello Caro,
Giulia Olivari con
Riso&Sangria,
Tonia Cestari con
Capate nel muro,
Dadamo con
Would you love me?, i
Golaseca con
La Notte dei papaveri,
Noemi De Simone con
L'Idiota e
Grazia Cinquetti con il brano
Figlia di Slovenia. A passare il turno e arrivare alla finale dove hanno eseguito brani di Pierangelo Bertoli sono stati: la casertana Tonia Cestari che ha scelto il brano
Oracoli, il milanese Loopen che ha scelto il brano
Eppure Soffia, la foggiana Mezzania che ha cantato
I Poeti e la bolognese Giulia Olivari ha scelto la canzone La prima pioggia. Musica rigorsamente dal vivo gli artisti si sono esibiti accompagnati dalla band storica di Bertoli diretta da Marco Dieci. A giudicare gli artisti una giuria compasta di giornalisti, critici musicali ed esperti del settore.
L'
edizione 2016 del premio Pierangelo Bertoli andata a Mezzania con targa e premio in denaro pari a 3000 euro grazie alla collaborazione con SIAE. Tonia Cestari ha portato a casa la targa del fan club. A Noemi De Simone andanto il premio Acep unemia consistente in una borsa di studio.
In ricordo di Pierangelo sono stati consegnati, nel corso della serata, il premio dedicato a un cantautore italiano con comprovata carriera di successo almeno quindici album all’attivo ad
Enrico Ruggeri. Al cantautore
Davide Van De Sfroos, con il premio
Italia d’oro per la sua capacità di descrivere la situazione politico-sociale contemporanea,
Luca Barbarossa che riceve il premio
A muso duro per essersi distinto sui temi dell’indipendenza intellettuale e dell’anticonformismo, e
Ermal Meta Per dirti ti amo, dedicato alla sua capacità di trattare il tema dell’amore anche sul piano universale. Ogni artista premiato ha regalato un'esibizione al pubblico cantando canzoni del proprio repertorio ma non solo. Van De Sfroos, Barbarossa e Ruggeri hanno cantato un brano di Bertoli.
Altri momenti di musica, rigosamente dal vivo di una bellezza rara, sono stati quelli regalati dalla salernitana
Compagnia Daltrocanto e da
Alberto Bertoli. Mattatore della serata l'attore e conduttore Andrea Barbi che ha guidato con elegenza, precisione e simpatia il pubblico in queste 3 ore di musica e ricordo di Pierangelo Bertoli.
Non resta che darci appuntamento alla quinta edizione del Premio Pierangelo Bertoli, con l'augurio che la manifestazione cresca attestandosi come punto di riferimento dei giovani cantautori come le targhe Tenco e il premio D'Andrè per citarne due. Un premio nel nome di un artista come Bertoli che con la discrezione e il cuore ha regalato alla musica italiana una pagina di storia da non dimenticare, un esempio di semplicità e caparbietà che tutti i giovani artisti dovrebbero seguire.
Rossella Vetrano