PUBBLICHIAMO IL POST SULLA PAGINA FB DEL PARCO ARCHEOLOGICO DI POMPEI:
"Fuggiva dalla furia eruttiva del Vesuvio, con la speranza di salvarsi e per questo portava con se un piccolo tesoretto di monete che gli avrebbero - si legge nel post - consentito di continuare a vivere. Nel prosieguo degli scavi in corso presso il cantiere della Regio V, dove di recente è stato rinvenuto lo scheletro di un fuggiasco colpito da un blocco di pietra che gli ha tranciato la parte alta del torace e la testa, sono emerse 20 monete - si legge nel post - d’argento e 2 in bronzo che erano contenute in una piccola borsetta che l’individuo - si legge nel post - stringeva al petto. Tra le costole del torace erano difatti dapprima emerse 3 monete, via via, rimuovendo - si legge nel post - i resti della vittima che saranno portati al Laboratorio di ricerche applicate del Parco archeologico di Pompei, per il prosieguo delle indagini, è venuto fuori il prezioso bottino. Le monete sono allo studio dei numismatici - si legge nel post - che ne stanno definendo il taglio e il valore, mentre i resti decomposti della piccola borsa contenitore, saranno analizzati in laboratorio per definire il materiale. Ad un primo esame sembrerebbe trattarsi di 20 denari d’argento e due assi in bronzo per un valore nominale di ottanta sesterzi e mezzo. Una tale quantità di monete poteva all’epoca - si legge nel post - garantire il mantenimento di una famiglia di tre persone per 14, 16 giorni. Le monete hanno cronologia molto varia. È stato possibile esaminare 15 monete, per la maggior parte repubblicane, a partire dalla metà del II secolo a.C. Una delle monete - si legge nel post - repubblicane più tarde è un denario legionario di Marco Antonio, comune a Pompei, con l’indicazione della XXI legio. Tra le poche monete imperiali individuate, un probabile denario - conclude il post - di Ottaviano Augusto e due denari di Vespasiano"
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