'Oceania': al cinema una nuova avventura Disney






Articolo pubblicato il: 30/12/2016 13:40:54

Non è un caso se la Disney ha sempre un posto assicurato in questo spazio dedicato ail cinema. Un film Disney non è, come molti erroneamente pensano, solo un film per bambini, una fiaba dove canto, buonumore e lieto fine sono gli unici ingredienti. Si commette uno sbaglio nel considerarlo solo un momento di intrattenimento per i più piccoli (che poi cosa c’è di male a riscoprire il proprio lato bambino?). Certo esistono film di animazione fatti e pensati unicamente per il pubblico dei piccoli, ma non è questo il caso. Ebbene, il film di cui vi scrivo oggi è ‘Oceania’ (titolo originale ‘Moana’), ultimo arrivato in casa Disney. Secondo distribuito nel 2016 dopo ‘Zootropolis’. Il film è diretto da Ron Clements e John Musker, registi che diressero, tra gli altri, anche ‘Aladdin’, ‘La Sirenetta’ e ‘Hercules’.
La storia ci porta in un angolo di Paradiso, un’isola dell’Oceania dove troviamo Vaiana, figlia del capo dell'isola e destinata a prendere il suo posto. La popolazione vive attaccata alle sue tradizioni ed è intenzionata a non alterarle. Vaiana, però, si sente fin da piccola attratta dal mare, cosa che potrebbe sembrare ovvia, dato il luogo in cui è nata. Ma il popolo di Motunui  non è un popolo di navigatori, o per lo meno non lo è più. Si limitano a pescare a riva, senza mai spingersi troppo in là e a Vaiana viene impedito di avventurarsi per l’oceano. Presto, però, la ragazza scoprirà che non può resistere all’attrazione del mare. Per comprendere il perché si deve andare dietro nel tempo. Mille anni prima un giovane semidio, Maui, rubò il cuore (capace di creare la vita)  dell’isola madre Te Fiti, con l’intenzione di darlo agli uomini. Un gesto di prometeica memoria che gli si ritorce contro. Viene affrontato da un essere costituito di lava e fuoco e perde la pietra rubata e l’amo magico che gli dà forza e poteri. Mille anni dopo l’oceano ‘sceglie’ Vaiana, le fa trovare la pietra e la ‘incarica’ di riportarla al suo posto restituendo così anche la vita alla sua isola che comincia ad attraversare, diciamo così, una ‘crisi produttiva’. Armata di coraggio e passione, Vaiana si imbarca alla ricerca di Maui che dovrà concretamente rimettere il cuore al suo posto. Non mancano le avventure e i momenti di sconforto, che però non le faranno mai mancare la fede nella sua missione. Il film pullula di messaggi ben miscelati. Innanzitutto la tematica ambientale. La missione di Vaiana è restituire alla natura la capacità di creare la vita. L’uomo si è arrogato il diritto di sottrarla e ha alterato il volto del mondo. Tema di grande attualità che si intreccia a uno più antico, ma non per questo meno attuale. Impariamo, ancora una volta, che il cuore ha le sue ragioni (ricordando Pascal) e che seguirle può liberarci e salvarci. Sulla stessa lunghezza d’onda il corto che precede il film, corto in cui la lotta tra cuore e ragione viene riproposta attraverso una simpatica storia. Cedere all’abisso della paura, guardare solo ai propri limiti porta all’immobilità e all’annichilimento del proprio sé. Ben si capisce, quindi, perché invito ad andare oltre il film di animazione.
In chiusura un cenno alla parte musicale, presente come in ogni film Disney che si rispetti. La colonna sonora è davvero molto bella, sia per quel che riguarda il testo, sia per quanto riguarda la musica. Dopo ‘Let it go’ (‘All’alba sorgerò’ nella versione italiana) della regina Elsa di 'Frozen', toccherà a ‘Oltre l’orizzonte’ essere il nuovo tormentone? Staremo a vedere. Buona visione.
Francesca Surdi