Di seguito il comunicato stampa dell’Associazione Mondragone Bene Comune: “La Costituzione compie settant’anni. Fu firmata il 27 dicembre 1947 dal Capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, dopo 18 mesi di lavoro dell’Assemblea Costituente ed entrò in vigore il 1 Gennaio 1948. Una straordinaria Carta (di 139 articoli e 18 disposizioni transitorie e finali) che - si legge - nonostante i numerosi e non sempre esaltanti tentativi di modificarla, resta sostanzialmente quella voluta dai grandi partiti antifascisti e dai 556 deputati . Ma quanti di noi hanno realmente letto la nostra Carta Costituzionale? E quanti giovani si sono avvicinati ad essa? Le scuole, anche per impulso del MIUR, saranno particolarmente attive nel 2018 per celebrare questa importante ricorrenza.
Il Ministero dell’Istruzione, del’Università e della Ricerca nei prossimi giorni distribuirà - si apprende - in tutte le scuole il testo della Costituzione, affinché sia letta e riletta e diventi, soprattutto, un percorso di studio e confronto per una cittadinanza consapevole. L’AMBC si appella al sindaco Pacifico affinché anche il nostro Comune organizzi durante il 2018 eventi ed iniziative in grado di offrire occasioni pubbliche di riflessione e confronto sulla nascita della Repubblica e sull’importanza della Carta Costituzionale nella crescita di un’Italia democratica. L’AMBC propone, in particolare, che anche il nostro Comune, come già viene fatto in tanti Enti locali, regali una copia della nostra Costituzione ad ogni cittadino che compie il diciottesimo anno d’età. Un modo per dare il giusto valore alla festa del 18° compleanno dei nostri ragazzi.
e mero adempimento formale. Tuttavia, occorre sottolineare che la lotta per il rispetto delle regole, delle procedure, dei regolamenti e degli statuti- ha continuato Gianni Pagliaro- deve essere fatta sempre e da tutti. Non si può essere tutori delle regole a giorni alterni. Non si può fare scempio della democrazia, arrivando a legittime petizioni popolari, quando si è maggioranza e si (come è successo anche nell’ultima consiliatura) e scoprirsi difensori delle regole solo quando si è costretti all’opposizione (o ad essere minoranza, che dir si voglia). Ci sono amici dell’AMBC, ma anche non appartenenti all’AMBC, ha concluso Pagliaro, che da qualche decennio si battono per la legalità ed il rispetto delle regole e delle minoranze.
Spesso - continua la nota - tra l’indifferenza generale, il fastidio dei più e la commiserazione di tanti. Voglio sperare che prima o poi si comprenda che questi amici hanno sempre avuto ragione e che la crescita e lo sviluppo di una comunità non possono prescindere dal rispetto delle regole e della legalità e dalla manutenzione costante della democrazia>”.
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