MARCIANISE. VELARDI. "Anche stasera un anomalo..."






Articolo pubblicato il: 30/01/2018 20:34:09

Anche stasera il Sindaco di Marcianise scrive un diario particolare dopo la morte del maestro Brillantino....anzi....

Ecco quello che scrive sulla sua bacheca fb

 

Anche stasera scrivo un Diario anomalo. Anzi non lo scrivo io, lo scrive Michele "Mimmo" De Simone, delegato provinciale del Coni a Caserta.

Ricordo anche stasera il maestro Domenico Brillantino, al quale oggi abbiamo dato l'ultimo saluto. Qui a seguire trovate il ricordo che ha fatto in chiesa Mimmo: ha pronunciato parole commoventi, ha descritto uno spaccato straordinario della nostra terra. Mi fa piacere condividerlo con voi.

"Caro Maestro Domenico, anzi "Mimmo", Brillantino, la tua scomparsa priva lo sport casertano ma anche italiano di un solido e insostituibile punto di riferimento. In oltre 40 anni alla guida tecnica della Excelsior Boxe Marcianise, hai forgiato centinaia di campioni italiani, europei, mondiali, oltre che medaglie olimpiche assolute come quelle di Angelo Musone, Clemente Russo, Vincenzo Mangiacapre, e giovanili come Vincenzo Arecchia. E chi può dimenticare, in occasione degli incontri decisivi, le "dirette" televisive dagli impianti olimpici con i tuoi pugili sul ring, quasi sempre viste insieme con gli amici al Bar California a due passi da casa.

Tra pochi giorni inizia l’avventura dell’Italia Thunder nelle World Series e ti stavi preparando a seguirla. Proprio ieri mattinail maestro Giuseppe Foglia e l’olimpionico Vincenzo Mangiacapre, ambedue tuoi allievi, erano di partenza per uno stage in Inghilterra. Hanno appreso la notizia in aeroporto. “Siamo sconvolti e addolorati- ha detto Foglia in un post sul sito della Federpugilato- Abbiamo anche pensato di non partire. Poi sono prevalsi proprio gli insegnamenti del maestro Brillantino sempre pronto, a qualsiasi costo, a mettere davanti a tutti l’allenamento dei pugili”. E Mangiacapre:”Ci sono persone che non potranno mai andare via, soprattutto i loro insegnamenti, il modo migliore per onorarlo è di regalargli nuovi successi, come se fosse sempre con noi, con i suoi consigli”. “Ho sentito la squadra – ha aggiunto Biagio Zurlo Direttore Tecnico degli azzurri sempre sul sito della Federpugilato–. Con Brillantino va via un personaggio carismatico e competente. I ragazzi hanno manifestato il cordoglio e nello stesso tempo hanno detto di aver uno stimolo in più per questa avventura che venerdì prossimo inizia, proprio per dedicare al grande maestro una nuova soddisfazione.

Al di là dei risultati sportivi, per i quali proprio nel dicembre scorso era stato insignito dal Presidente del Coni Giovanni Malagò della Palma al Merito Tecnico, il massimo riconoscimento per un allenatore, la Palestra era il luogo dove si formavano campioni ma soprattutto uomini. Il Maestro -mai definizione appariva così appropriata- poneva difatti dinanzi alle qualità agonistiche in primo luogo quelle umane, svolgendo nei confronti dei giovani allievi il ruolo di educatore finalizzato a formare ottimi cittadini prima che grandi atleti. Un impegno vissuto come una missione e in un contesto difficile e problematico, un trascinatore verso sentimenti e atteggiamenti positivi per tanti ragazzi e ragazze. Al di là dei grandi risultati sportivi, che statisticamente hanno identificato Marcianise come la “capitale italiana e mondiale della boxe”, regalando, nello stesso tempo, alla provincia di Caserta ed alla Campania immagine e prestigio a livello planetario, il Maestro Brillantino rimarrà nel ricordo indelebile di centinaia di famiglie che hanno visto i loro figli crescere ed essere educati in una palestra di sport ma anche di vita.

“Qui si forma l’uomo, poi l’atleta, infine il pugile”: era il credo di Brillantino stampato a chiare lettere su uno striscione nella palestra di Via Toselli, la casa dei pugili, soprattutto il luogo dove entusiasmo, passione, ordine e sacrificio rappresentavano per tutti l’alimento essenziale per crescere ed affermarsi nello sport e nella vita.

Il 2017 è stato per il Maestro un anno di gioie e di dolori: riconoscimenti e attestazioni di prestigio si sono incrociate all’insorgere ed aggravarsi dei suoi malanni. A giugno a Pompei la Federazione Pugilistica aveva gratificato lui e altri grandi maestri con la cosiddetta “cintura del centenario”, riproduzione di quella abitualmente consegnata ai campioni mondiali; a dicembre era stato festeggiato nella sua Marcianise in occasione della sfida tra Italia e Francia con il suo Clemente Russo a chiamarlo sul ring per una standing ovation. “Due ore di boxe, di racconti e di osservazione tecniche, come sapeva fare lui, con spunti opportuni e con valutazioni appropriate -ricorda sul sito della Federpugilato il Presidente della Federazione Italiana Vittorio Lai-. mai avrei immaginato che quella sarebbe stata l’ultima riunione”.

E sempre a dicembre avrebbe dovuto ricevere il più significativo riconoscimento deliberato dal Coni: la Palma al Merito Tecnico. Riuscimmo a consegnargliela il 22 dicembre nella palestra dell’Excelsior in occasione della tradizionale festa di fine d’anno, tanto più significativa perché coincidente con i 40 anni dalla fondazione della società ed alla quale non aveva voluto rinunciare nonostante la lunga degenza in ospedale. Sembrava tornato in piena forma e motivato dall’evento e fummo tutti contenti di rivederlo nel suo habitat naturale a raccontare la storia dei 40 anni dell’Excelsior ricca di aneddoti, particolari, immagini, premiazioni di tanti protagonisti.

E oggi, caro Mimmo, a pensarci bene, quel giorno, poco più di un mese fa, presentasti alla tua famiglia di atleti, dirigenti, amici una relazione consuntiva con parole e immagini di 40 anni di attività. Ora abbiamo compreso che era il tuo testamento. Che concludevi con un sogno: quello di un Palazzetto dello Sport solo per la boxe a Marcianise. Peraltro mai come ora il traguardo, tante volte promesso dalle istituzioni a ogni medaglia conquistata dai tuoi allievi migliori, sembra così vicino con il genero Sindaco e il suo primo campione Angelo Musone assessore allo sport. Il progetto è noto come “il tempio della boxe” e ora più che prima, nonostante la tua scomparsa, bisogna realizzare l’impianto non solo per concretizzare un sogno ma anche per testimoniare con la sua intestazione al Maestro dei Maestri la riconoscenza della comunità civile e sportiva per il gran lavoro non solo tecnico, ma soprattutto sociale.

Solo così il mondo sportivo, casertano e non solo, potrà ringraziare l’indimenticabile amico e il tecnico esemplare, stringendo per il momento con un forte abbraccio la moglie Rocchina, paziente e premurosa compagna di vita di un uomo che offriva molto del suo tempo alla “famiglia” sportiva, la figlia Carmen con il marito Antonello Velardi, Sindaco di Marcianise e lui stesso dirigente della Società Excelsior, i figli Enzo e Antonio, ambedue apprezzati tecnici di pugilato, cui compete l’onore e l’onere di seguire le orme del padre in palestra e in quel punto magico del ring che è l’angolo, i nipoti e i parenti tutti. Una famiglia sicuramente allargata ai tecnici e collaboratori sportivi, agli atleti ed alle atlete, una comunità plasmata con sentimenti sani, cresciuta in palestra e fuori coi saldi principi dell’onore, rispetto e amicizia.

Grazie, dunque, a Mimmo ed alla sua grande famiglia a nome di tutto lo sport italiano e in primo luogo del suo massimo dirigente, il presidente del Coni Giovanni Malagò, che, quando mi incontra, ricorda sempre la sua venuta a Marcianise nell’ottobre 2014, in coincidenza con la finale del Trofeo Coni a Caserta, quando volle venire in visita alla palestra del Gruppo Giovanile delle Fiamme Oro, nata da una costola dell’Excelsior Marcianise, con l’obiettivo di conoscere da vicino il grande Maestro. Ebbene quando entrò in palestra Mimmo Brillantino, per il rispetto che riservava al capo dello sport italiano, gli si fece incontro quasi con un inchino e Malagò, a sorpresa, prima di abbracciarlo, gli rispose con il medesimo, rispettoso, atteggiamento, e poi con un sorriso ed un abbraccio. Un siparietto indimenticabile per noi presenti, immortalato in una foto con il doppio inchino che fece il giro di tutti i giornali ed è ancora visibile su tutti i siti.

Caro Maestro ora sei anche tu nell’angolo delle stelle della tua palestra, quel magico riquadro dove tutti i tuoi allievi vorrebbero trovare una citazione con il loro nome perchè significa che hanno vinto un titolo, un firmamento che splende con le imprese di centinaia di campioni. Ora lì c’è anche la tua stella, la più luminosa che deve aiutare, con la sua luce, a illuminare e indicare il cammino vincente in palestra e nella vita a tante altre stelle.

Caro Mimmo, per quello che hai regalato al mondo dello sport posso solo ringraziarti, come fece quella volta Malagò, con un inchino, invocando per te Gloria in Excelsior Dei”.
#marcianiseperbrillantino