MARCIANISE. Arriva la nota dell'ASL: Ospedale ufficialmente intitolato ad ANASTASIA GUERRIERO






Articolo pubblicato il: 29/01/2018 12:34:56

Questo il testo del comunicato inviatoci dalla ASL Caserta: “A seguito di una petizione popolare della Pro Loco di Marcianise, e dopo aver ottenuto la formale autorizzazione da parte della Prefettura di Caserta, la Direzione della ASL Caserta ha recentemente deliberato l’intitolazione dell’Ospedale di Marcianise alla figura di Anastasia Guerriero, - si legge nel comunicato-scienziata di fama mondiale. Marcianisana, laureata in medicina e poi specializzata in pediatria, ematologia e oncologia al Policlinico Gemelli di Roma, inizia l’attività medica e di ricerca presso l’ospedale Annunziata e l’Università Federico II° di Napoli. Ben presto – si legge nel comunicato-, avvia una serie di intensi contatti con la Scuola tedesca di Hannover e con quella americana, in particolare con il prestigioso ospedale oncologico pediatrico di Filadelfia. Nel 1993, la decisione di lasciare Napoli e stabilirsi negli USA, andando a svolgere attività di ricerca all’Università di Atlanta e all’Istituto di Genetica Umana dell’Università della Pennsylvania. Con base a New York - dove viveva da diversi anni, pur senza mai recidere i legami con la terra – si legge nel comunicato- d’origine - ha girato per i laboratori di tutto il mondo, guidando alcuni dei più importanti programmi di ricerca nel settore della lotta al cancro. Un flagello contro cui ha speso tutte le sue energie, ma che - per un tragico destino - non è riuscita a sconfiggere nella sua partita personale.

Anastasia Guerriero ha avuto riconoscimenti di altissimo livello, culminati con la pubblicazione di un suo studio di – si legge nel comunicato- oncologia pediatrica sull’autorevolissima rivista Science. Una ricerca che le valse la nomina da parte della Pfizer - multinazionale leader nel settore farmaceutico - a responsabile dei suoi centri di oncologia. Uno spessore scientifico riconosciuto anche dalle autorità americane, che vollero tributare ad Anastasia Guerriero la cittadinanza statunitense”