"Cari amici, buonasera a tutti. Scrivo queste poche righe con il dolore nel cuore. Non tanto e non solo per il raffreddore e la febbre che comunque non mi hanno fermato. Il dolore è per quanto ho visto stamattina e che condivido con voi stasera, nella foto che pubblico qui sotto.
Che è successo? Purtroppo ciò che non avremmo voluto mai scoprire. Stamattina abbiamo trovato un inferno nella zona del velodromo. Sono state vandalizzate e saccheggiate tutte le attrezzature elettriche sia nel velodromo sia nel parco di fronte mai aperto. Il danno è enorme, occorrerà - spiega Velardi - non poco tempo prima di poter ripristinare il servizio.
È stata smontata la centralina all'interno del velodromo, hanno portato via cavi e pezzi di rame. Hanno tagliato i cavi, hanno sabotato i quadri elettrici. Un lavoro svolto da tecnici, anzi da una banda di tecnici. Io non so se si tratta di rom, come si sospetta. Non so se si tratta di italiani. Comunque non cambia molto: il danno è enorme.
Il danno è enorme anche nella piazzetta attrezzata che è di fronte. Un parco mai aperto perché non è stato mai completato. C'è tutta una questione burocratica su quel parco, io spero che un giorno riusciremo ad aprirlo e comunque non posso qui non ricordare che questa situazione è l'effetto della cattiva gestione burocratica del passato. Riattiveremo le procedure per l'apertura dopo questo nuovo raid, sperando di riuscire a - spiega la nota - raggiungere l'obiettivo stavolta.
Ovviamente questo doppio raid ha avuto come effetto il buio in un'ampia area. Sono state oscurate anche le telecamere di controllo della zona. Che dire? Una grande pena per tutti noi.
È un Diario che non avrei mai voluto scrivere. Andiamo avanti, domani è un altro giorno. Buona serata a tutti.
#unagrandepena".
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