La pioggia non scoraggia la macchina organizzativa di 'Settembre al Borgo'... e domani giornata ricca di eventi!






Articolo pubblicato il: 02/09/2017 15:13:46

Questa la nota stampa giunta in redazione: "Le previsioni meteo non scoraggiano l’oliatissima macchina organizzativa di “Settembre al Borgo”. Predisposte le location – piazza Vescovado, l’interno della Cattedrale e i suoi giardini, la chiesa dell’Annunziata e largo Castello – per gli eventi in cartellone oggi, giornata di apertura, si lavora e si prova - si legge dalla nota - già per domani. Quella di domenica sarà una giornata pienissima di emozioni, con un programma molto articolato che – unicum nel cartellone della 45esima edizione del Festival – comprenderà eventi sia di mattino che di pomeriggio e di sera. Si comincia il piazza Vescovado alle 11:30 con le ‘corde della tradizione’ magistralmente pizzicate dai Taranterrae, gruppo popolare di Terra di Lavoro che dal 1996 propone una rilettura dei suoni della tradizione campana e mediterranea in genere. La Villanella, la Tammurriata, la Tarantella, la Fronna, la Moresca, la Pizzica sono le forme espressive scelte dal gruppo, testimone ed esecutore del grandissimo patrimonio canoro del bacino del Mediterraneo. Un’ora dopo ci si sposta all’interno, nella Cattedrale, per un’emozionante “intervista impossibile” a Siffridina, la contessa di Casertavecchia: testo di Francesca Nardi e la regia di Rino della Corte, le due protagoniste saranno Maria Angela Robustelli Tavassi e Angelica Greco: per loro la chitarra di Antonello Musto.

Pausa per il pranzo, in uno dei tanti ristoranti di Casertavecchia dove si potranno gustare specialità specialità del Borgo, poi alle 17 si ricomincia. In piazza Vescovado I Bottari della Cantica Popolare ‘sfideranno’ a colpi di note - si legge dalla nota - il violino di Alessandro Quarta: “Messi alle corde in un pomeriggio d’estate”, questa la sintesi dell’esibizione messa in piedi per “Settembre al Borgo”, mentre sullo sfondo scorreano le immagini del documentario di Luigi Ferrajuolo dal titolo “Libera Nos a Malo”.  I Bottari della Cantica Popolare, nati nel 2004 a Macerata Campania (Caserta) con lo scopo di mantenere viva la tradizione locale della musica popolare, propongono da sempre canzoni del ‘600 napoletano alternate a rivisitazioni di brani del repertorio classico campano, pugliese e calabrese: musiche e testi dai ritmi travolgenti e dai significati profondi, capaci di trasmettere la forza delle radici contadine della vita nei suoi significati più forti. Forti. Ai loro “colpi musicali” risponderà il “Guadagnini" del 1761 con cui abitualmente suona Alessandro Quarta, violinista di prestigio ed eccellenza italiana nel modo. Salentino, classe 1976, dopo gli studi con Salvatore Accardo, Abraham Stern, Zinaida Gilels e Pavel Vernikov, dai quali ha ereditato la passione per la più grande tradizione violinistica classica, Quarta matura alla luce delle sue molte incursioni nel blues, nel soul e nel pop, fino a diventare il musicista non convenzionale che conosciamo oggi. Le sue collaborazioni comprendono alcuni dei più grandi artisti mondiali: Santana, Pausini, Dalla, Knopfler, De Gregori, Bregovic, Shakira, Williams, Richie, Dion, Morandi, Minnelli, Cocker, Ferro, Kravitz.

L’atmosfera cambia, alle 18, con Gennaro Vitrone: musicista e paroliere casertano, che proporrà in Cattedrale una versione acustica de “Il Pendolare”, brano prodotto da Mesolella e tratto dal suo secondo album “Nel momento”, più altri due pezzi che vanno a comporre la ‘trilogia del ‘viaggio’. Subito dopo toccherà a Gino Licata, casertano pure lui e “moderno menestrello napoletano”, imbracciare la chitarra e prodursi in uno speciale tributo per uno dei miti di Mesolella, Totò. “La memoria fa 50”, omaggio al Principe della Risata, che ricorderà a tutti che Antonio De Curtis, indiscusso sovrano della comicità italiana ed anche farrinato paroliere e poeta.

Alle 19 ci si sposta nel Giardino della Cattedrale, con il primo degli “appuntamenti al tramonto tra chitarre e latitudini”. Sarà la chitarra portoghese di Marco Poeta ad aprire gli incontri musicali: trenta minuti on stage col suo struggente fado portoghese, tra brani strumentali e cantati. Dopo Poeta tocca al blues di Luca Mantovanelli, talentuoso chitarrista casertano - si legged alla nota -  classe 1983. Poi, alle 20, all’interno della splendida chiesa del 1100, Antonio De Innocentis e la sua chitarra classica si esibirà accompagnato nell’occasione dalla voce di sua figlia Fiammetta; a seguire i suoni di ricerca di Finaz, chitarrista, co-fondatore e co-autore della Bandabardò, virtuoso delle sei corde molto amico di Mesolella. Faranno da raccordo tra i vari momenti in cartellone i casertanissimi artisti della Compagnia della Città-Fabbrica Wojtyla che fonderanno teatro e musica affinché neanche un secondo vada sprecato.

In Largo Castello, dalle 20:30, è stato allestito il Borgo delle Chitarre: un palcoscenico a chilometro zero per le nuove leve della musica. On stage, domani, Ezio Lambiase, Peppe Bruno- Antonio D'Angelo-Christian Zaccariello, Gianluigi Sperindeo Trio, Sally Cangiano, Artan Tauzi Duo, Pasquale Muto.

Alle 21 si torna in piazza Vescovado con l’attesissimo concerto serate, un incontro di generi e testimonianze musicali: il poliedrico artista calabrese Peppe Voltarelli, di casa a Settembre al Borgo, il cantautore napoletano Joe Barbieri e la splendida voce di Nunzia Carrozza, si alterneranno sul palco fino all’arrivo di Eugenio Finardi e del suo rock ribelle. A distanza di 40 anni e dopo un lungo viaggio fatto di ricerca musicale e interiore, Eugenio Finardi è - si legge dalla nota -  più che mai simbolo di temperamento indomito, sperimentazione, libertà intellettuale e attenzione al prossimo, caratteristiche che lo hanno reso il guru della musica ribelle e indipendente. L’attività live di Eugenio e il suo contatto con il pubblico sono ininterrotti e fonte di reciproca gratificazione, umana e musicale. “Fibrillante” è in una parola, il suo ultimo fortunato disco e un buon aggettivo per definirlo come uomo. Il suo omaggio all’amico Mesolella sarà uno speciale spettacolo con due chitarre che celebra i 40 anni dello storico album Diesel: 9 tracce caratterizzate da una forte vena politica che, nonostante il tempo che passa, permettono ancora oggi di rivivere il clima culturale e storico che ha segnato gli anni Settanta.

Tutte le sere, dalle 21 alle 24 nella chiesa dell’Annunziata, sarà possibile godere delle ‘visioni sonore in un interno notte’ dell’Arpa di Luce, installazione multimediale realizzata da Gianpietro Grossi, e che permette, grazie al genio di Pietro Pirelli, di vedere suonare la musica.

Tutti gli eventi della 45esima edizione di Settembre al Borgo sono ad ingresso libero e gratuito. Per essere costantemente informati - si legge dalla nota - sulla Rassegna gli indrizzi utili sono: www.settembrealborgo.it, fb.me/settembrealborgo.it, istagramm.com/settembrealborgo. Disponibile anche una infoline al numero 348 739 9311.".