Musica. Sono trascorsi quasi sei anni dal loro primo disco, oggi i Cosmorama tornano a far ascoltare la propria voce artisitca. Lo scorso 11 maggio infatti è uscito 'Redemption', secondo lavoro della band salernitana che fa dell'ispirazione pop rock onirica la sua cifra artistica.
ICosmorama sono oggi Gerardo Zambrano (voce, chitarra ritimica), Alessia Minichini (voce), Enzo Siani (tastiere, piano, programming, voci), Roberto Mirabella (basso) Arturo Fasano (chitarra) e Giovanni Fasano (batteria).
Abbiamo scambiato quatto chiacchiere con Gerardo Zambrano, leader dei Cosmorama, per farci raccontare il disco uscito per la PM Records.
"Cosmorama" partiamo dall'inizio: come mai avete scelto questo nome?
Cosmorama è una parola binomia che deriva dalla fusione di due termini greci (Cosmos e Korama) e che nel suo insieme significa Visione dell’Universo. La scelta quindi non è stata casuale: la musica diventa uno strumento per decifrare il mondo circostante, le sue problematiche e per suggerire delle soluzioni possibili.
Quale è il percorso umano e artistico che vi ha portato alla realizzazione del disco ‘Redemption’?
Il percorso umano si è fortemente intrecciato con quello artistico. Tutto è nato dell’abbandono di uno dei fondatori della band, Luca di Filippo, bassista e coautore dei brani del primo album “Radioscopio Alieno”, che ha determinato la volontà da parte del gruppo di rinnovarsi.
Sono entrati a far parte del progetto poi Roberto Mirabella (basso) ed Alessia Minichini (voce) che hanno apportato nuova linfa, influenzando molte delle scelte relative alla scrittura dei testi e delle musiche.
Quali sonorità hanno ispirato il vostro lavoro?
Nel nuovo disco sono evidenti molti riferimenti alla new wave degli anni ‘80, ma anche sonorità shoegaze, senza però trascurare il rock elettronico ed il pop che da sempre ha caratterizzato il sound dei Cosmorama.
Come nasce un brano dei Cosmorama? Cosa racconta ogni singolo brano di questo disco? C’è un filo conduttore?
In genere tutto parte da una melodia, un rift. Successivamente pensiamo a comporre l’armonia del brano ed in ultimo, dopo aver stabilito una tematica di riferimento, elaboriamo il testo.
Redemption in realtà è un concept album. E' un atto unico di accusa a tutti quei poteri forti che provano, atttraverso una forzata globalizzazione, a determinare, secondo noi, le scelte politiche di chi ci governa e le scelte individuali di ognuno di noi.
Come mai avete l’inglese per trasmettere il vostro messaggio?
L’inglese è stata una scelta “di comodo” voluta affinché il messaggio universale di cui siamo portatori come musicisti, e quindi comunicatori, raggiungesse il maggior numero possibile di ascoltatori.
Avete in cantiere nuovi brani sempre inglese o tornerete all’italiano?
Abbiamo in cantiere nuovi brani ed alcuni di questi sono in italiano. Non credo però che abbandoneremo del tutto la lingua inglese, che oltretutto è più affine alle sonorità dei Cosmorama.
Prossimi appuntamenti live?
I mesi estivi per noi saranno molto impegnativi tra prove in studio per approntare il nuovo spettacolo del Redemption tour e diverse date live in cui ci esibiremo. Agosto sarà pieno di appuntamenti live: il 12 a Roccadaspide (SA) per il Festival dell’Aspide dove apriremo il concerto di Willie Peyote, il 14 a Marsico Nuovo (PT) per un Festival di band emergenti, il 23 a Cava de’ Tirreni (SA) per la Festa della Birra. Il 5 Settembre poi suoneremo a Nola (NA) in occasione del Cimitile Rock Fest.
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